L'editoriale Azzurro
sabato 27 giugno 2020 - 21:58
di Massimo Barbero
L’avevo scritto a metà marzo, nel primo fine settimana di lockdown: il grande vincitore di questa stagione resta mister Banchieri.
Si è preso il suo sogno e l’ha difeso dalle incertezze quotidiane del mondo pallonaro. Soltanto il virus maledetto è riuscito ad interrompere la sua esperienza sulla panchina del Novara Calcio. Ma anche sotto quest’aspetto ha mostrato una tenuta mentale superiore alla norma. E’ sempre rimasto convinto che prima o poi si sarebbe tornati in campo e chissà che questa feroce motivazione non sia un fattore in più da spendere nella lotteria dei play off che cominciano dopodomani.
La conferma del mister però è l’unica cosa bella di questa settimana.
Lo ripetevo sette giorni fa, le storie sportive non possono durare per sempre e dunque non c’è da scandalizzarsi per una partenza, anche se di spicco. Fatta questa premessa, il divorzio da Borghetti è stato sancito nella maniera peggiore possibile che si potesse immaginare.
Non si può convocare una conferenza stampa per parlare del marchio nel Golfo Persico, usare frasi di circostanza eppoi esonerare tre giorni dopo con un comunicato poco elegante (“sollevato dall’incarico”) un personaggio del suo calibro che a Novarello ha lavorato per 9 anni con un ruolo apicale.
Una scelta del genere, alla luce delle due stagioni di contratto ancora da onorare, avrebbe imposto tempistiche e spiegazioni ben differenti.
Non resta che dire Grazie Mauro… per il lavoro svolto in queste stagioni nelle quali il Settore Giovanile è rimasto l’orgoglio del Novara Calcio anche quando i risultati della prima squadra sono diventati meno esaltanti. Non ti abbiamo amato come calciatore (per mere ragioni di bandiera) ma sei riuscito a farti perdonare con gli interessi… meritando un posto di spicco nella storia della società azzurra per i titoli vinti, ma soprattutto per i tanti giovani lanciati in squadre sempre competitive.
Si torna a giocare, ma finchè non rivedremo il pubblico non sarà mai una festa.
A metà settimana ho avuto la pessima idea di aprire il protocollo della Federcalcio di una trentina di pagine e dopo pochi secondi avevo già il mal di testa. Poter entrare allo stadio pare un privilegio (e forse lo è) ma diventa quasi una tortura per certi limiti imposti che suonano assurdi in un Italia dalle spiagge strapiene e dai locali presi d’assalto.Parliamo di pallone.
E’ difficile fare previsioni alla vigilia di un match che arriva dopo 4 mesi e mezzo di stop. E’ come se fosse la prima di campionato, ma di solito alla prima di campionato ci sia arriva con serie di amichevoli/partite di Coppa Italia che ci permettono almeno di farci un’idea.
Stavolta nulla, se non il ricordo dei precedenti di campionato che ci riportano alla mente che l’Albinoleffe è stata una delle squadre che è riuscita a farci giocare peggio.
Quel 3-5-2 piuttosto bloccato di Zaffaroni mal si adatta ad una squadra come la nostra che punta molto sulla spinta degli esterni. Ci hanno sempre lasciato fare la partita rischiando pochissimo.
Al “Piola” Barbieri ha fatto gol e l’abbiamo vinta, a Gorgonzola il gol l’abbiamo preso e non c’è stato modo per rimediare.
Stavolta possiamo giocare per due risultati su tre. E’ indubbiamente un vantaggio, ma bisogna saperlo sfruttare al meglio.
L’anno scorso il Siena ha pensato solo a difendere lo 0-0, ma dopo l’incornata di Cacia si è trovato con un pugno di mosche in mano.
Ed anche l’Arezzo ha passato il turno solo perché è riuscito a scuotersi e ad andare in maniera convinta a caccia del vantaggio dopo un primo tempo di attesa nel quale aveva rischiato molto.
Aggiungo una cosa che non riesco proprio a non scrivere…. L’Albinoleffe (come la Juve Under 23) è la squadra più abituata di tutte a giocare a porte chiuse perché ha sempre avuto un pubblico sparuto sin dal suo trasferimento a Bergamo nel lontano 2003.
Prima ancora di pensare al pallone però rivolgiamo agli amici della splendida Val Seriana un pensiero ed un grande abbraccio per questo dramma collettivo che li ha colpiti in maniera particolare.
In campo rivali… ma senza dimenticare la battaglia più importante che ci vede ancora tutti uniti…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
|