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Ultimo aggiornamento: martedė 19 marzo 2024 - 11:16 10 ultimi articoli pubblicati Fai di questo sito la tua Homepage Inviaci una e-mail

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martedė 05 settembre 2017 - 09:07
20/11: Genoa-Novara 1-0

Il 20 novembre è il compleanno di mio padre e non sarebbe male fargli un bel regalo… L’ultima volta che abbiamo giocato il 20 novembre (era il 2005) avevamo perso in casa con la Pro Sesto e Rubino aveva sprecato malamente il rigore del pareggio… Era stata una domenica nera insomma, malgrado la cena a base di pesce con l’amico Luigi e famiglia…

Il 20 novembre però è anche il compleanno di Matteo Francesco Faranna alias “Il Cuginone”, ormai celebre per le sue severissime pagelle che intaccano la linea tradizionalmente melensa del sito “Forzanovara”. La ricorrenza (purtroppo un po’ triste ad ormai un anno dall’improvvisa scomparsa del suo papà) gli vale una gita premio a Marassi quale inviato sul campo del sito ora magistralmente gestito da Danny Faranna.

Il tradizionale quartetto stavolta si separa perché prestiamo Paolo Molina ad un’insolita auto di genoani trapiantati a Novara mentre io ed i due Faranna viaggiamo con Jean Paul Bonomi. C’è anche Marco Foti che tenta (invano) di sedurre il figlio Emanuele con il fascino quasi inglese del “Luigi Ferraris”.

La foschia si trasforma in sole appena dopo il Turchino ed io confido nel tepore ligure per allontanare le ultime tracce di un attacco influenzale che fortunatamente mi ha colpito nel week end della sosta. Arriviamo a Genova attorno a mezzogiorno ed ogni tentativo di fermarsi a mangiare da qualche parte è stroncato sul nascere dalla diffidenza di Jean Paul “Ma noooo…” che in auto ha stretto un’alleanza con Matteo. Entrambi sono fermamente convinti che Attilio Tesser non sia all’altezza di un campionato di serie A e non gli risparmiano critiche tattiche e di impronta caratteriale.

Jean Paul prova ripetutamente  a convincere il guidatore (Danny) che le norme del Codice della Strada sono fatte apposta per essere violate “Macchetenefregaaaaaaaaaaa…”. Dopo aver parcheggiato in un’area riservata ai mezzi pubblici Faranna senior comincia a pensare ai possibili cazziatoni del Geometrone… e ritorna finalmente a fare l’automobilista ligio alle regole.

L’auto di Danny attraversa una bella fetta di Genova con un cd che spara musica ad alto volume… finchè ci ritroviamo già in zona Marassi… ed entriamo a cercare qualcosa da mangiare in un bar strapieno di tifosi rossoblu. Recuperiamo un piatto caldo di ravioli da gustare in piedi su un piatto di plastica… Jean Paul si adagia a consumarlo sul cofano di un’autovettura posteggiata lì davanti e tremiamo al pensiero della reazione che potrebbe avere il proprietario del mezzo… scoprendo un insolito commensale lì piazzato.

Di lì a poco parcheggiamo nel posto riservato alla stampa. In me riaffiorano i ricordi della bellissima trasferta del febbraio 2006 in serie C1. Quel martedì sera mi pareva di sognare… tanto che l’indomani al risveglio mi ero stropicciato gli occhi… chiedendomi se l’1-1 in notturna nello stadio pieno del Genoa… fosse soltanto il frutto della mia immaginazione o una bella realtà.Adesso il sogno rischia di diventare un incubo. Bisogna fare risultato per evitare che il nostro campionato in A, inteso come corsa verso la salvezza, finisca davvero troppo presto.Tesser può schierare soltanto un Novara incerottato.

Mancano lo squalificato Porcari e gli infortunati Ujkani, Paci, Lisuzzo, Morimoto e Jeda. Con Ludi non al meglio della condizione è Dellafiore  a fare il centrale difensivo. Davanti c’è l’esordio di Raffaele Rubino che nel campionato 2005-06 ha segnato a Marassi il primo gol incassato dalla squadra di Vavassori in casa in quella stagione di purgatorio in serie C. Il Genoa è avanti a noi soltanto 5 punti (con una partita da recuperare però) ma ha tanti giocatori di valore: Frey tra i pali, Antonelli già nel giro della Nazionale, eppoi Palacio… ed i vari Constant, Veloso, Birsa, Kucka…. In difesa c’è Marco Rossi, un altro reduce dalla sfida nel campionato di C1 di sei stagioni prima. In panchina c’è Malesani, tecnico già in fase calante dopo il brillante avvio di carriera.

