L'intervista a Marco Rigoni
mercoledì 13 aprile 2011 - 07:31
di Alberto Battimo
Tecnica sopraffina, intelligenza tattica, piede fatato e chi più ne ha più ne metta... queste sono solo alcune delle qualità del mago della squadra. Il bello di questo giocatore è che non si limita alla semplicità ma cerca anche soluzioni più difficili, spesso con ottimi risultati. Lui è il numero 10... Marco Rigoni.
Contro l’Empoli abbiamo visto un Novara attento in difesa e in avanti abile a crearsi occasioni importanti. Unica pecca è stata la mancanza di concretezza dei nostri attaccanti, che ha portato le due squadre a dividersi la posta in palio. Secondo te è questo l’atteggiamento di gioco corretto che il Novara dovrà assumere nelle prossime trasferte, con l’aggiunta di una maggior realizzazione ? Oppure bisognerà sempre “adattarsi” alle caratteristiche dell’avversario ? “ Io penso che le nostre caratteristiche debbano comunque sempre essere messe in risalto, contro qualsiasi avversario: penso alle ripartenze e alla capacità di mantenere il ritmo alto, che rappresentano delle qualità importanti che la nostra squadra possiede rendendoci pericolosi durante i vari match. Ovviamente dobbiamo anche considerare l'avversario che ci troveremo di fronte ogni volta. Contro l'Empoli abbiamo trovato una squadra che viveva un momento non particolarmente felice e con motivazioni magari anche diverse dalle nostre, nonostante la nostra sia quella di vincere, perché andiamo sempre in trasferta con l'obiettivo di portarci a casa i tre punti. Poi la partita può dare altri verdetti e tornare da Empoli con un punto non è comunque da buttare, ma il nostro atteggiamento è sempre basato sul raggiungimento della vittoria ”.
Sabato arriverà al “Piola” il Piacenza. Avversari che stanno attraversando una crisi profonda: nelle ultime quattro partite sono arrivate altrettante sconfitte portandoli a lottare per la salvezza. Come si deve affrontare una squadra che viene a Novara a giocarsela senza avere nulla da perdere ? “ L'unica cosa da fare è non basarci sui loro ultimi risultati. Giocheremo in casa ed il nostro obiettivo sarà quello di fare risultato pieno; prepareremo la partita al meglio per raggiungerlo. Oltre alla tecnica ed alla qualità di una squadra, in questa partita bisognerà essere superiori anche a livello motivazionale. Affrontare una squadra in un momento negativo aumenterà il loro spirito di rivalsa, cercheranno di interrompere al più presto il trend negativo. Non devono però dimenticare che affronteranno al “Piola” un Novara che ha tanta voglia di fare bene e di vincere. Dovremo essere superiori... in tutto ” !
Il Novara sembra aver trovato il giusto assetto per affrontare al meglio le sette finali che ci aspettano. Un giocatore di esperienza quale sei tu come affronta, soprattutto mentalmente, un'attesa del genere ? Come si possono aiutare i giocatori giovani, che si trovano a reggere una situazione mai capitata prima d’ora ? “ Venivamo da un periodo di risultati che non ci hanno aiutato molto e con delle prestazioni sotto il livello standard e anch'io penso che abbiamo ritrovato la strada giusta. Cerchiamo di continuare così evitando che il Piacenza ci faccia uscire di strada. Forse guardare la classifica e ragionare sui vari risultati ci ha un po' danneggiato. Secondo me la strada migliore è ragionare partita per partita: abbiamo in testa solo il Piacenza. Questa settimana ci concentreremo solamente sul nostro avversario, soprattutto a livello tattico, come fa sempre il mister. Non dobbiamo fare nessun calcolo, credo sia la cosa più corretta, ragioniamo sempre partita per partita cercando di fare più punti possibili e poi solo alla fine tireremo le somme e ci comporteremo in un certo modo in base a quello che ci dirà la classifica finale. Faremo i complimenti a chi andrà in serie A direttamente e chi affronterà i play-off si giocherà l'ultimo posto disponibile. Noi siamo una squadra importante, capace di dar fastidio a tutti gli avversari, ma se incominciamo a ragionare troppo ci incartiamo in un cammino che non è sicuramente quello giusto. Per quanto riguarda i giovani in squadra per noi sono una risorsa importante: nell'incoscienza anche loro ci danno una mano notevole. Ci diamo una mano a vicenda: loro ci danno la spregiudicatezza di un ragazzo giovane, pronto a fare cose importanti sin da subito, mentre noi “vecchi” dobbiamo cercare di farli rimanere con i piedi ben saldi per terra evitando voli pindarici inutili. In questa distinzione siamo tutti però consapevoli che in mano abbiamo un'opportunità importante per noi, per la squadra e per l'intera città, quindi dobbiamo tutti gestire al meglio questo finale di stagione e vedere i risultati ottenuti. La nostra squadra è il giusto mix per raggiungere importanti soddisfazioni e quel giusto equilibrio che in una rosa deve esserci. Ricordo che l'anno scorso abbiamo vinto un campionato grazie ad un gruppo coeso e saggio. Partiamo sempre dalla forza del gruppo e dalla voglia che abbiamo di dare il massimo sempre ”.
