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Il punto della 14a giornata (recupero)
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Si chiude con una beffa per gli azzurri il recupero della 14° giornata, al cospetto di un avversario che ha avuto il merito di crederci fino alla fine e dimostrare che una partita si deve considerare conclusa soltanto al triplice fischio del direttore di gara. Il Novara ha, fin dell’inizio dell’incontro, patito in maniera evidente il gioco degli ospiti, basato su una serie fitta di passaggi millimetrici a centrocampo, che hanno spiazzato gli uomini di Discepoli e ne hanno frenato l’estro e la fantasia dimostrata a Sassuolo. Sebbene il pareggio alla fine rispetti un risultato tutto sommato giusto, rode in maniera particolare subire il gol che fissa il risultato finale al termine di un recupero generoso concesso dall’arbitro, (ben cinque minuti), dopo essersi visto negare un clamoroso rigore e a seguito di numerose occasioni favorevoli nel chiudere anticipatamente la contesa. La stanchezza fisica di alcuni giocatori, aggravata dall’aver giocato la partita precedente in condizioni al limite dell’impraticabilità, ha sicuramente influito nell’incontro odierno, ma non può costituire un concreto alibi, in funzione del fatto che lo stesso concetto valeva anche per gli ospiti. Resta semmai la certezza di aver affrontato un avversario insidioso, che attraversa un ottimo stato di forma e la cui posizione in classifica non rispetta il reale valore di quanto potuto osservare oggi. In sostanza si può affermare che il pareggio scaturito, sia frutto in egual misura di un’interpretazione errata da parte degli azzurri nell’affrontare l’incontro e di una grande prova di carattere della Pro Sesto, apparsa obiettivamente più dinamica. Va senza ombra di dubbio sottolineato, però, come la cattiva sorte accompagni costantemente gli azzurri nel corso di questa stagione: ben due delle tre sostituzioni oggi effettuate, sono frutto di cambi obbligati per sostituire giocatori infortunati: prima Chiappara e poi Ciuffetelli, sostituiti rispettivamente da Bresciani e Brizzi, hanno infatti dovuto lasciare il terreno di gioco anticipatamente, creando a mio avviso uno squilibrio allo schema tattico impiegato. Si conclude in questo modo il girone d’andata del campionato, con qualche rammarico per alcuni punti persi durante il cammino e, soprattutto, per come ciò sia avvenuto. Al cospetto di un pubblico che, per essere una giornata lavorativa non era poi così scarno, il Novara ha dimostrato la necessità di registrare qualcosa nel proprio gioco, partendo dalla difesa, dove qualche rinforzo a Gennaio potrebbe diventare fondamentale per centrare traguardi importanti. Note più che positive, invece, giungono da Raffale Rubino, autore della prima rete azzurra dell’incontro, che si porta a ben otto centri personali. Capocannoniere del girone, se non si considerano i gol segnati su rigore, Raffaele (oggi alla sua centesima presenza in maglia azzurra) si sta dimostrando un vero punto di forza nello scacchiere azzurro. Solite liete conferme anche da Fabio Gallo, le cui giocate a centrocampo illuminano sia gli attaccanti che gli esterni e da Lorenzini, la cui duttilità rappresenta sicuramente un valore aggiunto per tutta la squadra. Del Novara di oggi si possono apprezzare la volontà e lo spirito di sacrificio, non la concentrazione e la grinta che sono state meno evidenti rispetto ad altri precedenti. Ad ogni modo è inutile recriminare su quanto successo, meglio fare virtù degli errori commessi e cercare un pronto riscatto già dal prossimo impegno interno contro la ProPatria, che sia di buon auspicio nell’inizio del girone di ritorno e dimostri come quella di oggi possa considerarsi soltanto un episodio negativo e non uno stato precario di forma. In attesa di conoscere il risultato del posticipo di questa sera fra Padova e Foggia, la classifica non offre grosse modifiche rispetto alla giornata precedente, frutto anche dei ben sette pareggi su otto gare disputate. Cinque partite concluse sul risultato di 0-0 (quelle fra Lecco - Verona, Legnano - Cavese, Manfredonia – Cremonese, Monza –Venezia e Paganese – Pro Patria), ed una sul risultato di 1-1, quella tra Foligno – Sassuolo, con la squadra di casa abile a pareggiare quasi allo scadere. Ne approfitta, pertanto, solo il Cittadella, che espugna il campo di Terni per 2-1 con un gol all’ultimo minuto del tempo regolamentare. In virtù dei risultati emersi, la classifica consacra “campione d’inverno” la coppia Cremonese - Sassuolo a 34 punti, seguite dal Cittadella ad un solo punto di distanza. Il Novara mantiene otto lunghezze di stacco dalla vetta, ma un solo punto dalla zona play-off. In coda alla classifica Verona e Lecco si lasciano alle spalle la Ternana, che diventa il nuovo fanalino di coda. Certamente, analizzando la giornata nel suo complesso, la mancata vittoria di oggi rappresenta un’occasione sprecata per gli azzurri, di recuperare terreno nei confronti delle avversarie che precedono in classifica, ma si deve dar modo alla squadra di fornire il doveroso riscatto, che ridoni serenità all’ambiente e possa rappresentare l’inizio di una serie positiva di risultati. Nella speranza, però, che umiltà, concentrazione, grinta e un pizzico di cinismo ritornino alla svelta… specie perché il prossimo avversario è uno di quelli contro i quali vorresti sempre ottenere il massimo. Quella Pro Patria che nella gara di esordio era riuscita a battere  gli azzurri, che pur giocando una discreta gara subirono il gol decisivo allo scadere dell’incontro. Quale ottima occasione di vendicarsi, se non quella che si propone domenica prossima ? La speranza è quella che gli infortuni subiti oggi non siano gravi e che Discepoli possa contare sul numero maggiore di giocatori a sua disposizione e, da tifoso, che possa tornare al “Silvio Piola” quel calore e quell’affetto che incoraggia i nostri giocatori e li sprona a dare sempre il massimo per la gloriosa maglia azzurra che indossano. Forza Novara sempre !

Giovanni Chiorazzi

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