Io e Paolo siamo piazzati in un angolino in una zona abbastanza defilata ed in una posizione in basso. Si vede comunque bene perché lo struttura dello stadio favorisce gli spettatori di ogni settore. Per intenderci siamo sistemati dove il Genoa attacca nel corso del primo tempo. C’è subito una bella occasione per Constant che calcia a lato su invenzione di Palacio. Ma il Novara non sta a guardare, anzi. Già al 7’ Rigoni dal limite scalda le mani a Frey la cui respinta coglie in controtempo Meggiorini. La gara si vivacizza nel finale di tempo. Dapprima Fontana si fa apprezzare per una coraggiosa uscita su Palacio. Poi Antonelli gira male dall’altezza del dischetto del rigore. La squadra di Tesser comunque è in partita e lo dimostra con un’azione da manuale del duo Meggiorini-Rubino che sembra la coppia d’attacco meglio assortita proposta dal Novara finora: Riccardo sfonda sull’out sinistro e crossa per Raffaele che incorna di testa in avvitamento, da centravanti di razza, la palla pare destinata nell’angolino con Frey fuori causa… invece l’ultimo rimpallo sul terreno di gioco è maligno e l’allunga quel tanto che basta a farla terminare a lato.

E’ il 40’ e subito dopo matura l’azione che potrebbe cambiare il nostro pomeriggio e forse il nostro campionato: Mazzarani s’invola in velocità e viene abbattuto da Antonelli. Giannoccaro non ha dubbi ed estrae il cartellino rosso. Danny la mette sulla battuta e si gira a chiedere a Maddaluno: “Adesso che hanno espulso dal campo Antonelli (omonimo del simpatico Fabio) chi farà le foto per Tribuna?”.Noi cominciamo a sognare una vittoria che ci rilancerebbe fortemente in classifica inguaiando nel contempo il Genoa. La squadra di Malesani esorcizza il pericolo ripartendo forte subito dopo l’intervallo. Già al 4’ Granqvist insacca sotto la Nord, ma l’assistente ha la bandierina alzata. Poi Palacio spreca da buona posizione. Alla lunga però l’inferiorità numerica si fa sentire e l’ingresso di Pinardi, come successo altre volte, permette al Novara di recuperare metri e razionalità.

Mentre racconto la partita in diretta sento alle mie spalle Jean Paul chiedere insistentemente a Danny “Firmeresti per il pari?” senza mai ricevere una risposta convinta dall’amico che spera ovviamente in un colpaccio, ma teme di tirarsi la zappa con i piedi con un pronostico vincente. Al 17’ su angolo di Pinardi Rubino fa il velo per l’inserimento di Rigoni che colpisce una clamorosa traversa a portiere battuto. Poi Marco ci prova su punizione e Frey si salva con qualche imbarazzo. Alla mezzora Gemiti pennella per la testa di Rubino che trova un rimpallo fortuito a negare un gol che sembrava ormai fatto. Il “Ferraris” fischia sonoramente l’Airone Caracciolo che lascia il campo senza essere mai riuscito a rendersi pericoloso. Il vantaggio azzurro è davvero nell’aria ed invece accade un altro episodio chiave, stavolta di segno contrario. Meggiorini ferma un contropiede rossoblu con un fallo evidente. E’ un giallo sacrosanto e tutto sommato ben speso, ma chissà perché, Riccardo continua a protestare… probabilmente gli scappa una parola all’indirizzo di Giannoccaro che è a pochi centimetri e non può far altro che estrarre il cartellino rosso. Danny prova a rimediare tentando una tardiva conciliazione con Jean Paul (“Ora firmo per il pari…”) il quale replica perentoriamente: “Eh no… adesso è troppo tardi…!!!”.Anche in 10 contro 10 però è il Novara a fare la partita. Sull’angolo di Pinardi Rigoni di testa non inquadra lo specchio della porta. Sul rovesciamento di fronte invece Veloso segna il gol partita, cambiando piede all’ultimo per eludere la chiusura di Marianini. E’ l’87’ e Fontana prende a calci il palo con la stessa disperazione con cui io avevo assorbito un gol nel finale a Fiorenzuola una decina di anni prima. Tesser manda in campo Granoche e Giorgi, ma le sostituzioni servono solo ad accorciare il tempo a disposizione visto che Giannoccaro fa recuperare appena 3 minuti. “Non si può perdere una partita del genere…” ripeto sconsolato al microfono mentre calano le tenebre e Jean Paul Bonomi comincia la solita litania sul De Salvo che non investe sulla squadra a differenza di altri presidenti come Ghirardi (un esempio che gli eventi di qualche anno più avanti riveleranno non essere stato certo dei più azzeccati…).

