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Figurine azzurre: Sandro Ciuffetelli
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martedė 21 novembre 2017 - 14:06
di Massimo Barbero

Quando in pieno giugno 2001 il Novara annuncia, come primo arrivo dell’era Mastagni, l’acquisto di tal Sandro Ciuffetelli, difensore del Baracca Lugo, resto spiazzato solo in parte. Me ne aveva parlato l’amico Enea Marchesini che aveva diviso i duri giorni del “Car” con il calciatore romagnolo dedicandogli poi un trafiletto nella seguitissima rubrica “Questa pazza serie C…” di scena sul “Forza Azzurri”.Già, ma che se ne farà il Novara di un “libero” che milita in serie D e che nel suo ultimo campionato giocato in C2 ha collezionato appena 5 presenze? Dopo 3 play out consecutivi per evitare la D però non è il caso di fare troppo gli schizzinosi… E Sergione Borgo ha già smesso i panni del “chiacchierone toscano” per diventare, agli occhi del popolo azzurro, colui che ha trasformato in corsa lo spirito di una squadra a fine marzo data per morta ed invece risorta in tempo per la salvezza di Fiorenzuola. Il ds azzurro avrebbe voluto portare Sandro anche in Bulgaria (al Neftochim Burgas) ma lui aveva preferito l’aria di casa ad un’avventura all’estero piena di incognite.Sta di fatto che Ciuffetelli arriva e convince subito per l’eleganza e pulizia dei movimenti nella difesa a tre proposta inizialmente da Civeriati che lancia con convinzione il giovanissimo Soncin. Anche Polenghi e Notari sembrano trasformati rispetto ai balbettii delle loro prime due stagioni sotto la cupola.Gli azzurri stentano perché la squadra, con Palombo infortunato, non ha vere alternative ai gol di Rubino. Dopo l’1-1 con la Rondinella, in un’amarissima Befana, Civeriati (pardon Della Corna) viene esonerato per fare posto a Stefano Di Chiara. Con il tecnico romano il Novara cambia subito marcia inanellando ben 5 vittorie consecutive. Il 3-1 contro il Montevarchi porta la firma di “Ciuffe” che sblocca il risultato al 7’ con una bella rovesciata, poi sfiora la doppietta personale colpendo il palo in avvio di ripresa. E’ un 4-4-2 solidissimo con Ciuffetelli-Polenghi ermetica coppia centrale e Notari prima alternativa. Il sogno finisce in una brutta domenica di maggio nella quale la Pro Patria sbanca il “Piola” conquistando la finale ed una bella fetta di C1 contro la rivale più pericolosa.Si riparte dopo un’estate tremenda che vede il Novara più volte sull’orlo del precipizio. La società è un’incognita, ma la squadra è ancora forte e debutta in Coppa Italia superando per 4-2 la Biellese sul neutro di Vigevano. Ciuffetelli sigla la terza rete, riprendendo una corta respinta di Mordenti su doppio tentativo di Rubino e Palombo.Da Meda (seconda giornata di campionato) comincia una nuova era: accanto a Sandro al centro della difesa c’è Cioffi per un divertente scioglilingua per radiocronisti che regala invece solide certezze ai tifosi azzurri. L’eleganza ed il senso tattico dell’ex Baracca Lugo ben si abbinano alle qualità fisiche del gigante che Borgo ha già avuto con sé allo Spezia.E’ una sinfonia azzurra fatta di vittorie in serie. Ciuffetelli mette la firma sul successo più bello, quello contro il Montichiari in un “Piola” in estasi: dapprima ci evita la capitolazione in apertura salvando sulla linea un tiro di Andreini destinato in fondo al sacco, poi firma il vantaggio con un gran gol al volo che non lascia scampo al portiere bresciano.La festa finisce a gennaio quando il Pavia ci aggancia per poi prendere decisamente il largo in primavera. Il Novara non ha più la condizione fisica (e nemmeno la solidità difensiva) d’inizio stagione quando obiettivamente sembrava una squadra di un’altra categoria, ma il rendimento di “Ciuffe” resta più che buono. Tanto che gioca tutte e 34 le gare di regular season senza nemmeno beccare una squalifica o un raffreddore.Anzi, Foschi lo manda in campo anche nell’inutile gara con il Trento quando rischia di farsi male seriamente. Esce dal campo a cambi ultimati con un ginocchio in disordine e la gente trattiene il fiato. Per fortuna si tratta solo di un falso allarme ed il Novara può salire in C1 grazie ad una difesa di ferro che in tutti i play off incassa solo l’eurogol di Maiolo. “Firmerei per arrivare ai supplementari sullo 0-0 – dice Vincenzo D’Ambrosio prima della finale di ritorno – Con Ciuffetelli, Cioffi e Polenghi sarei tranquillo di non beccare gol nei minuti finali…”. Profezia azzeccata ed a Sandro tocca spazzare in fallo laterale l’ultimo pallone, al 120’ scoccato, prima di festeggiare la promozione più sofferta.Ovviamente una difesa del genere regge benissimo anche il salto di categoria. Alla terza giornata però il Novara è sotto per 2-0 al “Piola” contro una Reggiana esaltata dalle due prodezze su punizione, quasi in fotocopia, di Giandomenico. Nel momento più difficile, ad un minuto dall’intervallo, Ciuffetelli indovina il gol della speranza con una gran conclusione al volo su assist di Carlet dalla sinistra. Poi Palombo su rigore completerà la rimonta.A novembre Sandro salta qualche partita per il primo vero guaio fisico in tre stagioni in azzurro. Il rientro contro la Lucchese però è da ricordare perché firma il vantaggio al termine di un’azione ben congegnata: sponda aerea di Pinamonte, tocco di Palombo per la stoccata vincente di Ciuffetelli sotto la Nord bagnata e festante. A rovinare tutto però ci pensa Carruezzo che segna un’incredibile pareggio all’ultimo secondo di recupero.Le polemiche della primavera 2004 intaccano l’unità del gruppo azzurro che riparte nel secondo campionato consecutivo di C1 senza più lo spirito di prima. Anche la difesa incassa una serie di rimonte e di gol al passivo a cui non eravamo più abituati.  Il 28 novembre lo Spezia dell’ex Coti pregusta una vittoria al “Piola”, ma in pieno recupero, sugli sviluppi di un corner sotto la “Nord”, su corta respinta della difesa ospite, Ciuffetelli azzecca il sette al volo alla Marco Rigoni per un 3-3 ormai insperato.A gennaio partono Rubino, Polenghi e Cioffi ed il Novara si aggrappa a Ciuffetelli per approdare almeno alla salvezza. Contro la Lucchese il 13 marzo al “Piola” potrebbe l’occasione giusta per chiudere i conti contro una rivale diretta ed invece il destino ci gioca un brutto scherzo. Sullo 0-1, al quarto d’ora del primo tempo, Sandro si infortuna gravemente nel tentativo di fermare Succi che sta volando verso la porta. A fine marzo va sotto i ferri e deve soffrire da fuori per una salvezza che arriva a Como grazie all’intervento del duo Borgo-Gattuso.

