Grazie a tutti ...
domenica 15 giugno 2008 - 23:13
di Gianfranco Capra
Il mio recente volume "IL ROMANZO del NOVARA CALCIO" presentato venerdì 23 maggio, prima al Piccolo Coccia di Novara e poi all'Hotel Italia (presenti 120 persone fra cui 40 ex giocatori del Novara) sta riscuotendo un confortante successo. Il volume di 224 pagine comprende la storia del Novara calcio, dal 1900 ad oggi, sintetizzata con 515 fotografie delle quali molte inedite, e da 118 schede dedicate a personaggi o ad eventi speciali (come per esempio, lo scandalo di Catanzaro oppure la morte tragica del giocatore Alaimo). I primi riscontri in edicola e nelle librerie confermano il successo dell'iniziativa proposta dall'Editore Novarese, e nello stesso tempo propongono un motivo di riflessione su qual'è stata la storia del Novara calcio in rapporto agli ultimi tempi. Una riflessione che poggia su basi purtroppo realistiche. Il Novara calcio ha vissuto splendidi periodi negli anni Trenta e Quaranta; e ottimi successi negli anni Settanta-Ottanta. Dal 1977, la squadra azzurra è in serie "C", ondeggiando fra C-1 e C-2. Quello che preoccupa maggiormente gli osservatori attenti e disincantati è il problema legato alla "novaresità" della società e della squadra. In parole povere: può il Novara società e squadra puntare ad obbiettivi superiori, cioè la serie "B", non avendo a disposizione un vivaio cui attingere; non disponendo attualmente di un gruppo di giocatori di sicuro valore? Non è certamente con la compravendita di giocatori che può essere risolto il problema. L'unica strada è quella di fare un passo indietro, e cercare in provincia nuova linfa per il vivaio e per ringiovanire assolutamente la squadra. Questo sembra un motivo di polemica, ma esaminandolo con obbiettività è veramente il nocciolo della questione. Dunque: ritornare al vivaio, ringiovanire e rinfrescare la squadra, attingere nelle squadre della provincia quei giocatori adatti al rinnovo del"parco". Purtroppo un altro dato negativo emerge da questo tentativo di analisi. La provincia novarese, e quella del VCO, da anni risultano povere di talenti; oppure quei pochi emersi negli ultimi anni sono stati accaparrati in fretta dalle società metropolitane (leggi Maccarone, Cassani) mentre altri discreti giocatori non sono transitati attraverso il Novara (leggi Guidetti, Baccin, Comazzi). Il mio volume IL ROMANZO del NOVARA CALCIO, che sta riscuotendo un buon successo di diffusione e di vendite, vuole significare che il Novara calcio ha avuto un passato glorioso, purtroppo lontano 30 anni. Oggi sconta un black-out pauroso che si è ripetuto negli ultimi decenni con puntuali crisi societarie (tanti presidenti) e crisi tecniche (tanti allenatori). Su questa base di considerazioni, forse eccessivamente pessimistiche, secondo me bisogna partire per programmare un futuro meno effimero e spettacolare ma più concreto e "sportivo". Agli attuali e futuri dirigenti del Novara calcio la capacità di effettuare quella decisa sterzata che è mancata negli ultimi trenta anni. Il motto del Novara calcio dev'essere nell'immediato, programmazione e concretezza. Meno apparire e più "essere".
Grazie per l'ospitalità
Gianfranco Capra
|