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martedė 17 ottobre 2017 - 12:49
Intervista a Gianluca Rubino di Trm
Archiviata la vittoria di Brescia, la concentrazione in casa Novara è rivolta esclusivamente alla prossima gara in quel di Palermo, seconda trasferta consecutiva.
Un avversario di valore, una nobile decaduta, candidata principale alla promozione in serie A al termine di questa stagione. Per conoscere meglio i rosanero, abbiamo intervistato Gianluca Rubino, giornalista di Tele Radio del Mediterraneo.
Quindici punti totalizzati nelle prime nove giornate di campionato. Qualche punto perso per strada o specchio fedele del campionato fin d'ora disputato dal Palermo? "Tutto sommato specchio fedele di quanto si è visto fino a questo punto della stagione. Tra alti e bassi, è stato l'equilibrio a contraddistinguere l'avvio di campionato dei rosanero e, più in generale, dell'intero torneo cadetto. La classifica è corta e tutto può mutare nel giro di poco tempo. Da novembre in poi servirà un cambio di passo per tentare un allungo".
Sono stati mesi molto caldi quelli vissuti dai rosanero con la retrocessione in serie cadetta e il mancato passaggio di proprietà. Come ha vissuto la tifoseria questi avvenimenti ed ora com è l'atmosfera attorno alla squadra? "Lo strappo tra proprietà e tifoseria è netto. Una cesura che la squadra sta provando a riempire con risultati e prestazioni, pur con alterne fortune. La mancata cessione del club rappresenta la ciliegina su una torta amara nei rapporti tra Zamparini e il cuore caldo del tifo. Dopo un'estate turbolenta, lo specchio fedele della disistima nei confronti della gestione dell'imprenditore friulano sono gli spalti vuoti del "Barbera": appena duemila abbonamenti e un dato medio per partita ben al di sotto delle diecimila unità la dicono lunga sull'umore della piazza".
Ti ha sorpreso la nomina di Tedino allenatore del Palermo? Come reputi questi primi mesi di lavoro dell'ex Pordenone (ed ex Novara)? "Mi ha sorpreso ma sino a un certo punto. Zamparini storicamente ha cercato di tramutare in vincenti quelle che all'inizio erano sue personalissime scommesse: penso a Zaccheroni, Spalletti e Prandelli a Venezia o ai vari Glerean, Mangia, Gattuso e De Zerbi in quel di Palermo. Per quanto concerne l'operato del tecnico trevigiano, è ancora prematuro esprimere un giudizio definitivo: certamente ha un'idea di gioco che sta tentando di trasferire alla squadra. Uno spartito aperto su cui si potranno scrivere le note di questa stagione e, con ogni probabilità, della sua esperienza siciliana".
Rosa dell' anno scorso di fatto confermata durante il calciomercato estivo. Lati positivi ed eventualmente negativi della scorsa sessione estiva di trattative? "Confermare un blocco che proviene dalla serie A può essere un vantaggio ma anche un rischio. A ballare sono fattori quali le motivazioni, l'impatto con una categoria diversa, la presunzione di chi può ritenere un fatto dovuto l'immediato ritorno nel massimo campionato. Il Palermo, tutto sommato, sta facendo bene così come positiva può essere considerata la campagna acquisti estiva, impreziosita dall'arrivo del brasiliano Coronado, in cerca di consacrazione dopo un biennio su alti livelli in quel di Trapani. L'unica vera grande incognita riguarda la porta: Posavec continua a far storcere il naso a quella critica abituata ad ammirare tra i pali giocatori del calibro di Fontana, Sirigu e Sorrentino. Di contro Pomini ha dimostrato di poter garantire sicurezza e affidabilità. Il dualismo, in realtà, è solo un'ipotesi da bar sport. A decidere è Zamparini: il titolare è il croato".
Mancano ancora diversi giorni al match ma puoi iniziare a fare il punto della situazione riguardo possibili defezioni, recuperi e probabile undici titolare? "I dubbi riguardano Posavec, assente a Frosinone per infortunio e Bellusci, costretto al cambio allo "Stirpe" per medesima motivazione. Ma la settimana è lunga e il tempo potrebbe rappresentare un alleato per Tedino. Certamente il tecnico rosanero non farà a meno di Coronado e Nestorovski lì davanti, mentre in mezzo può tornare dall'inizio Jajalo. Il modulo potrebbe essere il 3-4-1-2, formula peraltro utilizzata contro il Frosinone. Certo di una maglia anche Rispoli, occhio al terzetto di polacchi composto da Szyminski, Murawski e Dawidowicz che, insieme al più navigato Cionek, stanno dando vita a un serbatoio da cui poter attingere con relativa tranquillità in termini di rendimento".
Daniele Faranna
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