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giovedì 28 gennaio 2021 - 22:38
3 settembre 2006: Lucchese-Novara 4-0

L’estate del 2006 è un po’ come quella del 1982 mitizzata dai ricordi delle notti magiche dei trionfi mundial.

In realtà prima che Pirlo azzeccasse quel colpo d’esterno a smarcare Grosso per il gol dell’1-0 alla Germania era stata un’estate come tutte le altre. Anzi forse peggio di altre, caratterizzata da un caldo terribile e dallo scandalo “calciopoli” che ha fatto crollare un po’ delle nostre certezze pallonare.

Passata la sbornia da Mondiale noi cronisti delle emittenti locali eravamo diventati un po’ tutti emuli di Fabio Caressa. Personalmente mi chiedevo quando avrei potuto urlare: “Abbracciamoci forte perché questa sera abbiamo vinto tutti” oppure “Guardate dove siete perché non lo dimenticherete mai, guardate con chi siete perché non lo dimenticherete mai”.

Forse avrei urlato quelle parole per una salvezza del Novara perché la salvezza in serie C era il massimo obiettivo possibile a cui potessimo ambire all’epoca.Era stata un’estate lunga, lunghissima. Avevamo giocato l’ultima partita di campionato il 7 maggio con il San Marino poi nulla di nulla. Né play off o play out né tantomeno incertezze societarie.

Da mesi erano chiare le consegne dell’ex dimissionario Pippo Resta: Borgo avrebbe dovuto costruire una squadra per salvare la pelle con un budget ridotto, il pane per il Direttore che in queste situazioni ci sguazza.
Non avevamo vissuto nemmeno il prologo della Coppa Italia di serie C perché eravamo stati inseriti nel tabellone della Coppa maggiore dove eravamo stati eliminati dal Mantova al termine di una gara lottata fino al novantesimo.

Voi in B non ci andrete mai…” mi aveva schernito quella sera Mattia Notari che non aveva gradito una mia battuta. Non me l’ero presa più di tanto perché alla B all’epoca non pensavo nemmeno. Mi accontentavo del mio orticello di una C1 possibilmente tranquilla, da parte sinistra della classifica.

In estate avevo rifiutato una proposta di Borgo che da mesi mi faceva la corte per avermi come addetto stampa. Non me la sono sentita di prendere il posto di un amico e non me la sono sentita di lasciare le mie amatissime radiocronache. Scegliete voi l’ordine, ma io ho ancora impresso il volto corrucciato del Direttore un tardo pomeriggio al Novara Point mentre mi diceva: “Dopo cinque anni e mezzo ogni volta devo ricominciare tutto daccapo. E pensare che la settimana scorsa ho avuto una proposta dal…”.

Per nulla al mondo il Direttore avrebbe lasciato la squadra che da mesi stava costruendo con un lavoro cominciato quando il campionato precedente era ancora in corso.Dopo la rinuncia a fare l’addetto stampa avevo atteso con un’impazienza ancora maggiore la telefonata di Daniela con l’annuncio dell’acquisizione dei diritti radio anche per la stagione 2006-07. La chiamata era arrivata ai primi di agosto mentre ero all’Isola d’Elba a ritemprarmi dalle fatiche della prima vera annata da avvocato.La trasferta di Lucca (prima giornata di campionato) coincideva con il matrimonio del mio caro amico “Nano”.

Da un paio di anni mi ero imposto una regola: non saltare più una radiocronaca per il matrimonio di un amico. L’avevo fatto una volta ed avevo sofferto troppo finendo col non godermi nemmeno quella che era una festa. Brutto da dirsi, ma è così, il calendario del campionato di calcio avrebbe preso il sopravvento sulle cerimonie nuziali. Avevo partecipato all’addio al celibato di Nano, ma avrei saltato il matrimonio senza troppi giri di parole.

Sta di fatto che si parte di domenica mattina sull’auto del Corriere. Alla guida c’è ovviamente Pdl, passeggeri io ed Enea Marchesini che l’anno dopo diventerà l’inviato fisso di Tribuna. Si gioca alle 16 e c’è tempo per un bel pranzo in centro in una Lucca baciata da un caldo sole estivo.

Raggiungiamo lo stadio con largo anticipo ed io ho il tempo di piazzare la mia attrezzatura con tutta calma e di sedermi in tribuna stampa dove un collega locale mi magnifica le potenzialità di una società che certamente riporterà la Lucchese in alto. E’ un positivo per natura e mi dice: “Mi sono visto tutti i Mondiali su Sky. Che spettacolo!”.

