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L'editoriale Azzurro
domenica 17 marzo 2024 - 13:13
Novara-Pro Vercelli vista da Massimo Barbero
Comincio quest’editoriale con un in bocca al lupo a Scappini che ha pagato un dazio troppo pesante alla sua generosità. Forza Stefano tornerai in campo più forte di prima!
E’ l’ennesima coda beffarda di un derby amarissimo. Un pareggio che ha il sapore di una sconfitta per noi per come è maturato. E dire che stavolta Gattuso ha fatto ricorso a tutte le forze che aveva in panchina pur di preservare un risultato di fondamentale importanza.
Riavvolgendo con la mente il nastro registrato della gara dico che al Novara è mancata la capacità di scegliere cosa fare una volta in vantaggio di due reti. Ci siamo smarriti nell’incertezza tra il premere ancora alla ricerca del terzo gol ed il desiderio di conservare il 2-0 (poi 2-1) con una tattica ultradifensiva. Contro il Mantova dopo il vantaggio firmato da Bentivegna avevamo eretto un muro azzurro davanti alla porta di Minelli. Un bunker che aveva consentito alla capolista un insistito possesso palla senza però concedere grandi occasioni. Stavolta ci siamo persi a metà del guado. Troppo poco cattivi per inserirci davvero negli spazi che la Pro Vercelli ci avrebbe lasciato. Troppo leziosi per coprire adeguatamente una difesa che ha concesso varchi fatali a Mustacchio e c.
Peccato perché ieri sera avevamo ritrovato il grande pubblico. Un muro azzurro che ha sostenuto la squadra dal primo all’ultimo minuto. Credo sia stata la partita che ha attirato il maggior seguito di gente dal giorno della fondazione del “giovane” Novara F.C. Una prova di amore che dovrà ripetersi qualora saranno play out, al di là del fascino dell’avversario. Fa bene al cuore vedere quella curva piena di giovane ragazzi che rappresentano il nostro futuro.
L’inizio è stato da stropicciarsi gli occhi. La squadra di Dossena si è rintanata dietro la linea della palla esaltando la voglia di vincere di Ranieri e compagni. Bentivegna non dava punti di riferimento ai difensori ospiti. L’ex della Juve Stabia è stato bravissimo a rubare palla a Citi ed a porgere a Corti una palla che chiedeva solo di essere spinta in fondo al sacco. Il rientrante Sassi ha fatto il resto mancando l’uscita sul calcio d’angolo dalla sinistra di Bentivegna consentendo a Boccia una comoda conclusione al volo di prima intenzione.
Sull’abbrivio avremmo potuto spingere ancora sull’acceleratore. Invece ci siamo accontentati del 2-0, pensando di poter amministrare la gara semplicemente facendo girare la palla. L’errore di Lorenzini in fase di disimpegno è emblematico dell’atteggiamento mentale che avevamo in quel frangente.
Così la Pro Vercelli è rientrata in corsa. Ha siglato il gol che ha riaperto la partita ed ha allontanato i fantasmi di un periodo nero. Siamo rimasti aggrappati al 2-1 fino allo scadere quando abbiamo preso quella rete evitabile. Un concorso di colpa tra portiere e difensori che ha permesso al contestato Rojas di siglare la rete che lo riporterà nel cuore dei tifosi d’OltreSesia.
Peccato perché se la rete fosse arrivata prima avremmo avuto il tempo di tentare ancora di vincere la gara. Ci siamo buttati in avanti con la forza della disperazione, ma il (grave) infortunio di Scappini ci ha costretto a finire la gara in dieci.
Queste rimonte subite al 90’ generano grande preoccupazione anche nell’ottica play out (facciamo gli scongiuri). Non siamo capaci di gestire un risultato. Dobbiamo sempre andare forte per non rischiare di subire delle reti determinanti.
Ci consola in prospettiva futura la crescita di Bentivegna ed il ritorno al gol di Corti. Ci sarà bisogno di loro in questo finale di stagione nel quale dovremo fare a meno di Kerrigan e Scappini. Un elogio lo merita anche Donadio per la dedizione che ci ha messo nello svolgere il ruolo di esterno di centrocampo. Una pacca sulla spalla la riservo invece ad Ongaro che è entrato meglio rispetto alle ultime esibizioni andando vicino al gol del 3-1.
Ed ora la trasferta di Crema. Forse l’ultima chance di evitare in qualche maniera i play out. Dobbiamo fare 6 punti nei prossimi 2 incontri (prima della terribile trasferta di Vicenza) per sperare ancora nella salvezza diretta. Non abbiamo più nulla da perdere, ma solo un’impresa da centrare. Forza ragazzi!!! Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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