Un tuo giudizio sulla classifica generale: che finale di stagione ti aspetti ? Ci saranno sorprese in arrivo o ormai è solo questione di delineare le posizioni in classifica ? “ Ormai tutte le nostre avversarie daranno il massimo in ogni match. In classifica ci sono le prime due squadre che probabilmente vinceranno il campionato per la mole societaria, la qualità della rosa che hanno e per la storia. Se vinceranno il campionato gli stringeremo la mano e per il resto ci giocheremo le nostre possibilità, anche se contro abbiamo squadre importanti come Torino, Reggina, Livorno ed il Varese stesso, anche se come noi è una neopromossa. Tanto rispetto per i nostri avversari ma abbiamo tanta voglia di competizione. Mancano sette giornate e l'errore più grande che tutte le squadre interessate ai play-off non devono fare è quello di rilassarsi. Sempre concentrati in ogni match e pensare per gradi: solo in questo caso si raggiungerà l'obiettivo prefissato. Se si è distratti e si fanno calcoli inutili qualcosa per strada si perde e si può compromettere l'intera stagione ”.
Da quando sei a Novara il mister ti ha schierato in un ruolo diverso da quello occupato nelle stagioni pre-azzurre ottenendo ottimi risultati: come ti sei trovato in questo nuovo ruolo ? Com'è nata questa idea del mister di vederti capace di esprimere le tue capacità anche in questa nuova sistemazione ? “ E' un ruolo nato l'anno scorso per incastrare bene un puzzle: Motta da attaccante si è trovato a fare il trequartista e io da trequartista, non avendo magari quelle doti realizzative importanti come Simone, ho agito più internamente: di questo devo solo ringraziare il mister per avermi dato una possibilità di occupare un nuovo ruolo, dove sto imparando tantissimo migliorandomi come giocatore, divertendomi sempre ed ottenendo anche delle vittorie, ma spero tanto di vincere ancora. Sono molto grato al mister. Oltre all'intuizione perfetta dell'allenatore c'è da aggiungere che tutti noi giocatori coinvolti in questo scambio di ruoli abbiamo messo in campo la nostra disponibilità. Simone ha accettato di arretrare la sua posizione e si è adattato alla grande ed io ho fatto la stessa cosa. Alla fine ciò che conta sono i risultati ottenuti e devo dire che ci hanno dato ragione. Sono molto contento di questa soluzione: sento che le mie qualità sono aumentate ed ho imparato tante altre cose a prescindere da come andrà il campionato e la mia carriera. Merito di questi risultati va al Novara, perché solo aiutarsi insieme in campo facilita il lavoro di tutti. Pensandoci bene è anche un nostro segreto: la disponibilità, la voglia di imparare sempre, di mettersi in discussione e la voglia di vincere da parte di tutti ”.
I dati statistici rilevano che la squadra tende a segnare poco direttamente su punizione. In rosa ci sono diversi giocatori capaci: tu sei il principale ma non dimentichiamo altri nomi come per esempio Gheller, Gigliotti, Porcari, ecc... come mai la squadra fatica a trovare la via della rete in questa circostanza ? Quanto è importante avere la capacità di risolvere la partita sui calci piazzati, soprattutto quando le partite diventano ancor più decisive ? “ E' una cosa che anche tra di noi sottolineiamo più volte: la maggior parte delle reti nei campionati professionistici avvengono sui calci piazzati. L'anno scorso ci hanno portato a delle reti importanti e pesanti che ci hanno permesso di vincere delle partite. Purtroppo quest'anno li abbiamo sfruttati molto meno e questo è un punto da migliorare. Dobbiamo tutti avere la voglia di concentrarci sotto questo aspetto: non nascondo che il mister stia provando queste punizioni, sia in fase difensiva che offensiva. Dobbiamo migliorare: quando le cose vanno bene bisogna approfittarne per cercare di lavorare su delle cose più piccole ma essenziali. Ci è mancato molto in questo campionato... magari recuperiamo il tutto alla fine ”.
Dopo aver risolto la comproprietà con la Ternana, da questa stagione sei a tutti gli effetti un giocatore del Novara Calcio. Cosa hai provato quando è stata ufficializzata la tua nuova destinazione definitiva ? Cosa rappresenta per te vestire la maglia del Novara in un periodo storico importante, non dimenticando mai i diversi giocatori e non che hanno fatto parte di questa gloriosa squadra ? “ È stato un parto travagliato concluso però a buon fine. Preferisco non dire nulla su come è andata questa operazione perché è stata veramente difficile: l'importante è che sia finita bene, che era la volontà sia mia che della società Novara Calcio. L'unica cosa che voglio dire è che sono molto felice ed è la cosa in assoluto che volevo di più. Vestire la maglia del Novara rappresenta per me una grande soddisfazione ed un onore: è un piacere aver realizzato qualcosa di importante per questa città. Sono orgoglioso di far parte di questa società di valore assoluto e con immenso piacere sono felice di far parte di questo progetto ”.
Un messaggio per i tifosi... “ I tifosi posso solamente ringraziarli perché ogni partita ci fanno sentire importanti. Da parte nostra ci sarà l'impegno assoluto e se raggiungeremo l'obiettivo sarà qualcosa di storico, sia per loro che per noi a livello professionale. L'impegno e la determinazione non mancheranno mai... la maglietta bagnata ce l'avremo sempre ” !
Grazie a Marco Rigoni per la disponibilità nel concederci questa intervista. Un ringraziamento anche all'Ufficio Stampa del Novara Calcio per la concessione rilasciataci nella stessa.
Alberto Battimo |