L'intervista a Riccardo Collodel
mercoledė 14 luglio 2021 - 23:14
"E stato stupendo giocare nella squadra della mia cittā davanti a tifosi con i quali seguivo le partite da spettatore. Un grande abbraccio ed a presto
C’è un cuore azzurro che sorride anche in questi giorni maledettamente difficili. E’ il volto pulito di Riccardo Collodel, pronto a giocarsi la sua grande occasione nelle file della Cremonese.
L’abbiamo raggiunto telefonicamente pochi giorni dopo la firma sul contratto.
Ciao Riccardo, com’è nata e quali sono stati i passaggi di questa trattativa? “E’ stato tutto molto rapido, favorito dal fatto che fossi un giocatore a parametro zero. Da qualche giorno il procuratore mi aveva avvertito dell’interesse della Cremonese. Così settimana scorsa ho incontrato il ds Giacchetta ed ho firmato il contratto”.
Mister Pecchia era un po’ nel tuo destino. Mi riferisco al tuo gol alla Juve Under 23 al tuo esordio in maglia azzurra… “Sì e gli avevo segnato anche nella partita di ritorno quando forse avevamo giocato persino meglio senza riuscire a portare a casa i tre punti. Chissà se il mister si ricorda di quei gol…”.
A Cremona hai ritrovato Nardi e due ex azzurri di un passato più lontano quali Crescenzi e Strizzolo. Com’è stata l’accoglienza da parte del gruppo? “L’accoglienza è stata molto buona, è davvero un bel gruppo nel quale tutti stanno facendo il possibile per aiutare il mio inserimento. La presenza di Pippo ovviamente è e sarà fondamentale in questo senso”.
Senti ancora i tuoi ex compagni che stanno vivendo un momento molto più difficile? “Certo, li sento tutti i giorni perché prima di essere compagni sono degli amici veri. In loro c’è grande voglia di ricominciare. Non vedono l’ora di mettersi alle spalle queste incertezze per ributtarsi a capofitto nell’attività agonistica”.
Quanto sei cresciuto nel tuo biennio da calciatore del Novara? “Direi parecchio, soprattutto nell’ultimo anno. Anche nella prima stagione ero partito molto bene, poi mi era mancata un po’ di continuità nelle partite a ridosso del lockdown eppoi nei play off. Quest’anno ci ho messo un po’ più di tempo a carburare, ma da novembre in poi ho avuto un grande rendimento. E’ stata una tappa di maturazione essenziale per la mia crescita come lo erano stati i prestiti di Fiorenzuola e Vibo”.
Quanto pensi possa essere più difficile la B ed in cosa? “Il ritmo è sicuramente più elevato. Quando controlli e ti appresti a dar via palla c’è sempre un tempo in meno di gioco. Me ne sto accorgendo dai primi allenamenti. Devo migliorare soprattutto nella rapidità di esecuzione”.
Qual è la partita in maglia azzurra a cui sei più affezionato? “Te ne dico due. La prima è quella dell’esordio contro la Juve Under 23 per il gol e per quell’esultanza di fronte a tanta gente. Poi ti aggiungo l’ultima. E per ultima intendo quella con l’Olbia perché Novara-Como non la conto neppure. In Sardegna ho segnato, ma soprattutto abbiamo lottato fino alla fine per quel traguardo play off che ritenevamo possibile”.
Per finire un saluto ai tifosi azzurri… “Li ringrazio tutti e li porterò sempre nel cuore. Novara è sempre stata la mia casa e lo è diventata ancor di più in questi due anni bellissimi. E’ stato stupendo giocare nella squadra della mia città davanti a tifosi con i quali seguivo le partite da spettatore. Un grande abbraccio ed a presto”.
Massimo Barbero
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