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Teti "ritroviamo compattezza" Articoli correlati Vuthaj "siamo forti e miglioreremo presto" • il pensiero dell'attaccante azzurro oggi in gol Mister Marchionni nel post gara • l'analisi del tecnico azzurro giovedì 10 novembre 2016 - 14:59 conferenza stampa del DS azzurro... Momento delicato in casa Novara, reduce da due sconfitte consecutive contro Ternana/Spal e con all’orizzonte un calendario complesso… A rompere il silenzio ci ha pensato il direttore sportivo Domenico Teti che ha voluto convocare una conferenza stampa per cercare di analizzare con estrema schiettezza più aspetti “non voglio cercare consensi. Abbiamo voluto restare in silenzio in questo periodo perché era necessario riflettere ad ampio giro. Il ruolo del dirigente deve essere dietro le scene, dietro le quinte. Stiamo attraversando un momento delicato per i risultati altalenanti e un possibile scollamento tra squadra e la propria città. Abbiamo registrato una grande contestazione nei confronti del mister; ingredienti che non possono far vivere con serenità l’ambiente. Troppa tensione, apprensione; una strada che per noi non è giusta. Accettiamo il diritto di critica ma questo deve rimanere in certi paletti. La Società crede in Boscaglia e lui resterà in panchina fino a quando si crederà in lui. Credo che la contestazione durante la gara non sia utile per aiutare la squadra. Anche ricercare il colpevole è deleterio per tutti. Siamo tutti in discussione, siamo tutti responsabili se le cose non vanno per il verso giusto; facciamo quotidiana autocritica. Dobbiamo trovare tutti il punto comune: il bene del Novara. Lo scollamento Novara Calcio-Novara tifoseria non deve esserci. Nei momenti complicati la fiducia può essere il segreto per uscirne. Senza vivere di amarcord ma rimanendo nel presente, dobbiamo ricordare che abbiamo spesso faticato all’inizio ma con compattezza e unione siamo riusciti a riprendere il cammino, togliendoci molte soddisfazioni. La serie B è questa, un campionato lungo e imprevedibile. Dobbiamo rimanere lucidi sotto l’aspetto emotivo (ad incominciare dall’area tecnica)”. Perché c’è stato questo accanimento nei confronti dell’allenatore? “credo che quando le cose non vanno bene è giusto che ci siano dei responsabili. Giusto avere dissenso ma non deve trascendere, non deve diventare eccessivo. Perché per uscire da un momento di crisi ci vuole unità. E’giusto che il tifoso abbia una propria visione ma io devo restare lucido per non alimentare la natura dell’alibi. Al nostro interno siamo compatti, uniti. Se c’è stata poca comunicazione tra staff tecnico e tifoseria è possibile ripristinarla, ci lavoreremo. Vuol dire che abbiamo commesso degli errori di valutazione; siamo essere umani, tutti commettiamo degli errori. Non è vero che non abbiamo dialogo con i tifosi. Abbiamo persone dietro le quinte che lavorano quotidianamente per mantenere determinati rapporti. Nessuno ha rotto alcun tipo di rapporto”. Avreste potuto comunicare meglio le reali intenzioni della Società fin dall’estate? “credo si sia capito sempre l’obiettivo stagionale. Abbiamo fatto cessioni importanti certo, nate però da esigenze precise. Ludi ha terminato il suo percorso da calciatore, Buzzegoli ha chiesto di essere ceduto perché credeva di aver terminato la sua avventura in azzurro, Evacuo per ragionamenti d’età, Gonzalez perché arrivato all’ultimo anno di contratto. Il suo era divenuto un ingaggio insostenibile per noi. E’ stata una separazione consensuale; ecco perché non abbiamo mai accettato alcuni “mal di pancia” arrivati da Alessandria, qualche frecciatine che non meritiamo assolutamente. Sono ancora convinto che non fosse necessario in estate comunicare le cifre reali del suo ingaggio, del peso economico che avrebbe portato nel bilancio azzurro. Noi abbiamo lavorato per il Novara, non per Pablo che è comunque andato a stare molto bene ad Alessandria, con un ingaggio importante e una buona uscita da parte nostra rateale”. Sul mercato in entrata si poteva fare qualcosa di più? “sono arrivati giocatori importanti, alcuni giunti direttamente dalla Serie A. Sono contento di questa squadra. E’ evidente che qualcuno non sia ancora riuscito a mettere in mostra tutte le proprie qualità. Lavoriamo giorno per giorno perché questo avvenga più velocemente possibile.  Il lavoro vero dei dirigenti inizia a mercato chiuso. Dobbiamo trovare un equilibrio meno frenetico e meno timoroso”. Daniele Faranna

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