L'intervista a Cristian Bertani
giovedė 16 settembre 2010 - 12:06
di Alberto Battimo
Abbiamo incontrato Cristian Bertani: l’eroe di Novara-Grosseto. La sua doppietta è stata decisiva per portare in cascina tre punti fondamentali che valgono il primato solitario nel torneo cadetto. Il suo inizio di campionato è stato sensazionale: grandi giocate e reti di rara bellezza sono il suo marchio di fabbrica che fanno sognare i tifosi...
367 minuti giocati, 21 tiri, 4 gol. I numeri del tuo ritorno in B dopo quasi 7 anni parlano chiaro: meglio di così non potevi iniziare. Siamo solo all’inizio ma a 29 anni senti che è giunto finalmente il tuo momento ? " Si, penso di essere arrivato a Novara nel mio momento migliore e quindi voglio approfittarne quest’anno per giocarmi al meglio le mie carte ed essere utile alla squadra ".
Nell’ultima partita avete concretizzato la rimonta senza farvi scoraggiare dallo svantaggio iniziale. Di chi è il merito di questa tranquillità nel giocare, che ormai vi contraddistingue ? " Io credo che è un po’ nelle corde di questa squadra mantenere la giusta tranquillità dopo una rete subita. E’ capitato anche l’anno scorso, anche se non spesso, ma noi abbiamo un nostro gioco e niente ci può scalfire, nel senso che noi siamo consapevoli che per far male agli avversari dobbiamo giocare palla a terra e cercare comunque di imporre il nostro gioco e più riusciamo a farlo, più aumentano le possibilità di ottenere degli ottimi risultati. Non dobbiamo mai pensare al risultato della partita precedente, ma scendere in campo nella partita successiva per cercare di comandare il gioco, in qualsiasi stadio. Stesso discorso vale per sabato su uno dei campi più difficili della serie B ".
Rigoni, Motta, Bertani: il trio fantasia e piedi buoni. Vi intendete a meraviglia e si vede, inoltre avete tutti raggiunto la piena maturazione calcistica. Un pensierino a formare un sodalizio azzurro fino a fine carriera ? " Sono domande che riguardano il futuro e in questo momento sono cose a cui non penso, anche se so che il mio presente può segnare in maniera importante il mio futuro. Per quanto riguarda Motta e Rigoni sono due giocatori importanti per questa categoria e infatti stanno dimostrando sul campo le loro qualità, però mi sembra riduttivo parlare solo di alcuni singoli perché quello che ci sta facendo fare la differenza, già da più di un anno, è la maturità del gruppo e non certo le doti dei singoli ".
Metti da parte un attimo la diplomazia, dove può arrivare questo Novara ? E chi sono per te le favorite del torneo ? " Le favorite del torneo sono sicuramente le grandi, anche se magari il Torino non è partito benissimo ma sappiamo che sarà una delle squadre protagoniste di questo campionato. In più Atalanta, Siena e un gradino più sotto Sassuolo e Livorno secondo me sono le squadre più attrezzate per vincere la serie B. Poi ci sono sempre quelle 1-2 squadre non favorite che si “intromettono” nella corsa promozione e play-off pronte a lottare fino alla fine. Per noi, invece, il nostro arrivo è ancora tutto da scoprire nel senso che non è possibile giudicare una squadra dopo sole quattro partite, è troppo poco. Sicuramente dobbiamo continuare come stiamo facendo fino ad ora: lavorare e toglierci qualche soddisfazione, poi dove arriveremo è troppo presto per pensarci ".
Sei uno dei pochi che è qui a Novara da prima della rivoluzione, tant’è che sabato ti è capitato di indossare la fascia di Capitano, quando hai capito che Novara stava diventando una piazza importante ? " Appena arrivato ho capito che il Novara, passando in mano alla famiglia De Salvo, stava progettando qualcosa di importante e tutto ciò che è stato costruito in questi anni, sia a livello di squadra che di strutture, è la prova concreta della passione che De Salvo ha per i colori azzurri. Il primo anno a Novara avevamo una squadra che poteva fare molto bene, purtroppo è stata un’annata particolare, mi ricordo benissimo che dopo la vittoria di San Benedetto eravamo nelle prime posizioni a pochi punti dalla Pro Patria capolista. Nel girone di ritorno ci è mancato un pizzico di fortuna perché ci sono stati molteplici infortuni che hanno un po’ segnato il nostro cammino in quel campionato, ma la squadra era già forte. Quindi, quando sono arrivato, era già chiaro l’obiettivo della società ".
Sabato hai dedicato una doppietta a tuo figlio, lo sai che il direttore Sensibile si aspetta una dedica anche per lui a Torino ? " Ah… lui si aspetta una dedica perché è il suo compleanno. L'ho saputo domenica scorsa, ma io penso che il direttore non abbia bisogno di dediche: anche solo riuscire a portare via punti da Torino penso sarebbe per lui un regalo bellissimo ".
Il momento più esaltante della tua carriera fino ad ora ? " Ne ho avuti tanti di momenti esaltanti. Diciamo la festa del ritorno in serie B dell’anno scorso è stata fantastica ed indimenticabile, anche se non dimentico la vittoria del campionato con la maglia dell’Ivrea nella vecchia serie C. Adesso mi trovo nel momento più bello della mia carriera, nel senso che fare questa categoria e cominciare in maniera positiva era fuori da ogni pronostico. Sono nella miglior condizione e voglio godermi appieno questo momento ".
E dove sogni di arrivare ? " In questo momento non ci penso e non mi sto prefiggendo nessun obiettivo perché voglio veramente vivere questa stagione in modo assoluto e so che è la più importante della mia carriera; quando sarà passato anche quest’anno ci fermeremo, guarderemo quello che sarò riuscito a fare e poi tireremo le somme ".
Novara ti ama, e ora che l’Italia intera può ammirare le tue doti sul campo gli ammiratori aumentano. Cosa vuoi dire ai tuoi tifosi ? " Il messaggio più bello che posso lasciare a loro è quello di venire sempre più numerosi allo stadio perché in queste prime due giornate casalinghe si è visto un notevole aumento di pubblico rispetto all’anno scorso e per noi giocatori è bellissimo giocare davanti a tanta gente. Questa squadra ha dimostrato sul campo di meritare l’affetto di tutti ed è giusto vedere che ogni giornata lo stadio sia sempre più pieno ".
Grazie a Christian Bertani per la disponibilità e per le tante "magie" che ci hai regalato e regalerai durante la stagione. Un ringraziamento anche all'Ufficio Stampa del Novara Calcio per la concessione rilasciataci nell'intervista.
Alberto Battimo |