L'editoriale Azzurro
sabato 24 dicembre 2022 - 09:30
Renate-Novara vista da Massimo Barbero
Rivedere il “Pole” ed un Jack Gattuso in splendida forma mi ha riempito il cuore. Sono stati quelli gli unici autentici istanti d’azzurro di un pomeriggio davvero grigio, l’ennesimo di un periodo molto difficile.
7 sconfitte su 10 partite giocate in trasferta sono dure da digerire, questo è uno score da zona retrocessione altrochè storie.
La partita di Meda non è stata nemmeno la peggiore giocata dal Novara in questo 2022 anche tenuto conto del valore dell’avversario. Però dopo un girone d’andata così la pazienza è davvero colma e non possiamo essere teneri nei giudizi.
Per venti-venticinque minuti abbiamo effettivamente avuto il controllo della gara. Però senza mai renderci pericolosi, continuando nello sterile possesso di palla messo in mostra contro il Trento. Nonappena il Renate si è affacciato in avanti sono stati dolori. Ancor prima del gol del vantaggio di Possenti abbiamo concesso alle “pantere” due nitide opportunità da rete a causa di nostri errori in fase di disimpegno. Una volta incassato il gol siamo andati nel pallone e nel finale di primo tempo ci abbiamo capito poco.
Nella ripresa siamo scesi in campo con un altro spirito ed abbiamo chiuso a ridosso della loro area i padroni di casa. Anche in quel frangente però le occasioni sono arrivate con il contagocce in rapporto alle mole di gioco. Ricordo un’opportunità fallita da Bortolussi su passaggio di Urso ed un tiro di Galuppini deviato da Drago.
Poi l’espulsione di Bertoncini ha complicato ulteriormente le cose ed i cambi di Semioli sono stati poco comprensibili. La squadra di Dossena ha legittimato la vittoria con un’altra clamorosa chance nel finale.Rivivo le stesse sensazioni di Crema 2020 e come allora dobbiamo aggiustare i cocci di una squadra arrivata alla pausa natalizia in stato confusionale.
Stavolta abbiamo la fortuna di avere una proprietà seria ed importante da cui ripartire. Ed allora mi appello al presidente Ferranti affinchè, smaltita l’ennesima delusione, trovi la forza di un’analisi razionale di quello che è accaduto in questi mesi ed intervenga di conseguenza. La stagione per quanto riguarda la zona promozione è probabilmente compromessa. Ma non bisogna mollare perché il rischio è di compromettere anche la prossima con scelte sbagliate o con un girone di ritorno di paure e brividi.
A Zebi chiedo di parlare chiaro agli azzurri in rosa. Chi non ha più voglia di vestire questa maglia è pregato di mettersi da parte sin dalla ripresa del campionato.
Dal punto di vista dell’organico questa squadra vale tranquillamente la posizione che occupa: un posto tra l’ottavo ed il decimo della classifica. Ma le formazioni che stanno sul fondo classifica si rinforzeranno probabilmente nel prossimo mercato di gennaio e dunque il rischio di veder ridurre il gap con le pericolanti è concreto e reale.In fondo il campionato 2020-21 ci ha dimostrato che una stagione può essere aggiustata anche con l’innesto di un Malotti e di un Rossetti (con tutto il rispetto per i due giocatori in forza al Renate). Non servono grossi nomi, ma idee chiare si. E’ quelle che non abbiamo avuto in questa prima parte di stagione.
Abbiamo ricominciato da un allenatore che conoscevamo per cambiarlo ancor prima che iniziasse il campionato. Ne abbiamo scelto un altro che è stato messo in discussione nonappena sono venuti meno i risultati. Ora c’è Semioli che non può fare miracoli perché è subentrato su un treno in corsa con i problemi annessi e connessi.
Che cosa farei adesso se fossi Massimo Ferranti? Me lo sono chiesto per un paio d’ore prima di darmi una risposta perché il quesito non era di semplice soluzione. Ebbene al posto del Presidente azzurro darei ancora carta bianca a Zebi. Solo lui può comprendere gli indecifrabili meccanismi di questa rosa ed attuare i più opportuni correttivi. Lo so che alla ventesima giornata il bilancio non è positivo. Però il lavoro di un direttore sportivo va valutato in un tempo più ampio. Un tempo che Di Bari e Cordone non hanno avuto e che Zebi merita se non altro per i trascorsi di una stagione (2019-20) che rimane uno splendido ricordo. A Moreno l’arduo compito di farci cambiare idea sul valore di questa rosa e sull’operato della scorsa estate.
Chiudo con questo pensiero e ne approfitto per fare gli Auguri di Buon Natale e sereno anno nuovo a tutti gli sportivi novaresi… ed ovviamente… Forza Novara sempre!!!
Ps: la sconfitta di Meda mi brucia particolarmente perché avrei voluto tanto raccogliere un risultato positivo da dedicare alla memoria di Mario Molina, padre del nostro Amico Paolo e grande Cuore Azzurro. Le sue telefonate del post gara a commentare un risultato già ci mancano. Ciao Mario, non smettere di tifare Novara anche da lassù!
Massimo Barbero
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