La ripresa però è più rapida del previsto e Ciuffetelli è titolare già a San Benedetto del Tronto nella prima partita di campionato dell’era Cabrini. Ovviamente non può essere al massimo ed all’inizio fa fatica come tutto il Novara. Ancora una volta l’arrivo di Borgo sistema tutto e disputiamo un girone di ritorno ricco di soddisfazioni. Il centrale romagnolo torna al gol contro lo Spezia quando trasforma un penalty molto contestato dagli aquilotti che ci vale la vittoria contro l’allora capolista.E’ il primo rigore tirato in campionato da Sandro, ma è una scena che rivedremo con grande frequenza nelle stagioni a venire. Nel campionato 2006-07, quello del passaggio da Resta alla famiglia De Salvo, Ciuffe si improvvisa capocannoniere della squadra. Le prove generali le fa già alla terza giornata quando la sua palombella all’ultimo secondo di recupero si stampa contro la trasferta sancendo di fatto la terza sconfitta consecutiva di un avvio da brividi. Il centrale romagnolo però è caldo e la domenica dopo fa subito gol a Pavia di testa (finirà 1-1) dopo rimessa laterale di Paoli e torre aerea di Vieri. La sua corsa ad abbracciare mister Sacchetti è un segnale: “dai che ce la facciamo…”. La settimana successiva contro il Pizzighettone ci fischiano addirittura due calci di rigore a favore (!!!): Ciuffetelli trasforma il primo, quello del 2-2 prima del penalty decisivo di Palombo.  Ormai ci ha preso gusto: a Cittadella firma il provvisorio 2-0 (finirà 2-2) con un tocco di rapina a beffare Pierobon che si era quasi impossessato del pallone. La prima doppietta arriva (ma con due reti dal dischetto all’esperto Pagotto) contro il Grosseto di Max Allegri che viene esonerato proprio dopo il 3-1 di Novara. Penalty vietato ai deboli di cuore quello calciato all’Euganeo di Padova in pieno recupero dopo il pareggio di Piraccini quasi allo scadere e la serpentina in area di Brizzi steso da Zeoli.

