L'editoriale del 27/11/2011
domenica 27 novembre 2011 - 10:02
di Massimo Barbero
Sarebbe facile scrivere adesso: “CI HO SEMPRE CREDUTO…”. No, stavolta amici miei, dal trentesimo del primo tempo me ne stavo affossato nella sedia, nascondendo le mie sofferenze in una stoica rassegnazione… Pensavo ai sorrisini di compatimento di coloro ai quali avrei raccontato dell’ennesima sfilza di infortuni, dell’autogol che aveva sbloccato la partita, di quell’incredibile salvataggio di Mirante su Mazzarani e Rubino alla fine del primo tempo… Insomma la solita solfa… di un Novara jellato e perdente… che non avrebbe commosso più nessuno. Tantomeno avrebbe intenerito una classifica che sarebbe diventata terribile alla vigilia di un trittico di ferro.
Per fortuna i ragazzi in campo sono stati più bravi di me… Non hanno mai mollato. Nel momento più buio Rigoni si è messo a sfidare a colpi di magie un Parma che pensava di amministrare facilmente il fortunato (ma allora meritato) vantaggio. I suoi numeri hanno suonato la carica ai compagni: “Dai ragazzi, ce la possiamo fare!” Le sicurezze gialloblu hanno cominciato a scricchiolare. Soltanto il gong dell’intervallo ha salvato la squadra di Colomba da un pareggio che a quel punto sembrava inevitabile.
Ad inizio ripresa gli ospiti parevano nuovamente in grado di gestire il risultato senza troppi rischi. I 15 minuti di pausa avevano permesso a Lucarelli e compagni di riassestarsi. Avevano accentuato le inquietudini di un Novara che era uscito dallo spogliatoio sapendo di essere costretto a tornarci con dei punti pesanti per evitare il baratro. In quella fase Colomba ha perso la partita per la stessa eccessiva “prudenza” che spesso l’aveva condannato quando allenava il Novara, una vita fa. E Tesser l’ha vinta perché ha avuto il coraggio di fare il cambio giusto al momento giusto. Rischiando il tutto per tutto… con una mezzora ancora davanti… senza altre sostituzioni da fare. Granoche ha aggiunto peso al nostro attacco e tolto uomini a Rubino (e Rigoni) sui palloni aerei. E così il Parma ha lasciato per strada una partita che aveva pensato troppo presto di aver vinto. Quando quella punizione di Giovinco si è stampata sul palo… abbiamo tutti pensato che finalmente gli dei del pallone erano tornati dalla nostra parte. Nemmeno Tommasi (ma ha l’obbligo di espellere un giocatore del Novara ogni volta che ci arbitra?) è riuscito a cambiare un verdetto ormai scritto da un cuore azzurro straripante.
Dobbiamo sempre avere in testa questa serata… per ricordarci ovunque e comunque che nel calcio non esistono le imprese impossibili. Quasi sempre orgoglio e motivazioni valgono più dei valori tecnici. Ce l’hanno insegnato in queste settimane Fontana, Centurioni. Ed adesso Rubino, due partite fa era quinta punta ed ora è protagonista. Eterni ragazzi che sono tornati in serie A quando qualcuno non li riteneva nemmeno più in grado di reggere una C da protagonisti. Calciatori milionari? No, uomini veri che rappresentano un esempio di serietà, costanza ed impegno per i tanti ragazzi che si sono innamorati del Novara anche grazie a loro. Nel momento più buio questa squadra è riemersa grazie ai valori di un gruppo che ha dimostrato che due campionati consecutivi non si vincono per caso. Con un cuore così… la salvezza non è un traguardo impossibile… Perché tanti colleghi più o meno affermati hanno molto da imparare dall’atteggiamento degli uomini veri di questo Novara.
Domani ci risveglieremo con i soliti patemi di una rosa ristretta e di una classifica sempre delicata… Stanotte fatemi sognare ancora un po’ ripensando ai due azzurri che hanno deciso la gara…. Credo di aver visto dal vivo quasi tutti i 76 gol di Rubino… Da quel rigore di Valenza del settembre 2001 alla serie A… E’ difficile immaginare una storia sportiva più dolce ed entusiasmante di questa. Grazie capitano! E grazie anche a Te Marco! Per aver conservato i colpi più belli che la tua classe ti consente per questa avventura nella nostra città… In questi mesi hai dimostrato che la serie A è davvero la tua casa…. Ed è stato un gran piacere riaccompagnarti nel palcoscenico che impongono le tue qualità tecniche. Stavolta è tanto bello scrivere… Forza Novara sempre! |