L'intervista a Mavillo Gheller
giovedì 18 novembre 2010 - 01:03
di Alberto Battimo
Novara, Novara e… Novara ! Non esiste altra squadra nella sua testa e vuole impegnarsi al massimo per aiutare la squadra a raggiungere importanti risultati. E’ il tipico uomo spogliatoio, pronto a trasmettere esperienza e consigli ai compagni più giovani. Idee chiare ed un progetto da seguire. Lui è… Mavillo Gheller.
Prima del match storico di Coppa Italia Milan-Novara rilasciasti una dichiarazione del genere: “Dopo questa partita posso anche smettere…”. È passato quasi un anno da questa affermazione. Sei ancora convinto di non avere più soddisfazioni da toglierti ? " Guarda, quella fu un’affermazione detta a caldo dopo la partita contro il Siena. Sì, usai proprio quelle parole ma poi ho valutato bene come stavo fisicamente, moralmente, la voglia che avevo di giocare e mi sono subito detto che non era proprio il caso di smettere. Se devo essere più preciso ho ancora tanta voglia di scendere in campo, mi ero posto come obiettivo di giocare fino a 40-41 anni, purtroppo con l’infortunio al ginocchio mi tocca scendere verso i 39 ".
Molto spesso la squadra si affida alle tue rimesse laterali lunghe come se fossero dei calci d’angolo: questa è un’importante abilità perché permette di servire la palla subito in area, spiazzando un po' le difese ed eliminando la fase di costruzione dell’azione. Notiamo che sono pochissimi i giocatori capaci di farlo… Esiste una spiegazione prettamente fisica, oppure la maggior parte degli allenatori predilige rimesse “normali” ? " Penso che la spiegazione si restringa solamente al fattore fisico. Ho sempre avuto questa capacità di effettuare le rimesse lunghe e in tutte le squadre in cui ho militato abbiamo sempre sfruttato questa mia qualità. Se andiamo a vedere alcuni match degli anni scorsi, con la maglia del Novara, ci sono state delle reti partite da una mia rimessa laterale: ricordo la rete di Rubino contro il Modena in Coppa Italia oppure a Sorrento. È una dote che possiedo e che riesco a sfruttare bene. Risulta molto importante, anche perché quando gli avversari ti pressano nella tua area di rigore il fatto di avere questo tipo di rimessa può mettere in difficoltà gli avversari e far saltare qualche loro schema impostato in allenamento ".
Alcuni addetti ai lavori erano già pronti a parlare di crisi dopo i due pareggi consecutivi contro Ascoli ed Empoli, invece contro il Piacenza, su un campo difficile e con gli emiliani che venivano da otto risultati utili consecutivi, è arrivata una vittoria ottenuta con grande cuore e sacrificio. Cosa rispondi a chi considerava il Novara non in salute in queste ultime settimane ? " Giuro, è la forza che ci contraddistingue da circa 15-16 mesi a questa parte; ovvero da quando abbiamo iniziato questa cavalcata: non ascoltiamo nessuno e andiamo avanti per la nostra strada. Chiaro che adesso, con tutto quello che stiamo facendo, basta un pareggio per parlare di un Novara in crisi, ma è una dichiarazione ben lontana dalla realtà. Ci sta, in un campionato di serie B, fare due pareggi e poi andiamo a vedere contro chi: Ascoli che ha battuto Pescara e Sassuolo e l’Empoli che secondo me è la miglior squadra che ho visto finora. Notiamo che le partite sono così tanto equilibrate che spesso sono decise grazie a degli episodi, però addirittura mettere in mezzo la parola crisi è esagerato. All’interno dello spogliatoio si è creato quell’equilibrio mentale che nessuno rimane fisso a pensare alla partita precedente e a soffermarsi sul risultato. È una qualità importante che abbiamo acquisito e nessuno riuscirà a mettere in dubbio la nostra mentalità e anche se dovessero arrivare due-tre sconfitte saremo imperturbabili sotto questo aspetto ".
