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L'editoriale Azzurro
lunedė 30 maggio 2022 - 11:28
Novara-SGC vista da Massimo Barbero
Credo che ieri una bella fetta di giocatori abbia perso la possibilità di essere riconfermata, L’atteggiamento con cui abbiamo affrontato il Sangiuliano City non dev’essere piaciuto a patron Ferranti che già alla vigilia aveva notato un pericoloso rilassamento durante l’allenamento di rifinitura. In effetti non si è visto il solito Novara: una squadra determinata, capace di andare ad aggredire l’avversario per portar via palla. Abbiamo giocato con spirito e ritmi da amichevole senza la voglia di vincere che avrebbe dovuto mettere una squadra obbligata ad un solo risultato. Ad Arzignano avevamo giustificato i ritmi bassi con il grande caldo che opprimeva la cittadina veneta. Stavolta c’erano le condizioni ideali per giocare a calcio. Sono mancate intensità e convinzione. Molti si sentivano già in vacanza. Se era un esame per guadagnarsi la riconferma molti l’hanno steccato senza giustificazioni di sorta.
Ed allora archiviati brindisi e festeggiamenti andiamo ad operare una sorta di bilancio su chi potrebbe rimanere e su chi invece è destinato a salutarci seppur dopo un anno così glorioso. Premetto che immagino una squadra in grado di essere competitiva anche in C.
Ragioniamo come se dovesse essere riproposto il 3-5-2 marchioniano che ha rappresentato il marchio di fabbrica di questa stagione,
Tra i portieri io darei fiducia a Desjardins. Credo che nel corso della stagione abbia dato dimostrazione di personalità ed autorevolezza. Non credo possa soffrire più di tanto il salto di categoria. Già l’anno scorso in C se l’era cavata bene nel periodo in cui era stato chiamato a sostituire Lanni (4 gare giocate 1 solo gol incassato). Taliento potrebbe rimanere come terzo portiere con in mezzo un giocatore in grado di tenere sempre alta la concentrazione di Desjardins, di fargli una discreta concorrenza insomma. Raspa è giusto che vada giocare altrove per cercare lontano da Novara gli spazi che qui gli sarebbero negati.
In difesa ripartirei dai giovani con conferma assicurata per Amoabeng e Vimercati. Per il resto l’unico che terrei è Bonaccorsi che ha avuto una crescita importante nel corso di questa stagione. Anche ieri è stato tra i più pericolosi in fase offensiva a conferma di un grande capacità negli inserimenti. Bergamelli è risultato logoro dal punto di vista fisico per puntare ancora su di lui. Benassi è un ottimo giocatore per la categoria, ma soffrirebbe il salto di qualità. Agostinone raramente si è elevato al di sopra di una sufficienza stiracchiata. In D ha dimostrato di poter ricoprire diversi ruoli. In C difficilmente riuscirebbe a fare la differenza in più posizioni. Strumbo non l’abbiamo mai visto e dunque una sua conferma è improponibile.
In mezzo al campo tutto ruota al discorso che si vuol fare su Tentoni. Lo si vuole aspettare (probabilmente fino a gennaio) o si vogliono fare delle scelte differenti? Un ‘ipotesi potrebbe essere quella di puntare su Laaribi fino al pieno recupero di Tentoni. In mezzo giocando a cinque io terrei il Di Munno visto nelle ultime settimane. Andrei a cercare un elemento di maggiore qualità rispetto a Vaccari (che potrebbe rimanere per la panchina). Stesso discorso lo farei per gli esterni Paglino e Pagliai: confermati, ma come riserve di elementi più strutturati che reggano il passo della categoria. Il girone di ritorno disputato da Di Masi non fa propendere per una sua riconferma. L’ex del Foggia è calato molto rispetto alla scintillante prima parte di campionato.
Davanti io confermerei solo Pablo e Dardan. Dardan sarebbe titolare inamovibile. Pablo scalerebbe nelle gerarchie diventando un elemento della rosa in grado di entrare a gara in corso. Credo che la sua presenza nell’organico sia fondamentale per dare spirito d’identità e senso di appartenenza a tutta la rosa. La conferma rappresenterebbe un gesto di riconoscenza per quello che Pablo ha dato la scorsa estate quando è stato l’uomo simbolo che ha convogliato con il suo carisma elementi giovani e meno giovani. Metterei sotto contratto Pereira e Diop per mandarli a giocare altrove rinnovando per intero il resto del parco attaccanti.
Di certo si riparte da una garanzia. Di Zebi ci si può fidare ad occhi chiusi. Nel 2019 ha fatto benissimo a Novara costruendo una squadra che Banchieri ha portato ad un passo dalla finale play off. Non resta che augurargli buon lavoro nella speranza che possa operare con tranquillità scegliendo uomini prima ancora che calciatori…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |
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