L'editoriale Azzurro
domenica 01 agosto 2021 - 09:12
di Massimo Barbero
In tempi più sereni ho detto qualche volta a Danny Faranna che l’unica cosa che avrebbe potuto indurmi a non seguire più il Novara Calcio sarebbe stato il ripetersi di una situazione tipo quella che sta vivendo l’hockey a Novara quantomeno dall’anno 2009. Purtroppo l’incubo sta materializzandosi. Dalle retrocessioni e dai fallimenti si risale più compatti e più forti di prima. La frammentazione di una storia, di un blasone e di un bacino d’utenza porta invece a danni irreversibili.
Arrivo a rimpiangere quella “maledetta” iscrizione fatta in fretta e furia la sera del 28 giugno. Se non ci fossimo iscritti del tutto ora non ci sarebbero ricorsi, tribunali, attese e pretese. Oggi saremmo pronti a ripartire con una nuova squadra di D senza sovrapposizioni di sorta.
Cari signori De Salvo e Pavanati per me il Novara Calcio 1908 è morto lunedì sera quando il Collegio di Garanzia ha rigettato il ricorso. Non lo riporterete in vita schierandolo in qualche campetto di provincia, rincorso da creditori ed ufficiali giudiziari. Così facendo ne prolungherete solo l’agonia, umiliando la storia di un club che ha sempre lottato con dignità in tutte le categorie in cui è stato chiamato a battersi.
Lasciate via libera al Sindaco affinchè possa nascere un progetto nuovo, su basi solide e con prospettive di crescita. Nel contempo, se lo ritenete, continuate a combattere la vostra battaglia nelle aule giudiziarie. Se qualche organo decidente vi darà ragione vi toccherà un bel risarcimento e le nostre scuse. Nel frattempo però, per favore, toglietevi la maglia azzurra di dosso e restituitecela.
La scelta non è tra un nuovo Novara in D ed il nostro Novara in una categoria inferiore. In un bivio del genere tutti sceglieremmo il nostro “vecchio” Novara a costo di dover patire per qualche stagione su campetti dove ai bei tempi andavamo a giocare di giovedì pomeriggio. Qui la scelta è tra un club che può avere un futuro, rappresentato da gente nuova ed un club che non può reggersi con i suoi 10 milioni di debiti. E che soprattutto sarebbe ancora nelle mani di coloro che hanno provveduto ad affossarlo, chi con scelte scellerate, chi con una gestione quantomeno superficiale (?) di una procedura delicata come quella dell’iscrizione alla serie C. Non è la categoria che ci spaventa, ma l’assenza di prospettive future, siano anche di pura sopravvivenza. Mettiamo pure l’ipotesi che il vecchio Novara Calcio 1908 vincesse il campionato di Promozione. Non ci sarebbe nulla da festeggiare perché tra un anno saremmo al punto di partenza: al via dell’Eccellenza sempre con una decina di milioni di debiti tra capo e collo.
Vogliamo un solo Novara e lo vogliamo pulito. Senza le persone che l’hanno ucciso con una serie di scelte scriteriate. Senza la proprietà Pavanati che si è presentata con una serie infinita di parole a cui hanno fatto seguito soltanto dei danni.
Nello sport chi va in campo deve avere l’umiltà di fare un passo indietro quando si sente non essere al top, quando capisce che un compagno dalla panchina potrà fare meglio. E’ una forma di rispetto per la squadra, per la collettività. E’ quello che devono fare ora De Salvo e Pavanati: farsi da parte in nome di un progetto che può garantirci la serie D.
Se l’Hockey Novara è stato “congelato” tra l’indifferenza cittadina, l’esclusione del Novara Calcio dai campionati professionistici ha richiamato un seguito importante in un caldo giovedì sera di semivacanza. I tifosi azzurri hanno sofferto a distanza, lontani dallo stadio per l’emergenza covid, ma presenti nonappena è venuto il momento di testimoniare la propria fede in centro città. E’ stata una risposta importante, la conferma che la piazza è ancora viva e pronta a combattere battaglie significative per i propri colori. Giovedì sera ho rivisto facce che non vedevo da tempo, tutte richiamate dall’importanza dell’evento.
E’ questo il patrimonio da non disperdere in un agosto che comincia senza una squadra da seguire. Sarebbe bello ritrovarci tutti assieme in uno stadio a gridare Forza Novara sempre!!!
Ps: e se il Tar dovesse darci ragione? Ovviamente saremmo pronti a restituire la maglia azzurra a De Salvo e Pavanati, ma gran parte delle perplessità evidenziate negli ultimi articoli rimarrebbero. Come potrebbe reggere in prospettiva questo Novara che non paga (con regolarità) dipendenti, fornitori e tasse, che compensa crediti fiscali di altre società pur di rimanere in piedi?
Massimo Barbero |