Il Calcio ad un passo dal baratro
martedė 21 aprile 2020 - 23:07
di Daniele Faranna
"Se fanno il sorteggio per i play off porto la Lega Pro in tribunale". "Se non fanno il sorteggio me ne vado". "Se si riprende a giocare ritiro la squadra dal campionato". "Se non si riprende a giocare lascio il calcio". "Giusto il blocco delle retrocessioni". "Illegittimo non far retrocedere nessuno". "Si alle serie allargate". "No alle categorie con più squadre"...
Sono solo alcuni dei virgolettati comparsi in questi lunghi quaranta giorni a firma di Presidenti, addetti ai lavori delle squadre professionistiche italiane. Protagonisti di uno sport che sta affondando come il Titanic. Perchè ormai si è arrivati al paradosso, ad uno stato di confusione totale.
Forse non si è ancora capito che ad essere a forte rischio non è la conclusione di questa stagione ma l'intero futuro del mondo del pallone, dove è il Dio denaro a farne da padrone, offuscando pensieri e decisioni di coloro che all'unanimità dovrebbero invece trovare una soluzione concreta.
Invece sono le solite bagarre a tenere banco. Una costante: se in questo sport non si creano attriti e tensioni, non si è contenti.
Nel basket, pallavolo, motociclismo e in molti altri sport, sono bastate poche riunioni in "video call" per intraprendere la strada giusta.
Nel calcio no, perchè come è stato dimostrato più volte anche in passato, è più divertente creare caos, fare un pò di cinema, alzare la voce e a volta con straffottenza ed arroganza urlare più forte degli altri. Che poi, guarda caso, gira e rigira sono sempre gli stessi a farlo.
E a pagarne ovviamente, sono i milioni di tifosi, ormai saturi e stufi nell'osservare così tanta pochezza umana e professionale.
Daniele Faranna
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