Editoriale dell'11/09/2011
domenica 11 settembre 2011 - 22:34
di Massimo Barbero
Sia benedetta la testa di Massimo Paci che ha cambiato l’epilogo di questa nostra sospirata domenica di esordio. Un punto non fa tanta classifica, ma fa parecchio morale agli inizi di un ciclo di ferro. Abbiamo cancellato subito quello “0” dalla casellina della graduatoria ed adesso ci sentiamo davvero in serie A.
O meglio… per dirla tutta, per rendermi conto che davvero il Novara è tornato nella massima serie ho dovuto mettermi a giocare un po’ con il tasto “active” di Sky al rientro a casa. La cornice del “Bentegodi” poteva farmi benissimo pensare ad una partita di qualche categoria già frequentata. Onestamente avevo visto lo stadio dell’Hellas forse più pieno e vociante in partite di Lega Pro. Quello che ho apprezzato oggi è invece l’atmosfera che si respirava sugli spalti: un tifo sereno e corretto con qualche famigliola in più che rappresenta la migliore medicina per il nostro calcio un po’ malmesso.
La partita ha avuto ritmi francamente inferiori rispetto alle attese. Il caldo e l’afa hanno bloccato le gambe delle due squadre che hanno dato tutto con il risultato di finire (specialmente il Chievo) in apnea. Nei primi 25 minuti il Novara si è trovato sotto per 2-0 senza avere fatto cose terribili. D’accordo, la squadra di Tesser faceva fatica ad essere incisiva contro un avversario accorto e ben messo in campo. Ma le due reti incassati in due tentativi soli dei gialloblu parevano un pedaggio troppo pesante agli errori azzurri. Di Carlo ha azzeccato la mossa Thereau, uomo ovunque, capace di fare la spola tra i reparti. Ed ha spinto tanto sulla fascia sinistra dove Hetemaj ha giocato una mezzora eccellente.
Sul 2-0 tutti abbiamo temuto il peggio… ovvero un esordio simile a quello del “Porta Elisa” di Lucca del 2006… Ma una resa incondizionata non è nelle corde di un gruppo che non molla mai. E che è rientrato in partita subito grazie ad un’azione corale molto bella. Mi fa piacere che a segnare un gol tanto pesante sia stato Francesco Marianini. Ci eravamo un po’tutti dimenticati di lui in precampionato, trascurando il fatto che anche l’anno scorso, dopo una preparazione non ad altissimo livello, si era proposto su livelli eccellenti sin dal debutto di Padova.
La prima parte della ripresa è stata francamente un po’ stucchevole. Il Novara ha premuto a lungo contro un avversario preoccupato ora solo di difendere, ma senza mai trovare varchi. Gli allenatori hanno messo le cose a posto con i cambi giusti. Gli innesti di Jeda e soprattutto Mazzarani hanno ridato vivacità agli ospiti contro un avversario ormai in apnea. Ma anche il Chievo ha ritrovato pericolosità (e per fortuna non la mira!) grazie agli innesti dalla panchina. L’espulsione di Sardo ha spostato gli equilibri del finale ancora più verso l’azzurro. E’ giunto un pari meritato ed il fischio di finale è stato salutato con malcelato sollievo da un Chievo stava seriamente rischiando di perdere una partita che troppo presto aveva pensato di aver vinto.
E’ andata! Abbiamo superato il primo esame universitario con un voto ampiamente sopra la sufficienza. Nulla di esaltante, magari, nello specifico, ma certamente la conferma che possiamo starci anche noi in questa categoria che fino a pochi mesi fa potevano vedere solamente in tv. Almeno questo debutto ha fugato una delle principali perplessità che animavano l’estate azzurra. Anche senza i sospirati Bertani e Gonzalez i gol arrivano comunque. Ed arriveranno anche per merito di un parco attaccanti che consentirà a Tesser di avere sempre due uomini freschi (anche capitan Rubino!) da avvicendare nel corso della gara. Resta da capire se le reti incassate oggi sono davvero il frutto di una fragilità difensiva o di censurabili episodi possibilmente da non ripetere.
Chi scrive aveva visto giocare tre volte il Novara al “Bentegodi” (2 con l’Hellas ed 1 con il Chievo) senza mai raccogliere nemmeno un punto. La serie negativa è stata interrotta nella domenica di maggiore prestigio. Oggi mi sono sentito come “Charlie” Ludi, un “debuttante” (ahimè solo come giornalista) in una categoria che sino a qualche anno fa rappresentava una chimera… Provo ad impossessarmi per un istante della semplicità e del realismo del centrale di Viadava per ripetere… gustiamocela tutti assieme… Forza Novara sempre!!! |