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L'editoriale Azzurro
lunedė 03 aprile 2023 - 07:37
Novara-Pergolettese vista da Massimo Barbero
La classica coperta corta. Lo ammetto ho storto il naso anch’io nel commentare quel 3-5-2 che riproposto con le squadre che adottano lo stesso modulo rischia di dare vita a partite noiose. Ma l’alternativa è pure peggio. Oggi per tutto il primo tempo in mezzo al campo non l’abbiamo mai vista. La Pergolettese ha fatto registrare una supremazia imbarazzante. Come ha detto nell’intervallo Paolo Molina Bariti sembrava Coti per la facilità con cui affondava sulla corsia di destra.
E dire che non eravamo partiti male. Nei primi dieci minuti avevamo interpretato abbastanza bene la partita dando la sensazione di poter mettere in difficoltà la difesa gialloblu che all’andata ci aveva concesso pochissimo (malgrado l’inferiorità numerica).
Il gol dell’1-0 ci ha mandato letteralmente in cortocircuito. Fino alla pausa per il the (freddo) abbiamo rischiato tantissime volte la capitolazione. Brucia aver incassato le due reti decisive su marchiani errori nostri e non per prodezze avversarie.
Eppure siamo riusciti a rientrare in partita grazie alla combinazione Margiotta-Spalluto che ci ha permesso di chiudere il primo tempo su un punteggio di 2-1 largamente immeritato per quello che si era visto sino a quel momento.
Nella ripresa si è vista un’altra partita. La Pergolettese col passare dei minuti ha deciso saggiamente di indietreggiare a protezione del prezioso vantaggio e non abbiamo più avuto quegli spazi tra le linee di cui avevamo goduto anche nel soffertissimo primo tempo. Soltanto in mischia o su palla inattiva avremmo potuto trovare il gol del pareggio, ma evidentemente non era aria, malgrado la generosa pressione degli azzurri.
Gli infortuni di Galuppini e Vuthaj (e Calcagni?) rendono ulteriormente sofferto questo finale di stagione. I play off sono a forte rischio ed affrontarli in una posizione simile a quella dell’era Sannino-Viali non ci darebbe grandissimi stimoli.
Dobbiamo cominciare a pensare al futuro sapendo che il presidente Ferranti è stato chiarissimo su quel che ci aspetta se non interverranno dei soci a dargli una mano. Le vicine sofferenze dei cugini di Alessandria rappresentano un monito lampante su quanto sia dura una gestione in economia per piazze abituate a spendere ed ad investire.
Rispetto all’estate 2019 non abbiamo nemmeno la base di un settore giovanile solido da cui pescare giocatori di valore. Ovviamente massimo rispetto per i ragazzi della Primavera (che non ho mai visto giocare) ma qui stiamo parlando di una società giovane nata meno di due anni fa, che non ha avuto il tempo di seminare nel vivaio.
Queste tre partite dovranno rappresentare un esame serio per decidere chi confermare o meno. Sono tutti in discussione. A partire dal tecnico Marchionni che nel restante scampolo di stagione dovrà dimostrare di meritare un’altra chance in azzurro senza se e senza ma. Dal momento del suo ritorno in panchina abbiamo perso 5 partite in casa. Troppe da qualunque parte si guardi la classifica. Mi chiedo quanti azzurri potranno valere la riconferma in una squadra affamata di punti salvezza che dovrà fare del “Piola” il proprio fortino.
Ci aspettano tre partite molto difficili perché l’Arzignano è squadra in salute, la Feralpi Salò è la migliore del lotto e sente odore di serie B ed il Trento dopo un filotto di risultati utili sente ancora il bisogno di punti salvezza.
Giochiamo con umiltà, rabbia e determinazione senza fare tabelle di marcia e senza guardare più in là della singola gara. Ad Arzignano mi lega il ricordo di un match giocato in un clima di festa tra due squadre appena promosse in serie C.
Mi chiedo se non sia ora di provare dal primo minuto quel Lazaar che è arrivato il 2 febbraio e finora ha giocato solo brevi scampoli di partita. Sono curioso di vedere se un elemento dal suo passato è in grado ancora di dare qualcosa di importante a questa squadra ed in questa categoria.
L’anno scorso abbiamo festeggiato la Pasqua rifilando 3 gol al Pontdonnaz e tenendo a bada la Sanremese che quel giorno aveva vinto il derby di Imperia. Oggi ci accontenteremmo di meno, molto meno. L’importante è che sia qualcosa di più del quasi nulla vista oggi con la Pergolettese… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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