L'intervista a Guillaume Gigliotti
giovedì 17 febbraio 2011 - 07:45
di Alberto Battimo
Ragazzo giovane con tanta voglia di imparare. Sa di avere una grande occasione per dimostrare il suo valore in Italia. Giocatore umile e consapevole del fatto che il suo momento arriverà, nel frattempo si impegna al massimo durante gli allenamenti e ogni volta che viene chiamato in causa dal mister si fa trovare pronto. Lui è... Guillaume Gigliotti.
Prima di approdare al Novara hai militato nel campionato francese CFA con la maglia del Monaco. E’ un campionato dove partecipano le squadre dilettantistiche e le migliori riserve delle società professionistiche. Nella tua ultima stagione francese spiccano 35 presenze e 8 reti che ti hanno permesso di conquistare il titolo di capocannoniere. Il Novara ha in rosa un attaccante “nascosto” ? “ Beh...adesso non esageriamo (ride, N.d.R.). Il Novara gli attaccanti li ha già e sono fortissimi, quindi non hanno bisogno delle mie reti. Il bello di queste otto marcature è che sono arrivate giocando come difensore centrale e a volte come terzino sinistro: non è frequente che un difensore vinca la classifica cannonieri. Pensa che tre-quattro gol sono arrivati su calci di punizione, un paio su calcio di rigore e uno su calcio d'angolo. Adesso è comunque difficile vedermi là davanti: quando ero piccolo, parlo circa di 10 anni fa, ho giocato come prima punta senza però ottenere grandi risultati. In seguito ho provato la posizione di difensore centrale e devo dire che è il ruolo adatto a me, mi permette di dimostrare al meglio le mie doti calcistiche ”.
Sai anche tirare le punizioni quindi... “ Certo ! Sai cosa faccio quasi sempre dopo la fine degli allenamenti ? Prendo una finta barriera e provo le punizioni, durante le partite mi è capitato di essere il tiratore designato e qualche palla sono riuscito a mandarla in rete ”.
Se ti dico Cesena – Novara di Coppa Italia cosa ti viene in mente a livello personale ? “ Oltre ad una grande vittoria, mi torna in mente la mia prima realizzazione con la maglia Azzurra su calcio di rigore ! Prima della gara ero molto teso a causa del mio esordio tra i professionisti, ma col proseguire del match, ho cominciato a sentirmi veramente bene soprattutto grazie a Centurioni che mi ha dato le giuste indicazioni per entrare subito e al meglio in partita. Quando poi è arrivato il calcio di rigore e non ho visto nessuno dei miei compagni prendere la palla, mi sono presentato sul dischetto: direi che ho fatto la scelta giusta " !
Grazie alla vittoria sul Torino, il Novara riacciuffa la prima posizione (assieme all’Atalanta). Un tuo commento sulla partita. Chi è stato per te il migliore in campo ? “ All'inizio ho visto una squadra giocare come se avesse paura, forse perché al “Piola” si presentava una compagine storica come il Torino. Dopo venti minuti però abbiamo preso l'iniziativa e abbiamo disputato un bel match. Siamo passati in vantaggio e siamo riusciti a ottenere tre punti molto importanti. Ogni partita in più che facciamo ci permette di aumentare il nostro livello di maturità e migliorare così la gestione del finale di una partita. La gara contro il Cittadella insegna: la rete subita nei minuti finali ci è servita da lezione. Contro la squadra di Lerda non abbiamo sbagliato ed abbiamo portato a casa l'intera posta in palio. E' stata una partita vera. Il migliore dei nostri ? Posso dirti ruolo per ruolo. In difesa mi è piaciuto molto Lisuzzo: semplicemente fantastico. Tornato da poco tempo dall'infortunio ha già dimostrato di essere in grande condizione. Non dimentichiamo Gemiti che ha fatto un’ottima figura. A centrocampo Porcari: i suoi interventi sono sempre risultati efficaci. Davanti Bertani: ha dato il là all'azione del vantaggio ed in generale ha disputato una bella partita ".
51 punti messi in cascina: De Salvo e Tesser hanno parlato di primo obiettivo raggiunto... la salvezza. Adesso che la squadra è più libera dal punto di vista mentale dove volete arrivare ? “ Si...vero. Noi volevamo raggiungere la salvezza al più presto e possiamo dire di avercela fatta. Durante gli allenamenti non parliamo di obiettivi: parlare di promozione direi che è ancora prematuro... sono ancora tante le partite da giocare e le insidie sono sempre dietro l'angolo. Se vogliamo trovare un obiettivo imminente, direi di concentrarci solamente al match successivo senza avere altre distrazioni ".
Quando mister Tesser ti ha schierato in campo ti ha messo sia nel ruolo di centrale della difesa che sulla fascia. Qual è il tuo punto di forza ? Dove ti senti più a tuo agio ? “ Il mio punto di forza è il piede sinistro: durante la partite sono rare le volte che uso il destro, diciamo solo in casi di “emergenza”. Penso di avere inoltre altre qualità come la visione di gioco e il colpo di testa: sono elementi che ritengo importanti per un difensore. Spesso gioco di anticipo, cerco di capire prima le mosse dell'avversario in modo da poter intervenire in maniera regolare. Per la squadra sono pronto a giocare in qualsiasi posizione però, se ti devo dire in che ruolo mi trovo meglio, sicuramente in quello di difensore centrale ".
Il tuo parere sulla città di Novara... “ Trovare una città migliore di Novara è difficile: è molto bella, si vive tranquillamente e mi trovo molto bene. Quando sono arrivato, provenendo dalla Francia, ero ovviamente un po' spaesato, ma Coubronne mi è stato di grande aiuto facendomi da guida e permettendomi di conoscere meglio la città. Anche Rigoni e capitan Rubino si sono dimostrati disponibili ed è grazie a loro che adesso sono riuscito ad ambientarmi ".
Quanto può essere importante per un giocatore straniero e giovane come te, militare in un campionato italiano che, a detta dei maggiori esperti, è il Paese con maggior tatticismo rispetto ai campionati esteri ? “ Per i giocatori come noi è importante giocare in Italia da giovani. Hai detto benissimo tu: gli allenamenti si concentrano soprattutto sulla tattica e questo permette ad un giocatore di crescere calcisticamente nella maniera più giusta... in Francia ci si concentra meno sulla tattica. Adesso che sono in Italia, in pochi mesi, ho capito tante di quelle cose di cui non ero nemmeno a conoscenza ai tempi del Monaco. Il mio compito è quello di memorizzare tutti gli insegnamenti del mister e adottarli durante la mia carriera. La scelta di venire in Italia è stata corretta: non potevo fare cosa migliore. Anche se non gioco tanto, mi trovo bene e il tempo è dalla mia parte: arriverà anche il mio momento ".
Messaggio a tifosi... “ Sono veramente contento di vedere i tanti tifosi che ci seguono e sono sempre con noi: sentiamo la vostra vicinanza. Per non parlare delle trasferte. Siete sempre in tantissimi e questo ci fa molto piacere. In Francia non si vede questo attaccamento così forte alla squadra: continuate così " !
Grazie a Guillaume Gigliotti per la disponibilità nel concederci questa intervista. Un ringraziamento anche all'Ufficio Stampa del Novara Calcio per la concessione rilasciataci nella stessa.
Alberto Battimo |