L'editorale azzurro
sabato 31 dicembre 2016 - 11:47
di Massimo Barbero
Il 2016 si è chiuso nella maniera più goduriosa… con uno “scherzetto” al Carpi che ad inizio anno ci aveva “soffiato” (legittimamente, per carità) quel Poli messo in un angolo dagli emiliani solo pochi mesi prima e decisamente rilanciato dall’esperienza in azzurro…
Le vittorie prima della sosta di fine anno sono le più belle perché il dolce sapore può rimanere in bocca a lungo, senza altri scossoni. Dal 2007 ad oggi ci è capitato solo due volte di concludere con un successo… battendo il Figline nel gelo… e contro il Grosseto nel pomeriggio del risveglio del Lazzari orgoglioso…
Un anno fa, dopo una serie incredibile di affermazioni da ottobre in poi, era bastato il pomeriggio nero di Modena per scatenare sui social network (ed altrove) l’instancabile partito dei “mai cuntent”.Questi tre punti hanno significato speciale perché per la prima volta nel corrente campionato il Novara ha vinto contro un avversario che sul campo si era dimostrato più forte. Finalmente abbiamo saputo reagire ed andare vicini ed oltre i nostri limiti, come dimostra la lunga serie di cartellini gialli comminati dall’incerto direttore di gara.E dire che nel primo quarto di partita si era visto il peggior Novara della stagione… una squadra bloccata, impaurita, sovrastata dal punto di vista fisico da avversari che ci rubavano palla a metàcampo con una facilità irrisoria. La supremazia del Carpi aveva un solo sbocco, per quanto devastante: le accelerazioni di Di Gaudio e Lasagna, imprendibili per i nostri.Il gol dei biancorossi sembrava inevitabile e puntualmente è arrivato… pochi secondi dopo una parata di Benedettini ed uno spreco sottoporta abbastanza clamoroso da parte degli ospiti. A quel punto c’era il rischio di un’altra Chiavari… di crollare definitivamente contro un avversario che poteva maramaldeggiare negli spazi in velocità. Dal maggio 2012 ho assistito dal vivo ad una sola partita di serie A… Milan-Carpi dello scorso aprile… Quella sera la compagine di Castori era risultata un muro invalicabile per Bacca, Balotelli, Montolivo e c… che non erano praticamente mai riusciti a tirare in porta per schiodare uno 0-0 annunciato sin dai primi minuti. A noi invece sono stati sufficienti… Galabinov e Sansone per capovolgere il risultato in soli tre minuti. I nostri attaccanti, tanto criticati (qualche volta anche oltre il dovuto) ci hanno risolto una situazione che stava diventando complicatissima. A proposito… a me piace ragionare con i numeri… Lo sapete che in questo girone d’andata Sansone ha segnato un gol in più (5 contro 4) rispetto al Gonzalez dell’anno passato? D’accordo… togliamo pure a Gianluca la carambola fortunosa che ha deciso la sfida con la Salernitana… ma le altre sono quattro prodezze d’autore. Il tutto senza tralasciare un lavoro prezioso per la squadra che ieri è risultato fondamentale.Rimaniamo, per un attimo ancora, alla partita con il Carpi.
Malgrado l’euforia del “ribaltone” a caldo sembrava davvero dura riuscire a portare a casa questo 2-1… tanto che nell’intervallo… alcuni cuori azzurri in tribuna ripetevano… “Io firmerei anche per il pari”. Per fortuna dagli spogliatoi è uscito un Novara più grintoso e determinato, pronto a tutto pur di difendere il risultato. Boscaglia è passato presto ad una sorta di 5-4-1 per arginare lo strapotere dei biancorossi sulle corsie esterne. Ripartire in contropiede in quel contesto appariva davvero complicato (ma anche con Vicenza e Cesena nella ripresa avevamo fatto fatica) però così abbiamo praticamente sottratto al Carpi ogni spazio per inserirsi. L’ultima vera “imbucata” l’abbiamo presa in avvio di ripresa quando Lasagna ha sparato contro Benedettini in uscita. Poi solo mischie, batti e ribatti, ma non occasioni nitide. Ottimo l’impatto di Kupisz che ha lottato rabbiosamente su tutti i palloni, tenendo sempre sul chi vive i difensori ospiti. Molto confortante anche lo scampolo di gara di Macheda che ha unito una dedizione da attaccante generoso ad un paio di colpi di classe da giocatore di categoria superiore. A voler cercare il pelo nell’uovo… disponendoci in siffatta maniera… l’uomo più adatto per l’ultimo cambio… poteva essere Armeno per sfruttare sulla sinistra la sua corsa nelle due fasi… ma l’ex dell’Ischia sedeva in tribuna e Bolzoni ci ha comunque messo impegno e la giusta dose di mestiere.Per tornare ai numeri… il rendimento del Novara di Boscaglia in questo girone di andata è stato superiore (28 punti contro 27) a quello nel ritorno del Novara di Baroni che pure aveva Gonzalez, Evacuo, Dell’Orco etc… Nel complesso il bottino è ampiamente in linea con le potenzialità di una rosa che può stare probabilmente in una forbice tra i 50 ed i 60 punti complessivi. Per fare dei paragoni… abbiamo raccolto appena 4 punti in meno del Carpi che ha un organico zeppo di reduci dalla serie A (ieri Gagliolo ha detto che 32 punti per loro sono un bottino soddisfacente). Siamo a contatto di gomito con quel Perugia che al “Curi” era sembrato di un altro pianeta e con altre due deluse dai play off quali Bari e Spezia.
