Quando Udovicich annullò Graziani
martedì 19 novembre 2019 - 18:46
di Gianfranco Capra
Scusate la citazione personale: la partita del Novara di lunedì 25 novembre ad Arezzo, mi fa venire in mente un episodio curioso ma significativo.
Era domenica 5 novembre 1972: il Novara, allora allenato dal grande Nuccio Parola, ospitava allo stadio comunale l’Arezzo allenato da Ballacci.
A quel tempo collaboravo attivamente al quotidiano “Tuttosport". La sera del sabato ricevetti una telefonata; era il segretario di redazione del giornale torinese Ottolenghi. Mi pregava di dare un’occhiata particolare al giovane centravanti dell’Arezzo, tale Francesco Graziani, classe 1952, perchè il ragazzo era appena stato acquistato dal Torino per la stagione successiva.
Ottolenghi si raccomandò: “parlane comunque bene perchè al Torino puntano molto su questo giovane promettente”.
La partita finì 2-0 per il Novara, allora molto solido, con reti nel primo tempo di Fabio Enzo e Mariano Riva.
“Ciccio” Graziani, marcato alla grande da “Nini” Udovicich, praticamente non toccò palla. Fu completamente annullato dal nostro vitalissimo “pelato”, allora 32enne.
Dovetti scrivere che il promettente Graziani aveva svariato su tutto il fronte dell’attacco impegnando severamente la ben disposta difesa del Novara.
Nell’estate del 1973, Graziani passò al Torino, vinse lo scudetto nel 1976, giocò in Nazionale 64 partite, vinse il campionato del mondo nel 1982.
Un grande del calcio italiano e internazionale.
Ma “Nini Udovicich”, il pelato della caserma Perrone, non aveva rispetto per nessuno…
Gianfranco Capra |