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di Massimo Barbero

Una bella dose di autolesionismo è la “qualità” più marcata del Novara attuale. Che non ci permette di trasformare in vittorie nemmeno prestazioni sontuose come quella di Chiavari o ampiamente positive come quella offerta contro la Lucchese.

La prova di ieri raggiunge a malapena una sufficienza stiracchiata. Ma probabilmente sarebbe stata abbastanza per battere un Alessandria volenterosa e ben organizzata (ma con evidenti limiti) se Eusepi non avesse preso il vizio di centrare con regolarità il palo dal dischetto (con una precisione alla Guglielmo Tell come mi suggerisce scherzosamente l’amico Massimo Zanari).

E’ autolesionistico sbagliare due rigori di fila. Ma in un certo senso lo è ancor di più combinare tutto quello che siamo riusciti a fare nell’ultimo minuto di recupero quando stavamo per archiviare comunque con moderata soddisfazione una rimonta colta con 2 esordienti in campo.

Da una palla persa sulla trequarti avversaria, abbiamo concesso una pericolosa punizione dal limite a Bellazzini da cui è scaturito tutto il resto: reazione di Di Gregorio, parapiglia, espulsione, un’altra squalifica, nuove polemiche per quel che si è visto sul terreno di gioco…

Per chi come me ha vissuto dal vivo tanti Alessandria-Novara è stato un derby triste, senza la solita atmosfera che caratterizzava confronti, anche impari, di serie C2. Solo i cori della curva di casa (peraltro in gran parte vuota) hanno rotto un silenzio quasi da gara amichevole.

Evidentemente noi piemontesi siamo così. Senza scomodare le piazze del Sud, non riesco ad immaginare un Pisa-Livorno (in qualsiasi categoria con qualsiasi posizione di classifica) attorniato da cotanta desolazione. Ed un paio di settimane fa un Modena-Reggiana di serie D è stato giocato davanti a 12 mila spettatori. Ai primi di febbraio (forse per prepararmi al peggio…) ero stato al “Moccagatta” per un Alessandria-Siena ed avevo invidiato quel pubblico numeroso e vociante che alla fine aveva accolto un pareggio come fosse una vittoria.

Tutta quella gente però evidentemente è sparita nonappena il generoso Di Masi ha chiuso i rubinetti… “Non vi lasceremo mai… ma solo se vincete” è ormai il “mantra” di quasi tutte le piazze dalle nostre parti.

Altrimenti meglio la Juve in tv al caldo del salotto. Tutto il mondo è paese.

Mentre da noi qualcuno fantastica sull’arrivo di Pessotto a restituirci il paradiso calcistico perduto, ad Alessandria sognano sempre l’approdo di Cairo per un derby con il Toro da disputare in serie A.

Ma la realtà attuale è ben diversa… Novara ed Alessandria sono curiosamente abbonate ai pareggi (9 a testa se non sbaglio) ed altrettanto accomunate da una fastidiosa allergia alle vittorie interne (i grigi un successo l’anno ottenuto, quando però per il calendario a giocare in casa era la Juventus U23).

La differenza sta nel fatto che probabilmente D’Agostino sta ottenendo qualcosa di molto vicino al massimo delle potenzialità di una rosa obiettivamente non eccelsa, Viali, per contro, è ancora assai lontano dal top (soprattutto in termini di risultati).Sbloccarla subito dal dischetto sarebbe stato di fondamentale importanza per impedire ai padroni di casa di continuare a recitare il copione tattico prediletto da squadra “da trasferta”.

Ultimamente quando sono andati sotto in casa (anche dopo un inizio promettente, vedi Piacenza) Gazzi e compagni sono poi puntualmente crollati.Invece, rimasti sullo 0-0, i grigi hanno potuto aspettarci a ridosso della loro area, restando corti per poi ripartire con una convinzione crescente. Perché il Novara di ieri sera non aveva né lo smalto né la brillantezza per ripetere il secondo tempo di Chiavari o il primo contro la Lucchese. Così, col passare dei minuti, il nostro possesso palla è sembrato sempre più sterile permettendo, via via, alla squadra di casa di inserirsi con maggiore facilità negli spazi di un avversario fatalmente destinato ad allungarsi e con un paio di ammonizioni “pesanti” (vedi Ronaldo) a far indugiare i nostri nei contrasti nella mediana.

De Luca ha cercato e trovato un gol capolavoro annunciato però dalla fuga di Santini di qualche minuto prima e favorito da una palla persa poco prima della metàcampo.Sull’1-0 è diventato così ancora più difficile per gli azzurri risalire la china. Non a caso la doppia occasione più eclatante (al quarto d’ora del secondo tempo) è maturata nell’azione successiva ad una delle poche sortite offensive portate con convinzione dall’Alessandria.

I locali, dal canto loro, possono rimproverarsi di non aver mai sfruttato l’arma del contropiede contro un Novara destinato sempre più a scoprirsi. Una rinuncia che li ha tenuti aggrappati al golletto di vantaggio fino al pasticcio fatale che ha permesso ad Eusepi di scaricare in porta, con rabbia, il pallone del pareggio.Una vittoria sarebbe stato un premio eccessivo per quello che l’Alessandria ha creato nel corso della gara, ma stavolta, onestamente, devo convenire che nemmeno noi avremmo meritato di più di questo ennesimo pari.

C’è poco da aggiungere anche perché le numerose defezioni troncano stavolta sul nascere le consuete discussioni su chi Viali avrebbe dovuto inserire (o su chi non avrebbe dovuto sostituire). Al mister azzurro va certamente fatto un plauso per avere avuto il coraggio di lanciare due debuttanti alle soglie di una sconfitta che l’avrebbe riportato sulla graticola.

In questa situazione di campionato e di classifica non bisogna avere remore nel buttare in campo i ragazzi (liberi di testa perché non hanno nulla da perdere). Starà a loro sfruttare (o meno) la grande occasione, dimostrando sul campo il proprio valore.

D’altronde il gol dell’Alessandria l’ha segnato un attaccante del 1998…Inutile fare auspici sulla gara casalinga che ci attende… L’unica consolazione è che adesso si gioca (quasi) ad armi pari… perché tutte le squadre di C sono chiamate all’assurdo tour de force… di 6 partite di campionato (quasi un terzo del girone) nel solo, gelido, mese di dicembre…

Van bene il Santo Stefano o il 30 dicembre allo stadio, ma certi turni infrasettimanali come quello di ieri andrebbero piazzati quando il clima rende piacevole anche una serata all’aria aperta e non nei mesi più freddi dell’anno (ce ne sarà uno anche il 23-24 gennaio).

Forza Novara sempre!!!

Massimo Barbero

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