L'editoriale Azzurro
sabato 09 dicembre 2023 - 11:46
Legnago-Novara vista da Massimo Barbero
Diceva il saggio Felice Evacuo al ritorno da una lontana trasferta nella quale eravamo stati raggiunti oltre il novantesimo “Un punto fuori casa non è mai da buttare”. Ed allora teniamoci stretto questo “pareggino” che allunga la nostra serie positiva a 5 risultati utili consecutivi.
Ci abbiamo sperato, ci abbiamo creduto. Ma la pressione del Legnago nel primo quarto d’ora della ripresa è stata troppo insistente per poter credere di farla franca. Anche nel primo tempo i padroni di casa erano partiti forte. Ma era bastata un’accelerazione di uno strepitoso Donadio per mandare fuori giri la squadra di Donati e permettere a Corti di realizzare il suo terzo gol quasi consecutivo da opportunista.
Sull’1-0 abbiamo corso un paio di rischi abbastanza grossi, Ma abbiamo anche creato i presupposti per arrivare al raddoppio con alcune situazioni pericolose. Soltanto ad inizio ripresa la spinta della formazione di casa è sembrata davvero soffocante per un Novara che non riusciva più a ripartire ed ad uscire dalla propria area di rigore.
Una volta ristabilita la parità la carica di Rocco e compagni si è placata e siamo tornati ad affacciarci nella metàcampo biancoceleste. Ci è mancata un po’ di brillantezza perché là davanti non c’erano grosse alternative per ritrovare un pò di sprint in corsa.
Fossi stato al posto di Gattuso avrei operato prima qualche avvicendamento in mezzo al campo. Speranza e Bagatti subito dopo il loro ingresso hanno avuto un paio di palloni interessanti per piazzare il colpo del kappao ad un avversario che ha finito la gara in dieci.
Ma evidentemente il tecnico azzurro non ha voluto toccare troppo uno schieramento che stava dando ampie grazie. L’ex condottiero del Como è stato bravo a trovare un undici titolare ed ad affidarsi a quello senza remore o ripensamenti. Forse l’errore più grande del sempre amato “Buba” è stato proprio quello: di non scegliere una formazione tipo già da metà agosto in poi e di continuare invece ad operare un turn over che è proseguito anche nelle prime giornate di campionato. Giocando con continuità Bonaccorsi e Di Munno hanno trovato quella fiducia e quella sicurezza che erano mancate nel loro primo anno tra i professionisti con la maglia azzurra addosso, Calcagni ha recuperato quella condizione che gli era mancata nelle primissime gare di campionato e Ranieri è tornato ad essere quel leader che la fascia di capitano e le intenzioni estive gli attribuivano.
Ed ora (salvo sorprese) comincia una nuova era. Salutiamo con riconoscenza l’ingegner Ferranti che ha riportato il calcio professionistico a Novara e diamo il benvenuto ad un grande uomo di calcio qual è Pietro Lo Monaco. Soltanto in settimana (forse) conosceremo i nomi degli imprenditori che l’affiancano in questa avventura. Ai calciatori azzurri dico di sfruttare al massimo queste due partite che restano prima di chiudere questo tormentato 2023 per dimostrare di meritare una conferma. Sarà importante ripartire subito forte perché il 2024 comincerà con gli scontri diretti con Alessandria e Pro Patria, due gare da non fallire assolutamente per restare agganciati al treno che porta alla salvezza.
Di certo non può essere in discussione un allenatore come Gattuso che ha dimostrato di valere categorie superiori e che in questo mese e mezzo di lavoro sulla panchina azzurra ha fatto compiere grandi progressi ad un gruppo che, onestamente, a fine ottobre pareva già spacciato. Invece ce la giocheremo fino alla fine perché questo è nello spirito di un Novara che non vuole mollare mai e che proprio grazie a questa testarda determinazione che ha ottenuto risultati insperati oltre il novantesimo.
Ed ora la Triestina del grande Komandante Tesser. Una squadra costruita per vincere e che, classifica alla mano, vale molto di più di quel Vicenza che avevamo tanto incensato paio di settimane fa. Quale migliore occasione per tornare allo stadio… a sostenere questi ragazzi con l’immancabile… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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