4 chiacchiere con... Max Palombo
giovedì 16 dicembre 2010 - 17:45
di Massimo Corsano
Massimiliano Palombo (nella foto a sinistra, assieme a Corsano) nasce a Roma il 5 novembre 1974; inizia la sua carriera con l'Isola Liri in serie D nella stagione 1994/95, l'anno successivo approda alla Reggiana in serie B. Nel novembre ‘96 passa alla Triestina in C2, mentre nelle stagioni seguenti indosserà le maglie di Latina, Fano, S. Giuliano, Imperia, Sestrese e Valenzana, tutte esperienze tra la C2 e la serie D. A Novara arriverà nel 2001/02 quando gli azzurri militavano in C2 e nel 2002/03 conquisterà un’attesissima promozione in C1. In maglia azzurra resterà fino al dicembre 2006, totalizzando la bellezza di 109 presenze e 38 reti. Via dal Novara, Palombo si trasferirà alla Canavese in serie D, la stagione seguente al Cerano in Eccellenza, per poi passare nel 2008/09 prima alla Sestese e poi al Ciriè in serie D. Chiuderà la carriera l'anno scorso iniziando a Vigevano, sempre tra i dilettanti e poi con la Sunese in Eccellenza. Attaccante di “razza” ha fortemente contribuito con le sue reti, tra campionato e play-off, alla promozione del Novara in C1. Attualmente gestisce un negozio di piadine e crepes (The Break) nel centro di Novara.
La sua stagione più rappresentativa con il Novara resta sicuramente quella del 2002/03, l’anno della promozione in serie C1. “E' vero, è stata una bella esperienza; il mio primo campionato vinto tra i professionisti. Il Novara veniva da alcune stagioni negative, anche se già in quella precedente alla promozione avevamo cominciato a far parlare del Novara Calcio”.
Tanti bei momenti passati nel Novara, ma uno in particolare… “Oltre alla promozione già citata, ricordo l'anno prima con mister Di Chiara in panchina... passammo dal penultimo posto sino al terzo, con una serie di prestazioni superlative… anche se poi, purtroppo, perdemmo i play-off contro la Pro Patria. Ma ciò che più conta è che ci riscattammo subito, l’anno dopo, salendo in C1. Non ho dubbi in merito: resta e resterà per sempre il mio ricordo più bello legato al Novara”.
Non solo pensieri felici. Il momento più difficile in azzurro… “Quando mi sono rotto il ginocchio… un brutto infortunio in un momento particolare dove stavo facendo bene, era il primo anno di C1 ed avevo fatto diversi gol, c'erano anche squadre di categoria superiore che si erano interessate a me… il recupero fu molto lungo”.
Numerose le presenze (109) ed un bottino consistente di 38 reti, che fanno di Palombo uno dei migliori realizzatori di sempre in maglia azzurra. Ma c’è sempre un gol che si ricorda più volentieri degli altri… “Ricordo con molto piacere le quattro reti segnate tra i play-off ed i play-out; non particolarmente belle ma importanti per me e soprattutto per il Novara. Penso che senza quei gol, oggi, la situazione del Novara sarebbe potuta essere ben diversa da quella attuale. La mia rete più emozionante, invece, è quella messa a segno in un “derby” contro la Pro Vercelli al 92’ minuto”.
Oggi il Novara può contare su una rosa molto competitiva; in quale giocatore Max Palombo si rivede ? “Non penso di assomigliare a qualcuno in particolare, forse anche perché il contesto è un po’ diverso da quello che ho vissuto io… in generale diciamo che come caratteristiche e come modo di giocare mi rivedo un po’ in Totti”.
Le aspirazioni dei tifosi azzurri si sono modificate notevolmente negli ultimi anni. L’opinione di Palombo in merito a dove possa arrivare questo Novara. “Sicuramente tra le prime cinque del campionato, ponendosi l’obiettivo di giungere al primo o secondo posto ed evitare così i play-off… che rappresentano una “lotteria” dove non sempre vince la squadra più forte”.
Quando la carriera di un giocatore finisce, un pensiero di continuare la propria avventura nel mondo del calcio, come allenatore o dirigente, lo si fa sempre. “Come allenatore no, magari come dirigente… ne avevo anche parlato con qualcuno del Novara, per verificarne la disponibilità in questo senso, dato che non c’è nessun ex giocatore nelle vesti dirigenziali (N.d.R. tranne Paolino Morganti), pensavo potesse essere una buona idea; oggi non è così, magari in futuro...”.
Cosa ha spinto Max Palombo, nato a Roma, a scegliere Novara come la città nella quale vivere ? “Calcisticamente a Novara ho vissuto gli anni più importanti della mia carriera; sono rimasto qui perchè ho conosciuto mia moglie con la quale ho avuto una bambina, questo è uno dei motivi che mi ha spinto a vivere “all’ombra della Cupola”. Magari tra qualche anno farò ritorno a Roma, ma per adesso mi trovo a mio agio a Novara”.
Un messaggio per i tifosi ed in particolare per gli utenti di forzanovara.net, che Palombo conosce molto bene. “A loro dico di restare sempre vicini alla squadra, sono sicuro che ci darà tante soddisfazioni. Ma ho anche un messaggio ai giocatori: continuate così ! Con alcuni di loro ho ancora contatti e sono rimasto in amicizia. Spero che Raffaele (N.d.R. Rubino) confermi il suo valore quando verrà chiamato in causa, esattamente come ha dimostrato recentemente segnando gol importanti e decisivi. La sua condizione ottimale resta un'arma da sfruttare al meglio”.
Massimo Corsano |