Non credevo di dover arrivare a scrivere un editoriale tanto sportivamente doloroso. Il Novara è inabissato in una vicenda senza precedenti. Mai in 112 anni e mezzo di storia l’iscrizione è stata così in pericolo così che sperare in una soluzione positiva dell’intera vicenda sembra più un atto di professione di fede che un esercizio logico. Perché la logica dice che siamo out, senza speranze.
In queste settimane sono passato per pessimista perché questa storia del direttore sportivo “anche oggi lo annunciamo domani” non mi ha mai convinto. Mi chiedo dove fosse chi avrebbe dovuto vigilare sul corretto adempimento degli incombenti burocratici da svolgere: il socio di minoranza innanzitutto, ma anche (indirettamente) le istituzioni che Pavanati ha incontrato ripetutamente.
Tutti colpevoli, nessuno escluso, in una storiaccia davvero brutta e crudele per chi ha l’azzurro nel cuore. Per la battaglia della compensazione Irpef ci abbiamo già lasciato per strada un ripescaggio in B (dopo aver rischiato serissimamente di perdere una promozione in B sul campo). Dunque reiterare questa “guerra” non aveva senso alcuno se non quello di percorrere l’unica strada possibile per chi si è trovato davanti un solo pertugio a fronte della difficoltà di pagare quanto dovuto. In soldoni se avesse avuto materiale disponibilità dell’importo da versare nessun Pavanati al mondo avrebbe scelto una strada tanto rischiosa.
Ed allora cade ogni alibi spendibile per Pavanati e c. Da febbraio a maggio hanno avuto tutto il tempo possibile ed immaginabile per esaminare i conti del Novara Calcio e valutare la fattibilità di un’operazione molto impegnativa. Sino a maggio hanno avuto il tempo di una dignitosa marcia indietro ed invece si sono buttati a capofitto in quest’avventura gettando delle cortine fumogene a nascondere i dubbi di chi dall’esterno avanzasse delle perplessità.
Sullo stesso banco degli imputati metto De Salvo e Rullo (in rigoroso ordine alfabetico) perché hanno trascinato una situazione debitoria insostenibile per chiunque si fosse avvicinato al Novara Calcio. L’attuale socio al 20% ha l’aggravante di essere rimasto nel Cda anche dopo il passaggio di quote a Pavanati con la possibilità di intervenire ad evitare che la situazione precipitasse fino al punto in cui siamo arrivati.
Onestamente non credo all’“andrà tutto bene” che ci scambiamo più per una sorta di reciproca cortesia tra tifosi che non per una reale convinzione. Ovviamente spero tanto di essere smentito e sbugiardato. Fino all’ultimo secondo di questa partita noi saremo con il Novara e con chi provasse a tenerlo in vita, ma la realtà è un’altra e dobbiamo prenderne atto. Solo Pavanati può cambiare il finale di questa storia versando la somma (indebitamente per la Figc) compensata senza inutili battaglie che servono solo a gettare un po’ di fumo.
Ed allora mi rivolgo all’Amministrazione Comunale affinchè arrivi preparata alla scadenza di giovedì 15 luglio. Pronta ad inoltrare domanda di iscrizione in sovrannumero a quella D che abbiamo evitato sul campo e che adesso rappresenta l’unico miraggio possibile per rivedere un po’ di calcio a Novara nella stagione 2021-22.
E’ mortificante pensare che dieci anni fa eravamo in serie A pronti a giocarci un sogno ed oggi siamo con più di un piede nella fossa…Col cuore gonfio di preoccupazione e di tristezza rinnovo il solito Forza Novara sempre!!!
Ps: il dispiacere per le sorti dei vessilli azzurri non mi impediscono di gioire per la promozione sul campo che si è guadagnato Riccardo Collodel. In altri tempi sarebbe stato il nostro capitano e la nostra bandiera. Oggi possiamo solo tifare per lui da lontano… Forza Ricky!
Massimo Barbero