L'opinione di Massimo Barbero
domenica 21 settembre 2008 - 22:55
Lecco - Novara 0-0
Ogni partita fa storia a sé. Quella di oggi è stata diversissima rispetto a quella di soli sette giorni fa con il Padova. E’ stato uno 0-0 sudato, conquistato grazie al giusto spirito di sacrificio che, per fortuna, non abbandona mai questa squadra.
Non abbiamo giocato bene. Il Lecco ci ha messo la museruola: una gabbia attorno a Gallo e Rubino che ci ha impedito di sfondare centralmente. La squadra di Cadregari ha sempre mantenuto la giusta distanza tra i reparti che non ci ha permesso di sfruttare le devastanti ripartenze di Bertani. Sulle fasce abbiamo fatto grande fatica. D’altronde non sempre è possibile rinunciare a due esterni come Matteassi e Chiappara, senza colpo ferire. Tombesi-Maggiolini hanno mostrato un’intesa ancora approssimativa. Peccato perché dalle loro sovrapposizioni sarebbe potuto nascere qualcosa di interessante. A Brizzi e Gheller è mancata un po’ di qualità in fase di spinta. Le cose sono andate leggermente meglio con l’ingresso di Piraccini e lo spostamento di Brizzi a sinistra. Troppo poco, però, per essere davvero pericolosi.
Le cose positive sono giunte ancora dalla difesa. Brichetto è stato molto bravo in un paio di occasioni. Il Lecco però ha bussato solo con tiri da fuori. Merito di una prova eccellente di tutta la retroguardia e comunque dell’intera squadra in fase di copertura. Ludi e Centurioni sono stati superbi, ancora una volta. Molto bene anche Gheller, specialmente nel serrate della ripresa.
Il Lecco aveva tutte le qualità positive delle squadre appena ripescate: umiltà, entusiasmo, dedizione, la serenità data dal non avere nulla da dimostrare. Un undici molto più concreto di quello che aveva espugnato il “Piola” (con tanta fortuna) un anno fa. Un successo illusorio che fece credere a Savoldi e c di valere l’alta classifica con i risultati che tutti conosciamo… Se Bernini e compagni non si scoraggeranno d fronte ai primi rovesci negativi, potranno disputare un campionato di discreto livello.
Ora guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Pur in una domenica non brillante abbiamo proseguito la nostra striscia positiva. Abbiamo dato continuità in termini numerici alle belle vittorie casalinghe, al pari beffa di Monza. La difesa ha retto, come non accadeva certo nelle giornate no dell’anno passato. Col passare delle settimane capiremo se il vero Novara assomiglia di più a quello scintillante visto contro Padova o Sambenedettese o a quello meno esaltante delle ultime due trasferte. Da Ravenna a Cesena (passando per Busto) scopriremo se lontano dal “Piola” la truppa di Notaristefano perde davvero qualcosa o se le ultime due partite esterne sono state “particolari”. Di certo il Novara di oggi ha conservato almeno la solidità delle passate settimane. La solidità raramente basta da sola per vincere, ma spesso è sufficiente almeno per non perdere. Come è accaduto a Lecco. Non ci era mai successo di arrivare alla quarta giornata della ex C1… ancora imbattuti… Forse non è un caso…
Ed ora sotto con il Legnano! Tanti applausi a Pippo Resta, ma in campo… facciamo valere la “legge del Piola”. Forza Novara sempre!
Ps: La vicenda Lecco-Novara impone ulteriori considerazioni extracampo. Che ci sta fa a fare questo Osservatorio, le cui decisioni (spesso incomprensibili) possono essere sconfessate da questori e prefetti? Quanta gente ha dovuto rinunciare oggi alla partita perché non si è potuta organizzare in settimana tra divieti e controdivieti e ed un caos assoluto nelle informazioni ufficiali? Riapriamo le porte degli stadi di serie C agli appassionati. Non si può negare ad un Legnano-Pro Patria la cornice di un pubblico degno, in nome di un proibizionismo generalizzato. Restituiamo competenze chiare e nette. Al Giudice sportivo tocca decidere se una squadra è meritevole della squalifica del campo (o di altre sanzioni) per le scelleratezze dei propri tifosi. A questure e prefetture spetta adottare le misure più idonee per garantire l’ordine pubblico nei luoghi di propria competenza Di questo Osservatorio non sentiamo proprio il bisogno…
Massimo Barbero
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