L'opinione di Massimo Barbero
martedì 29 settembre 2009 - 09:42
Novara-Alessandra 1-0
Non dimenticheremo facilmente una notte così… Lo stadio pieno, la vittoria nel derby, il tabù “televisivo” finalmente spazzato via, dopo anni di beffe e delusioni… Ieri sera al “Piola” si respirava atmosfera da grande calcio e, sul campo, Novara ed Alessandria non hanno tradito le attese.
Nei primi venti minuti abbiamo sofferto un po’. La squadra di Foschi ci chiudeva ogni spazio, dall’alto della propria superiorità fisica ed era pronta a ripartire compatta in pericolosi contropiedi. I nostri esterni d’attacco (in particolare Gonzalez) facevano un po’ di fatica…
Nella seconda parte di primo tempo, però, la supremazia tecnica degli azzurri è emersa in maniera prepotente. Un pallone “strappato” sulla tre-quarti da Gonzalez a Ghosheh è stato il segnale che ha suonato la "carica" agli azzurri. Shala ha cominciato a dettar legge in mezzo al campo, le percussioni di Tombesi sulla sinistra si sono fatte sempre più frequenti e pericolose. L'Alessandria pareva un pugile stordito, fino alla naturale capitolazione che ha esaltato il fiuto del gol di Rigoni. Durante l'intervallo ero convinto che avremmo potuto (dovuto) chiudere la gara ad inizio ripresa. Invece dopo il "thè caldo" siamo rientrati in campo senza quel furore agonistico che aveva accompagnato l'ultima parte della prima frazione. Ci siamo messi a controllare la partita con grande sicurezza, ma senza troppa convinzione negli affondi offensivi. I cambi (tutti e tre forzati, ha spiegato il mister nel dopogara) ci hanno tolto qualcosa. Dei tre "nuovi" soltanto il solito "Ciccio" Evola si è calato, sin da subito, nel clima da battaglia. Se ci fosse stata una… quarta sostituzione… Tesser avrebbe probabilmente inserito Ledesma per dare respiro ad un Gonzalez che non aveva la brillantezza fisica delle altre gare. Ed invece l'Alessandria ha preso coraggio ed ha disputato un buon finale di gara. L'ingresso di Rosso evocava per noi altri fantasmi di una maledetta notte di pioggia e freddo ad Ivrea… ma stavolta gli dei del calcio erano, finalmente, dalla nostra parte… Se da tifosi esultiamo per l'1-0 finale, da sportivi dobbiamo riconoscere che se i grigi avessero strappato il pari, nell'ultimo quarto di partita, non avrebbero rubato nulla. Ieri il Novara ha dato una sensazione di solidità che nelle precedenti gare casalinghe non aveva offerto. La squadra un po' leziosa che, a tratti, aveva "scherzato" con il Sorrento (rischiando grosso sull'1-1) si è calata perfettamente nel clima da "battaglia sportiva" da vero derby. I quattro moschettieri della difesa, Shala, Porcari e perfino un generoso Rubino hanno interpretato alla perfezione lo spirito di una formazione che deve saper cogliere dei risultati anche soffrendo. Anche la gara con i grigi però ha confermato che questo Novara non può permettersi di "rallentare" o di giocare partite d'attesa. Con uno schieramento come quello iniziale, la formazione di Tesser può diventare devastante se gioca con la giusta intensità, con l'intenzione di "fare male" (sportivamente parlando) all'avversario. Se il pallino passa agli altri… (come col Monza) possono nascere dei problemi. La crescita di Shala, in questo senso, offre un efficace alternativa in più in mezzo al campo anche per quando ritroveremo Juliano. Ora prendiamo fiato… prima di un’altra partita molto delicata… contro una Pro Patria che cercherà il clamoroso riscatto davanti ai propri tifosi nella sfida più attesa…Forza Novara sempre!
Massimo Barbero |