Lunedì prossimo al “Silvio Piola” arriverà la Reggina, seconda forza del campionato alla pari del Siena, che incontrerete la settimana seguente. Sono tanti i tifosi novaresi che aspettavano questi scontri al vertice. Come si presenterà il Novara a questa sfida ? Pronti a regalarci un’altra magica serata ? " Sicuramente ci troverete pronti ad affrontare questa sfida perché sono tutte partite che sognavamo di fare l’anno scorso e nelle quali tutti vorrebbero giocare. Mi aspetto un “Piola” gremito, come ultimamente ci sta abituando la nostra tifoseria. Sono delle partite bellissime e siamo felici di esserci ".
Torniamo al match contro il Piacenza. Sul risultato di 1-1, su un campo ostico, al 63' mister Tesser sostituisce Scavone con Gonzalez e in campo troviamo, nello stesso momento, tre attaccanti (con Bertani e Rubino). Il chiaro intento (e il mister lo ha confermato), era di arrivare ancora ai tre punti. Molti allenatori si sarebbero accontentati di un pareggio, invece il mister ha creduto ciecamente nella squadra e alla fine ha avuto ragione lui. Quanto può influire questa sua mentalità vincente sulle vostre prestazioni in campo e fuori ? " Il Mister ci conosce come le sue tasche quindi sa fin dove può osare e il fatto di aggiungere una punta in più è perché sa benissimo che noi abbiamo un equilibrio ben collaudato e quindi si può permettere anche di rischiare in questa maniera a Piacenza nei minuti decisivi. Certamente questa sua mentalità vincente influisce anche su di noi, perché quando si ha la fiducia di un allenatore eccezionale e preparato come Tesser e lui rischia qualcosa, vuol dire che crede in te; ti rende proprio contento dandoti la libertà di giocare al massimo ".
Andiamo a spulciare la tua carriera... hai ottenuto cinque promozioni, due Coppe Italia ed una Supercoppa Italiana di serie C con varie squadre. Che ne dici di blindare il contratto con la maglia Azzurra e contribuire insieme a noi per cercare di raggiungere altri importanti successi ? " Ci mancherebbe altro ! Ho sposato questo progetto senza problemi, anche perché come si fa a non accettare un progetto del genere ? Il Dottor De Salvo è giovane ma possiede grandi capacità di osservazione e sa valutare le persone migliori, sempre pronte ad impegnarsi, di conseguenza trasmette fiducia. Posso farti un esempio a livello personale: io penso di essermela conquistata questa fiducia con il passare degli anni ed il fatto che la società creda in me è stato evidente quando mi ha rinnovato il contratto (anche se ero infortunato) e addirittura rinnovato nuovamente anche quest’anno. Ci spero, vorrei andare avanti con la maglia del Novara: ora l'obiettivo della mia carriera è quello di arrivare fino alla fine, indossando la maglia Azzurra! ".
Tu e Centurioni siete i grandi esperti del reparto arretrato, non solo per l'età anagrafica, quindi vorremmo un tuo parere sui giovani molto interessanti che giocano con voi... Dove possono arrivare Morganella, Guillaume Gigliotti, Coubronne e Cossentino ? " Secondo me sono tutti dei grandissimi professionisti e ragazzi molto seri e con tanta voglia di fare. Giocatori che non giocano moltissimo come Coubronne e Gigliotti, ti posso assicurare che si comportano e si allenano con un tale impegno che è come se giocassero sempre. Cossentino purtroppo ha avuto qualche infortunio di troppo che l’ha condizionato, ma può avere un futuro importante e si potrà togliere parecchie soddisfazioni. Stessa cosa vale per Morganella, un gran bel giocatore, giovane, di personalità, con una forza fisica al di sopra della media e che con un pizzico di esperienza in più farà ancora meglio ".
Un messaggio ai tifosi… " Continuate così e, se possibile, cercate di migliorare ancora. Si vede proprio che anche i tifosi si sono calati nella categoria e ci stanno dando tante soddisfazioni aiutandoci parecchio. L’importante è rimanere così anche nei momenti più difficili, perché tutti insieme riusciremo a toglierci delle grandissime soddisfazioni ".
Grazie a Mavillo Gheller per la disponibilità nel concederci questa intervista. Un ringraziamento anche all'Ufficio Stampa del Novara Calcio per la concessione rilasciataci nella stessa.
Alberto Battimo |