Io ho la testa solo alla partita. Non ci sono Bresciani (squalificato), Brizzi e Palombo, acciaccati. In panchina abbiamo il nuovo tecnico Sacchetti che prova a riproporre il 3-5-2 dell’era Cabrini schierando Micillo tra i pali, Cusaro, Ciuffetelli e Bonfanti in difesa, Matteassi e Paoli sulle corsie esterne con Bigica regista e Coletto, Lorenzini interni. Espinal e Vieri sono le punte. La Lucchese è un osso duro, una squadra costruita per vincere il campionato ed affidata alle sapienti mani di Fulvio Pea. Sugli spalti ci sono circa 4000 spettatori.

Il Novara parte bene e nel primo quarto d'ora sono gli azzurri ad andare vicini al gol con due ghiotte occasioni capitate ad Espinal. La prima al 14' quando l’attaccante della Repubblica Dominicana di testa gira debolmente tra le braccia di Brunner mentre un minuto più tardi è ancora l'attaccante azzurro che servito da un cross di Ciuffetelli sbaglia ancora di testa. L’urlo liberatorio mi viene ricacciato in gola dalla sufficienza con cui Josè colpisce ad un passo dalla porta. Come spesso capita nel calcio, quando si sbaglia un gol si viene subito puniti e così al 17' la Lucchese passa. Su azione di calcio d'angolo è Ceccarelli che colpisce di testa, esce Micillo, riprende Coralli che batte a rete, la sfera rimbalza su Micco e termina in fondo al sacco. Gli azzurri si rivedono in avanti al 23' con una conclusione da fuori di Coletto che termina fuori di poco.

Il finale di tempo però è da incubo Al 37' giunge il raddoppio dei toscani. Cross dalla destra di Coralli, Micillo si tuffa sui piedi di Ceccarelli ma non riesce ad intercettare la sfera, il giocatore toscano si gira e realizza a porta ormai sguarnita. Allo scadere della prima frazione giunge anche la terza rete: cross di Campana, uscita a vuoto di Micillo e Coralli non ha difficoltà ad incornare il 3-0. Siamo sotto nettamente senza aver demeritato, è sicuramente un brutto segnale.La ripresa inizia con gli azzurri che provano una tenue reazione.

Al 5' è Espinal che su azione personale si beve due avversari e spara in porta Brunner non trattiene ma l'assistente Iori di Reggio Emilia sbandiera un fuorigioco di Vieri prima che l'attaccante possa ribadire in rete. Al 19' i toscani fanno poker: discesa sulla destra di Luca Bonfanti che supera Paoli e spara un diagonale sul primo palo che s'insacca per il definitivo 4-0. Nel finale il Novara si butta in avanti alla ricerca almeno del gol della bandiera che viene prima sfiorato dal subentrato Bagnara e poi da Vieri ma la partita ormai ha preso una brutta piega per noi. Sognavo da anni il debutto in campionato di Evola, ma oggi non posso dare enfasi alla notizia perché Ciccio è entrato poco prima del 4-0 rossonero.

Sul 4-0 invece i rossoneri hanno inserito Carruezzo e Masini a conferma di un organico molto ricco e competitivo.

Non ho impegni giornalistici (all’epoca non collaboravo con nessuna testata) e dopo brevi interviste la mia giornata lavorativa è finita. Ma non c’è modo per rilassarsi perché Pdl non riesce a spedire il pezzo e tribola assai. Dapprima prova a contattare l’addetto stampa della Lucchese che non gli risponde nemmeno al telefono. Poi si rifugia nella redazione di un giornale locale lasciandoci a guardia dell’auto parcheggiata accanto ad una delle porte che caratterizzano la città delle mura.

Quando ripartiamo, dopo le 7, è già ora da pieno controesodo ed in Autostrada è inevitabile imbattersi in fastidiosissime code che peggiorano il mio umore già provato dal vistoso 4-0. Una sconfitta per 4-0 alla prima giornata è quanto di peggio possa capitare perché al di là dei punti persi hai il timore di aver sbagliato tutto. Adotto un mio personalissimo sciopero della fame non mangiando nulla in autogrill. Anche Enea mi segue, ma poi tornando a casa brontola un “sì però io ho fame…” che rappresenta l’ultimo ricordo di una giornata comunque stancante. Nel frattempo “Luccadomina” maramaldeggia sul muro di “Forzanovara” pregustando grandi traguardi per la propria squadra del cuore...

Massimo Barbero

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