L'editoriale Azzurro
lunedė 25 ottobre 2021 - 09:59
Sestri-Novara vista da Massimo Barbero
Le grandi squadre sono tali quando non si fanno mai riprendere una volta passate in vantaggio. In sole 8 giornate invece questo Novara ha già subito la bellezza di 6 rimonte (Asti, Borgosesia, 2 volte Ligorna, Rg Ticino e Sestri Levante). E’ il segnale eloquente che dobbiamo crescere ancora parecchio dal punto di vista della mentalità e dell’attenzione difensiva.
Il pareggio di Sestri Levante non fa una grinza per quello che si è visto sul terreno di gioco. I “corsari” non hanno rubato nulla, anzi se avessero insistito di più nel quarto d’ora finale con il Novara sbilanciato in avanti avrebbero avuto grosse chances di portare a casa l’intera posta in palio.
Mister Marchionni è stato estremamente critico nel giudicare la prestazione dei suoi dicendo in maniera perentoria “Non siamo esistiti”. Non credo però che occorra buttare il bambino con l’acqua sporca. Da un allenatore mi aspetto un’analisi più lucida per spiegare cosa ha funzionato e cosa no.
Non eravamo partiti male. Nei minuti iniziali abbiamo tenuto il campo meglio di quanto avessimo fatto una settimana prima nella casa del Ligorna. Col passare del tempo però abbiamo cominciato a perdere i contatti tra i reparti. Il Sestri ci ha fatto molto male sulla sua fascia di sinistra dove Bonavventura è andato al cross completamente libero in più di un paio di occasioni. Paradossalmente abbiamo costruito il vantaggio nella zona di campo dove stavamo soffrendo maggiormente. Bonaccorsi è stato abile nel ribaltare i rapporti di forza mandando in porta Vuthaj che solo davanti a Salvalaggio non si è fatto pregare ed ha realizzato l’ottavo centro di un inizio di campionato fenomenale.
Sull’1-0 c’erano tutti i presupposti per gestire la gara a piacimento sfruttando gli spazi che il Sestri Levante ci avrebbe lasciato. Invece in questa fase ci siamo disuniti risultando spesso troppo lunghi e sfilacciati. Abbiamo rischiato su un’uscita fuori dall’area di Raspa eppoi in occasione della traversa colpita da Mesina.
Ad inizio ripresa siamo tornati sul terreno di gioco ancora troppo timidi e paurosi. Fino a subire il gol del pareggio, ancora una volta su azione d’angolo. In questo frangente Marchionni ha provato a dare una scossa alla squadra con i tre cambi che hanno ridisegnato il Novara in campo con un 3-4-3. L’unico a beneficiarne è stato Pablo Gonzalez che più libero da marcature ha potuto esibirsi nella sua specialità delle conclusioni dalla distanza. Sfortunatissima quella traversa con palla che ha rimbalzato per un millimetro al di qua della linea bianca. Nel finale siamo passati ad un 4-2-3-1 con Spina, Pablo e Capone alle spalle dell’attaccante di riferimento Vuthaj. Rispetto al 2-2 di Ligorna stavolta abbiamo finito in crescendo, ma i liguri sono stati bravi a centellinare i cambi per spezzare il nostro ritmo. Peccato per quel fallo fischiato su Vuthaj nell’ultima azione che poteva avere uno sbocco pericolosissimo. Nell’occasione Dardan si è limitato a difendere palla, ma l’arbitro ha preferito evitarsi rogne fischiando un fallo probabilmente inesistente per spezzare l’azione sul nascere.
Tra i singoli merita un voto alto il solito, implacabile Vuthaj. Poi ho visto bene Bonaccorsi che sa gestire le due fasi con grande personalità. Anche Di Masi se l’è cavata egregiamente una volta chiamato in causa. Spezzo una lancia in favore di Spina che nel serrate finale si è proposto spesso in maniera pericolosa.
Contro di noi tutte le avversarie fanno bella figura. In parte ciò è dovuto all’orgoglio che ci affronta mette sul terreno di gioco. Ma in gran parte è soprattutto colpa nostra perché facciamo fatica a calarci nel clima della categoria. I 4 pareggi sin qui collezionati gridano vendetta perché in tutte e 4 le gare eravamo passati in vantaggio ed avevamo tutte le possibilità di portare a termine il risultato. D’accordo, ci sono anche le altre squadre, nulla da dire, però è legittimo avere dei rimpianti dopo tante occasioni buttate.
Il match con il Vado segnerà lo spartiacque tra un mese di ottobre ricco di confronti apparentemente alla nostra portata ed un novembre che ci proietterà agli scontri diretti con Sanremese e Casale. Dobbiamo mantenere la vetta a portata di tiro per non sprofondare in una depressione che rischia di travolgere un ambiente che fin qui ha resistito molto bene. Non resta che sperare che con il lavoro Marchionni riesca a correggere i difetti che sin qui hanno rallentato la nostra rincorsa… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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