Dal dischetto Ciuffetelli spiazza Cano per il 2-1 finale. Inutile invece la rete dagli undici metri a Pizzighettone nella domenica dell’esonero di Sacchetti che apre la crisi.Sandro, che è da sempre un burlone autentico, tira un bel “pesce” anche alla Sangiovannese il 1 aprile del 2007: segna infatti di testa il gol partita al 1’ di gioco su corner di Matteassi quando i tifosi azzurri non sono nemmeno ancora arrivati al “Fedini”. Poi Micillo fa il resto per un 1-0 molto fortunoso. Inutile invece la trasformazione dal dischetto di Cremona nella domenica della doppietta di Stendardo che vanifica anche il rigore parato da Micillo a Pepe (dopo mani dello stesso Ciuffetelli). Il campionato di Sandro termina con un espulsione (doppio giallo per proteste) contro il Padova quando Tasso di La Spezia ne combina di tutti i colori, ma lo 0-0 finale ci basta a festeggiare la salvezza.Si riparte con Discepoli in panchina ed un Novara sulla carta ambizioso. Ma è una stagione sfortunata per Ciuffetelli che deve uscire già all’esordio a Busto Arsizio eppoi alla terza giornata, dopo appena un tempo, a Foligno. Lo rivediamo solo a fine ottobre a Venezia quando subentra nella ripresa poco prima di un gol inspiegabilmente annullato a Gheller e della beffa dell’1-0 firmato da Gennari poco prima del novantesimo. Anche con Ciuffetelli la squadra non riesce a ritrovare gli equilibri ed incassa gol a raffica. Contro il Foligno Sandro ha l’occasione per il pareggio dal dischetto ed invece Ripa gli devia sul palo il penalty del possibile 2-2.

E’ una domenica nera per il nostro centrale che fallisce ancora il pareggio in pieno recupero su assist di Gallo.Arriva Bellotto che sembra trovare la quadra contro il Venezia battuto il sabato di Pasqua con Ciuffetelli out per squalifica. La domenica dopo il mister lo tiene fuori anche a Cava dei Tirreni, stavolta per scelta tecnica. Le ultime speranze di play off naufragano al “Breda” di Sesto San Giovanni dove perdiamo per 2-0 e nel giorno dell’ultima partita in maglia azzurra di Sandro.A giugno infatti viene ceduto al Ravenna in cambio di Centurioni (arrivato a Novara già nel gennaio precedente, ma soltanto in prestito). Sembra una mossa azzardata invece è il Novara a guadagnarci perché Matteo disputerà altri 4 campionati, serie A compresa, di grande rendimento ed affidabilità.

Ciuffetelli invece si smarrisce tra i problemi societari del suo Ravenna e lascia il calcio professionistico nell’estate 2011, quella dell’estasi azzurra. Ora allena dalle sue parti, tra i dilettanti. Sempre con quel sorriso sulla labbra che l’ha fatto anche amare a Novara, al di là dei successi raggiunti sul campo…

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