In sala stampa un Malesani che ha esultato per la vittoria come fosse una finale di Champions… sembra lasciarsi andare al solito show…  di fronte alla domanda iniziale di un collega di Genova che attacca: “Mister tutto è bene quel che finisce bene però…” “Tutto bene che cosa???” “Beh il Novara mister…” “Il Novara che cosa??? Noi ci siamo presentati per cinque volte davanti al portiere avversario…” E giù con la litania della squadra che lavora 24 ore su 24 (stavolta con l’aggiunta del “per dare sollievo ad una città ferita dall’alluvione”) che fa pensare ad una riedizione del video girato in Grecia, popolarissimo su You Tube. Invece il tecnico veneto si placa di fronte ad una domanda di Renato Ambiel a cui risponde molto gentilmente e recuperando la giusta dose di obiettività: “Faccio i complimenti a Tesser che ha messo la squadra benissimo… Il Novara non meritava di perdere, ma io ho qualche campione in più”. Verissimo… quel Veloso è un  nazionale portoghese e gioca nel Genoa ancora adesso, ad ormai sei anni di distanza.Dal canto suo il buon Attilio non sa più cosa dire… “E’ la botta più grossa di questo avvio di campionato… Anche un pareggio ci sarebbe stato stretto… Non ho fatto altre sostituzioni prima perché non aveva senso cambiare ciò che stava funzionando…”Sul banco degli imputati ci finisce Meggiorini. L’unico dei compagni a difenderlo davvero è “Jimmy” Fontana: “Sarebbe ingiusto attribuire questa sconfitta ad un solo giocatore o ad un episodio… Ce la prendiamo tutti quanti”.

Nemmeno Rubino che da capitano in campo aveva provato a scagionare Riccardo prova a dare un’interpretazione diversa (malinteso?) alla sciocca espulsione del numero 69. Danny ovviamente è inferocito con il giocatore ed aizza i colleghi genoani che ben conoscono Meggiorini. Fino a farmi sbottare con un “Voi avete Caracciolo che non è di certo meglio…” che mi si ritorcerà contro a gennaio quando l’Airone passerà proprio in azzurro.

La distanza tra Genova e Novara e poca, ma il viaggio di ritorno si annuncia lungo, lunghissimo, interminabile. Jean Paul ci concede un po’ di tregua scegliendo di rientrare con Ambiel, ma in auto ci dobbiamo sorbire le critiche implacabili di Matteo Faranna. Dopo una cena all’Autogrill Turchino più desolante del solito cala la nebbia a renderci più amari gli ultimi chilometri verso casa.

E’ il momento di buttar giù l’Editoriale: “Che cosa posso scrivere dopo una partita così? Che il Novara ha giocato male e che ha vinto la squadra che lo meritava? Non è vero o comunque io non la penso così. Che tutto sommato le cose vanno in maniera accettabile e che il futuro ci riserverà grandi soddisfazioni? Sarebbe assurdo farlo con una classifica tanto brutta e con davanti un calendario così difficile, da affrontare con una rosa ai minimi termini. Volendo razionalizzare un po’ quella che pare vera e propria sfiga… ci sono due concetti a cui aggrapparsi. Il primo è quello espresso da Malesani a fine gara quando ha detto: “Complimenti a Tesser che ha preparato bene la partita e forse non meritava di perdere. Ma io ho vinto perché ho qualche campione in più…” Il secondo è quella legge non scritta del calcio che vuole che le squadre fragili siano più esposte agli episodi negativi rispetto a quelle che vincono sempre. L’anno scorso (o due anni fa) durante la nostra lunga serie positiva autunnale rimontavano anche partite che sembravano perse (a Siena, a Frosinone e più indietro a Foligno). Ora perdiamo anche partite nelle quali già lo 0-0 ci starebbe stretto”. Provo a riabilitare Meggiorini dagli inevitabili processi sommari già in corso dalle 16.45. Un po’ per reale convinzione. Un po’ perché temo che l’episodio finisca con il determinare la rottura definitiva con l’unico degli attaccanti arrivati in estate che vale davvero la serie A (seppur come spalla ad un centravanti che non è stato acquistato). Una difesa d’ufficio che mi varrà critiche ad oltranza da parte del mio amico Peo:  “Non ci sto al comodo gioco del “capro espiatorio” di turno. Oggi Meggiorini ha commesso una sciocchezza censurabile. Ma la partita non l’abbiamo persa per colpa della sua espulsione. Perché nemmeno in 10 contro 10 il Genoa ci ha schiacciato in area. La sconfitta è maturata unicamente per un episodio che ha esaltato le qualità di un giocatore come Veloso che un gol del genere l’avrebbe potuto tirar fuori anche in inferiorità numerica”.

Massimo Barbero

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