Lettera a Babbo Natale
giovedì 22 dicembre 2011 - 21:51
di Daniele Faranna
Caro Babbo Natale, rieccomi qui a scriverti questa mia ormai periodica letterina di Natale. L’hanno scorso, di questi tempi ti avevo richiesto un regalo che credevo tu non potessi darmi: la promozione in serie A del mio unico, immenso amore, il Novara. Credevo fosse troppo quello che ti stavo chiedendo ma tu a distanza di sei mesi hai avverato questo mio sogno. L’arrivo in “Paradiso” del Novara mi ha fatto toccare il cielo con un dito e come me hanno gioito i tantissimi “malati” di azzurro. Sai da queste parti non eravamo abituati a certi palcoscenici, per anni abbiamo navigato nel dimenticatoio della lega pro ma grazie allo sforzo di certe persone in due anni tutto è cambiato e ora siamo qui, nell’ Olimpo del calcio e stiamo cercando di coronare un’altra impresa:salvarci. Sai buon Babbo Natale, non credo tu sappia come sta andando il campionato, preso dal tanto lavoro di questo periodo. Siamo nei bassifondi della classifica e arriviamo da un pareggio in casa contro il Palermo. Abbiamo cambiato molto rispetto all’anno scorso, sono andati via molti giocatori, è andato via il direttore sportivo e ovviamente oltre ad accogliere un nuovo direttore sono arrivati molti giocatori. Non voglio dilungarmi troppo, caro Babbo Natale, vorrei solamente chiederti di fare un altro miracolo, come l’hai fatto l’anno scorso: questa volta non ti chiedo un’altra promozione (più in alto di cosi non possiamo andare eheheheh), ti chiedo di portare tantissima serenità ai tifosi azzurri, ai nuovi e vecchi giocatori, allo staff tecnico, alla società. Un’opportunità cosi, in questa serie potrebbe non capitare più e mi rammarica vedere e sentire malessere attorno a questa squadra, vedere parte dei nuovi giocatori non onorare la nostra gloriosa maglia. L’anno scorso si respirava un’atmosfera magica, quest’anno questa atmosfera sembra svanita. Dai Babbo Natale, forza non ti chiedo molto. Butta un po’ della tua polvere fatata sopra le nostre teste, imprimi a tutti noi quell’ottimismo che ti ha sempre contraddistinto nella tua vita. Qui abbiamo bisogno di fermarci, pensare a dove siamo, come e perché ci siamo arrivati. Lo dobbiamo fare tutti noi tifosi e lo devono fare anche i nostri giocatori, soprattutto i nuovi arrivati. Facciamo parte tutti quanti di un’unica famiglia e dobbiamo assolutamente lavorare in un’unica direzione. Caro Babbo Natale siamo nelle tue mani!Buon Natale.
Daniele Faranna |