L'editoriale Azzurro
lunedė 13 dicembre 2021 - 05:25
Fossano-Novara vista da Massimo Barbero
Tutto è bene quel che finisce bene ed allora prendiamoci questo 3-0 esterno che è grasso che cola se consideriamo quello che il Novara ha patito fuori casa nel girone d’andata che sta per chiudersi. Detto ciò, va precisato che l’esperimento di giornata (Alfiero e Vuthaj di punta con Gonzalez trequartista) non mi ha proprio convinto. Ho avuto la sensazione che Alfiero e Vuthaj abbiano finito col pestarsi in piedi. E che Pablo avesse addosso un fardello troppo grande da reggere una volta che è stato piazzato come trequartista alle spalle di due punte. Le cose sono andate molto meglio quando siamo tornati a cinque con l’inserimento di Laribi e Pablo ha avuto licenza di svariare alle spalle di Vuthaj unico finalizzatore. Un cambio provvidenziale che ci ha permesso di superare la fase più critica della partita: un inizio ripresa il cui il Fossano la stava facendo da padrone su un Novara che rinculava pericolosamente all’indietro lasciando davanti soltanto i tre uomini d’attacco sempre più scollati dal resto della squadra.
Pronti via e la squadra di Viassi ci ha fatto capire che non sarebbe stata una passeggiata con quell’inserimento di Leonardo Di Salvatore sventato al limite dell’area in maniera abbastanza sospetta da Paglino. Pochi minuti più tardi è stato Menabò a presentarsi a tu per tu con Desjardins abilissimo a cavarsela di piede. Per una quarantina di minuti abbiamo fatto una fatica terribile a fare gioco. Soltanto le sgroppate di Di Masi ci regalavano qualche spunto degno di nota. Quasi sempre i passaggi alla ricerca degli attaccanti venivano interrotti dalla bandierina alzata a segnalare dei fuorigioco. Per fortuna Alfiero ha sbloccato il risultato prima ancora che finisse il primo tempo: il centravanti ex Bra e Fossano ha confermato il fiuto del gol che la carriera gli riconosce capitalizzando al meglio una delle poche palle giocabili di tutta la prima frazione.
Sullo 0-1 siamo andati al the caldo dell’intervallo più sereni, ma con la consapevolezza che vi fosse ancora una montagna da scalare nella ripresa. Ed in effetti il primo quarto d’ora del secondo tempo è stato il più difficile per noi. Giocavamo molli, timidi, tutti propensi ad indietreggiare con il risultato di ridare carica e morale ad un avversario tutt’altro che domo. Abbiamo rischiato in mischia ed in occasione della botta di Rosano respinta da Desjardins. Le cose sono cambiate con l’ingresso di Tentoni e soprattutto Laaribi in mezzo al campo. Abbiamo ritrovato i consueti automatismi tornando ad essere pericolosi in fase offensiva. Chiavassa ha compiuto tre interventi determinanti, due su Vuthaj ed uno su Laaribi, prima di doversi arrendere alla legge di Dardan, liberato in campo aperto da un tocco provvidenziale di Pablo. Sullo 0-2 si sono spalancate autentiche autostrade per il nostro contropiede: Amoabeng ha fallito un “face to face” con Chiavassa e Dardan ha colpito il palo prima di andare a mettere a segno la rete del 3-0 al termine di una caparbia azione personale. L’infortunio di Paglino ci ha messo i brividi. Non suoni a bestemmia calcistica, ma se c’è un elemento insostituibile nel Novara attuale è proprio l’esterno che corre per due e fa le due fasi con identica caparbietà. Ragioni anagrafiche (è il più affidabile tra i 2003) lo rendono difficilmente sostituibile per cui speriamo possa recuperare al più presto.
Forse nella testa di Marchionni sta nascendo un Novara meno bello e più concreto, una squadra disposta a lasciare un po’ di manovra agli avversari, ma pronta a castigarli alla prima occasione con la forza dei nostri attaccanti. Se sarà così abituiamoci a fare i complimenti agli allenatori avversari (è facile fare i complimenti a chi ha perso con la pancia piena per una vittoria magari rotonda come quella di oggi) per il gioco e le occasioni create, a dispetto di un risultato che li condanna.
Prima di Natale ci attendono due gare casalinghe non facili contro un Gozzano che sta viaggiando forte e contro quel Chieri che rimane l’avversaria più ostinata, temibile e vicina in classifica. Sarà decisivo poter contare sul sostegno di un pubblico numeroso e vociante. Purtroppo la sfida con il Chieri cade in un mercoledì pomeriggio lavorativo e non tutti gli abbonati potranno esserci. Per questo è di fondamentale importanza che i presenti si sforzino di tifare anche per chi non riuscirà a venire. Dopo queste due partite interne avremo maggiormente chiaro quale sarà il nostro futuro e quante chances abbiamo di riuscire davvero a primeggiare in un girone di serie D molto equilibrato. Forza ragazzi, ancora un doppio sforzo poi avrete le meritate vacanze natalizie per ritemprarvi… il momento è adesso, bisogna tirar fuori tutto quello che si ha… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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