L'opinione di Massimo Barbero
domenica 26 aprile 2009 - 21:06
Novara - Spal 0-1
I sogni muoiono alla trentunesima giornata… Esattamente come un anno fa a Sesto, la quartultima di campionato ci è stata fatale, cancellando di colpo le ultime speranze.
Le analogie con la passata stagione, però, a mio parere, si fermano qui. Dodici mesi avevo accolto la fine del campionato con rassegnata serenità. Le cinque squadre che ci stavano davanti in classifica (ed anche lo stesso Padova ed il Legnano della gara di ritorno) mi erano parse oggettivamente superiori a noi, qualcuna per qualità, altre per organizzazione (ricordate il Foligno al “Piola”?) o voglia di vincere (vedi Foggia nel finale di stagione).
Oggi non riesco proprio a fare una considerazione del genere. Continuo a ritenere la rosa ed il gioco di questo Novara non inferiori a quelli delle cinque-sei formazioni che si giocheranno in un appassionante sprint il primato ed i posti negli spareggi. Per questo la delusione per questa resa anticipata è davvero cocente e difficile da digerire. Purtroppo le occasioni perse si pagano e noi ne abbiano fallite decisamente tante nel corso di questa strana e controversa stagione.
La partita di oggi è stata un po’ l’emblema di questa vana rincorsa. Abbiamo affrontato con il piglio giusto la squadra più organizzata del girone. Alla lunga, però, abbiamo pagato l’assenza di un vero centravanti (Rubino o anche Sinigaglia) che consentisse a Bertani di partire da dietro e di svariare. E le ristrettezze di una rosa decimata da cartellini e guai fisici. Al momento di piazzare il serrate finale siamo arrivati con un comprensibile fiatone, senza che dalla panchina ci fossero troppe possibilità per intervenire. Qualche nitida palla gol fallita ed il severo “rosso” a Legati hanno fatto il resto. Mi consola solo il fatto che a gioire stasera sia un signore autentico come Aldo Dolcetti che a Ferrara ha fatto davvero un ottimo lavoro.
Peccato, comunque, perché il cuore messo in campo da Brizzi e compagni avrebbe, stavolta, meritato un finale meno malinconico. Il pari avrebbe solo prolungato l’agonia… ma la sconfitta è davvero un castigo troppo pesante. Mi è piaciuta molto la personalità esibita da Piraccini nel primo tempo. Ho apprezzato la spinta di Tombesi, almeno finchè ha avuto fiato. Tutta la squadra ci ha messo tanto impegno, ma non è bastato.
Peccato perché il valore complessivo di questa rosa mi pare decisamente superiore a quello della squadra dell’anno passato. Dodici mesi fa non avevamo un attaccante del calibro di Bertani e lo stesso Sinigaglia aveva reso decisamente al di sotto delle proprie possibilità. Gli innesti di Tombesi e Porcari ci hanno dato maggiore equilibrio, consentendo, ad esempio, a Gallo di esprimersi, fino a Natale, su livelli elevati. In difesa abbiamo trovato in Ludi-Centurioni una affidabile coppia centrale titolare che l’anno scorso non avevamo individuato.
Considerazioni che non fanno altro che aumentare i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato. Troppi punti lasciati con squadre da zona play out o dintorni, troppe partite non chiuse, troppe occasioni sciupate in gare dominate, almeno per lunghi tratti.
Tra i miei rimpianti (personali) c’è anche quello di non aver sfruttato il fattore campo nelle gare casalinghe decisive contro Cesena, Verona e Spal. Ogni decisione va rispettata, ma questo perdurante silenzio nel nostro stadio (senza un Forza Novara, da qualsivoglia settore) alla lunga, mi è parso anche un po’ autolesionistico...
Vorrei che fosse già il 1 settembre… per ripartire con ritrovato entusiasmo… e rinnovate speranze. Invece c’è un faticoso finale di campionato da onorare. Quantomeno per evitare di sprofondare, del tutto. in un anonimato di classifica che non appartiene al valore di questo Novara.
Chiudo con i doversi complimenti alla “Berretti” di Gattuso che ha vinto in rimonta il proprio girone e che ora si appresta ad affrontare le finali… Almeno per gli “azzurrini”… possiamo gridare ancora… Forza Novara sempre!
Massimo Barbero |