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L'editoriale Azzurro
giovedė 01 dicembre 2022 - 09:24
Pergolettese-Novara vista da Massimo Barbero
La parabola di Cevoli mi ricorda quella di Aglietti, quasi una decina di anni fa. La differenza sta che il tecnico toscano aveva spalmato in due stagioni picchi di gran gioco ed entusiasmo ed una fase di confusione che era stata l’anticamera del precipizio. Aglietti non aveva più Bruno Fernandes e Seferovic (e nemmeno il vero Lepiller) e giocava come se Bruno Fernandes e Seferovic potessero essere sostituiti da Katidis e dal Comi visto in maglia azzurra. Cevoli invece ha gli stessi uomini di inizio stagione, ma il suo calcio adesso è irriconoscibile. Non è questione di moduli o di schemi. Ne abbiamo cambiati un sacco in queste settimane, ma il risultato è sempre lo stesso: deprimente. Abbiamo perso 6 delle ultime 10 gare, di questo passo si sprofonda presto in zona retrocessione.
La partita di Crema non è stata diversa da tante altre viste in questi due mesi bruttissimi. Nemmeno la presenza del trequartista (che io stesso avevo invocato) è servita a restituirci una parvenza di gioco e pericolosità.
Dietro il golletto lo prendiamo sempre, quasi sempre alla stessa maniera. Su calcio piazzato e su respinta del portiere sulla quale arrivano prima gli avversari.
L’aggravante della gara del “Voltini” è rappresentata dall’espulsione di Artioli. L’episodio che avrebbe dovuto darci la scossa con un tempo abbondante di superiorità numerica ha invece messo a nudo tutti i nostri limiti di gioco attuali. Soltanto nel finale quand’erano saltati tutti gli schemi siamo riusciti a combinare qualcosa nell’area di rigore avversaria. Khailoti ha sprecato l’unica nitida palla gol costruita dall’ex capolista (sigh) in 94’ di calcio ruminato.
Io credo che gli azzurri l’impegno ce l’abbiamo messo, ma questo non basta. Ci è mancata la velocità, la rapidità di esecuzione. Dove sono finite le triangolazioni che liberavano l’uomo? Ricordate il gol dell’1-0 di Mantova da manuale del calcio: Ciancio che scende sulla fascia scambiando con un compagno ed innesca Tavernelli che dal limite spara in porta il pallone del vantaggio. Azioni del genere non se ne vedono più. Ed allora vanno fatti i complimenti alla Pergolettese che ha difeso con ordine il suo golletto di vantaggio senza mai consegnarsi alla pressione novarese.
Io credo che a questo punto si debbano abbandonare i sogni estivi e si debba pensare a salvare la stagione. Il mercato di gennaio deve servire a scremare la rosa, a mantenere in azzurro solo chi ha davvero le motivazioni per vestire questa maglia. Non era semplice costruire da zero un Novara in grado di lottare con Pordenone e Vicenza (che peraltro sin qui hanno viaggiato a ritmi non elevatissimi). E’ possibile farlo, se il presidente Ferranti avrà ancora voglia di investire, con un anno e mezzo davanti.
Non so se Cevoli sarà ancora sulla panchina azzurra domenica. In un caso o nell’altro deve essere fatta chiarezza sulla questione allenatore prima che cominci il mercato di riparazione. Non deve ripetersi l’errore della scorsa estate quando Marchionni è stato confermato a denti stretti per poi dargli il benservito quando ormai la rosa era stata costruita per 22/25esimi.
Faccio un appello per ridare una maglia azzurra (da titolare) a Pablo Gonzalez. Ad inizio campionato ci aveva incantato per una condizione fisica che era quella di 4-5 anni fa. Poi è stato messo in disparte. So benissimo che alla sua età non può giocare tutte le partite, ma in questo momento potrebbe essere decisivo con il suo carisma, il suo esempio. Con lui in campo abbiamo un uomo nel quale identificarci perché incarna la nostra stessa voglia di vincere. Potrebbe dare una grossa mano a Bortolussi, un uomo che si sta sacrificando tanto con risultati non all’altezza dell’impegno profuso.
Ricordo la dolce trasferta di Arzignano a maggio inoltrato quando tutto sembrava bello e promettente. Da giorni circolava il nome di Zebi per il ruolo vacante di direttore sportivo degli azzurri. Io credo ancora che Moreno sia l’uomo giusto per costruire un Novara competitivo e magari vincente. Diamogli il tempo per realizzare quello che la scorsa estate è stato solo abbozzato e non ne verremo delusi.
Per domenica il meteo dà pioggia. Allo stadio ci saranno solo i semprepresenti. Ci stringeremo per scaldarci il cuore con il solito grido Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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