Il difetto principale di questo Novara è di essersi espresso a strappi… 9 sconfitte sono tante e preoccupanti in prospettiva… perché nel ritorno sarà difficile vincere in casa con altrettanta frequenza (7 affermazioni su 11 finora) ed in trasferta dovremo tirar fuori la capacità di soffrire del secondo tempo di ieri… per fare punti anche nei numerosi viaggi nel centrosud che ci attendono da Trapani in poi.Ad un apprensivo come me… il mercato di riparazione fa sempre paura… perché so che con l’equilibrio attuale del campionato… questo Novara, ora ben amalgamato dopo due mesi di travagli, sarebbe in grado di garantirsi un cabotaggio abbastanza tranquillo verso la salvezza… Dopo il 31 gennaio, nel bene o nel male, vedremo…
A questa rosa mancano soprattutto le alternative che un anno fa c’erano. Oggi se ci viene a mancare anche un solo tassello dell’undici di Verona (Brescia o Cesena) nascono inevitabilmente dei problemi. Il margine di crescita è innanzitutto legato alla possibilità di piazzare altrove acquisti estivi impiegati poco (e con risultati non all’altezza delle aspettative) quali Koch, Selasi e Bajde per sostituirli con uomini più utili alla causa in caso di infortuni e (inevitabili) squalifiche. Per quanto riguarda l’attacco… sono molto combattuto… Sarà difficile trovare un elemento che abbini ai colpi di Galabinov la continuità che al bulgaro è mancata in questo anno e mezzo (ed in particolare nei primi due mesi dell’attuale campionato). A Teti e Boscaglia l’ardua scelta…
Un pensiero particolare lo riservo a Faragò con tanto affetto ed un pizzico di innegabile… egoismo azzurro. Ieri in qualche frangente della partita i giocatori del Carpi mi sembravano, in modo particolare nei contrasti… di un altro pianeta… rispetto agli stessi nomi che avevo visto all’opera contro di noi nella stagione 2013-14. E’ come se l’annata in A li avesse mammano temprati. E subito mi è venuto in mente l’esperienza del nostro Porcari. Ad inizio campionato 2011-12 pareva di non essere in grado di reggere l’urto con colossi come Mudingayi ed affini che sovrastavano dal punto di vista fisico e della personalità chi l’anno prima in B la faceva sempre da padrone. Nel girone di ritorno le cose erano cambiate… Pippo (ma anche Morganella e Radovanovic) erano diventati calciatori di A a tutti gli effetti, dopo 10-20 partite di sofferenza per l’innegabile rodaggio. E torno a Paolino Faragò che stramerita l’occasione in serie A che avrà senz’altro. Ma forse proprio per questo potrebbe essere pericoloso per lui (malgrado una stazza fisica che non teme confronti) fare il salto in una realtà nuova a stagione in corso, con il rischio di essere bruciato dopo un paio di partite non all’altezza delle aspettative. Meglio ripartire a luglio…. con una preparazione completa alle spalle… senza pressioni immediate… ed ovviamente dopo aver regalato tante altre belle giornate al “suo” e nostro Novara…
L’ultimo paragrafo dell’anno è dedicato a Benedettini. Ha vissuto una giornata indimenticabile: in pochi mesi dai dilettanti alla serie B, dalla tribuna (con guai fisici penalizzanti per il suo ruolo) alla maglia da titolare in una serata vincente. Mi ero accorto che fosse “sul pezzo” da un piccolo particolare… a Chiavari al fischio finale… è stato il primo a girarsi per ringraziare i tifosi presenti che avevano sostenuto la squadra fino alla fine. Era deluso dal risultato e dall’andamento della gara, ma non travolto dagli eventi, tutt’altro.Il nome di battesimo (Elia) del terzo portiere del Novara (per ordine di impiego) di questa stagione mi porta a ricordare un grande cuore azzurro che ha cessato di battere in un 2016 denso purtroppo anche di momenti tristi: quello dell’avvocato Elia Crola che in Tribunale mi “bacchettava” sempre per la mia penna troppo “morbida” e che oggi mi direbbe certamente “Visto? Ci vuole un portiere di nome Elia per vincere!!!”.
In questo giorno di festa e brindisi è doveroso ricordare anche tutti gli Angeli Azzurri che fanno il tifo con noi dal cielo.
Dal “Carlone” a Stella, mamma del mio “referente tecnico” Antoniazzi scomparsa nelle ultime ore… Aggrappiamoci agli affetti più cari per Augurare a tutti un 2017 più sereno e pieno di cose belle..
Ed ovviamente…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |