L'intervista a Cristian Bertani
mercoledì 07 aprile 2010 - 18:09
di Thomas Gianotti
Dopo il pari di Lecco e i mezzi passi falsi delle inseguitrici, pare manchi proprio solo la matematica a sancire il ritorno in cadetteria... " I pareggi di Arezzo e Cremonese ci hanno indubbiamente dato una mano, ma confermano quanto sia dura, a questo punto della stagione, incontrare chi sta lottando per salvarsi dagli spareggi play-out, non a caso noi abbiamo pareggiato le ultime due partite, con Viareggio e Lecco appunto ".
A Lecco, se quella tua rovesciata fosse finita in rete, sarebbe venuto giu’ il settore ospiti! " Sarebbe stato senza dubbio un bel gol, ma i bei gol servono spesso solo per le figurine, l’importante, anche se pare scontato, e’ buttarla dentro, poi le modalita’ sono un dettaglio, a Lecco sarebbe servito di piu’ un gol magari da due passi dalla linea, con la palla solo da spingere dentro. Abbiamo pareggiato e va bene così, su di un campo difficile, dove le dimensioni ridotte sovente penalizzano gli ospiti. Il Lecco ha ottenuto molti punti tra le mura amiche, dimostrazione che quello stadio e’ difficilmente espugnabile, per tutti ".
Hai da tempo raggiunto la doppia cifra nella classifica cannonieri, dopo le 23 reti nell’ultima stagione, ad Ivrea e i 10 dello scorso anno, ti stai confermando come uno dei bomber piu’ prolifici della categoria... " Arrivare in doppia cifra e’ un traguardo da sempre significativo per ogni attaccante, negli anni scorsi il mio buon risultato nella classifica cannonieri non era coinciso con altrettanti buoni risultati della squadra in cui giocavo, quest’anno vorrei davvero che Bertani ed il Novara centrassero assieme il proprio obiettivo ".
Ora pero’ la categoria e’ il momento di cambiarla e non mi stupirei se alla porta di Novarello venisse a bussare qualche club di serie A alla ricerca di Bertani... " Ti ringrazio per la stima, ma cerco di vivere alla giornata, a parte una decina di gare in serie B, ho praticamente giocato solo in C, forse questa e’ la mia dimensione, forse il mio valore si rispecchia in questa categoria. Se il prossimo anno giochero’ in serie B avro’ la possibilita’ di capire se in questi anni ho perso tempo e quindi se il mio valore e’ quello di un attaccante da serie superiore, o se la C giusta per me ".
A noi tifosi e’ consentito di sognare e di parlare apertamente di serie B, a voi tocca il compito di mantenere un profilo piu’ sobrio, ma tra le mura dello spogliatoio, sono sicuro che ne abbiate parlato a lungo. Come te la immagini la maglia azzurra col tuo nome dietro? " Tra di noi ne parliamo ovvio, ma sottovoce, a volte si fanno i conti di quanti punti potrebbero mancare per festeggiare, ad oggi servono sei punti, l’importante e’ continuare a giocare da Novara, il resto arrivera’ al momento giusto ".
Di questa straordinaria annata, c’e’ qualcosa in particolare che ti ha sorpreso e che non avresti immaginato? " La continuita’ di risultati impressionante, su ogni campo e contro ogni avversario in primis e poi l’eccezionale rendimento di chi magari e’ partito dalla panchina, ma ha saputo ritagliarsi spazi importanti, questa e’ stata la forza e il segreto di questo Novara ".
Domenica sarai squalificato, ma gia’ da Benevento tornera’ a “pensarci Bertani”? " Domenica vedro’ la partita dalla tribuna, poi dalla prossima gara torno a disposizione, in testa ho solo la promozione da conquistare, anche se devo ammettere che mi piacerebbe sancire il traguardo magari con un gol che rimanga negli annali ".
Thomas Gianotti |