L'editoriale Azzurro
sabato 03 aprile 2021 - 22:22
di Massimo Barbero
Questo 0-0 rappresenta un piccolo passettino che ci avvicina alla salvezza, ma che ci allontana da quella zona play off che mai come stavolta è sembrata davvero a portata di tiro… Un anno e mezzo dopo Novara-Pergolettese è finita ancora senza gol e con pochissimi sussulti. Merito di una squadra, quella di De Paola abilissima a non farci giocare. Nei due confronti diretti ci ha concesso davvero pochissimo in termini di occasioni da rete.
Le emozioni maggiori ce le ha regalate il signor Rinaldi da Bassano del Grappa che ha ignorato almeno un paio di contatti evidenti in area di rigore gialloblu. Avesse fischiato rigore su quel tackle ai danni di Schiavi in area forse ora racconteremmo di una partita diversa perché lo svantaggio avrebbe costretto la Pergolettese a scoprirsi e ne avrebbe beneficiato lo spettacolo (oltre che la squadra azzurra).
Muovo un mio piccolo personale appunto a Banchieri sulla gestione degli uomini. Io non schiererei mai dall’inizio contemporaneamente Panico e Zunno perché sono gli unici due uomini in grado di garantirci il cambio di passo subentrando a gara in corso. Senza contare che entrambi prediligono partire a sinistra, nella posizione che maggiormente esalta le loro qualità in fase di tiro. Meglio fare una scelta iniziale puntando su uno dei due per poi inserire l’altro nel corso della ripresa quando le squadre cominciano ad allungarsi e gli spazi a dilatarsi. Ricordate quello che è successo a Gorgonzola con l’Albinoleffe quando è entrato Panico? Gli avversari non ci hanno più capito nulla perché hanno perso i punti di riferimento. Lo stesso impatto non lo può avere Malotti che ha altre caratteristiche e che può essere più adatto per cominciare la gara dall’alto della sua disciplina tattica.
Ma non bisogna cercare solo i difetti. Vanno fatti i complimenti alla squadra per quanto poco ha concesso ad una Pergolettese che aveva segnato 8 gol nelle 3 precedenti partite giocate. Desjardins in pratica non ha dovuto compiere vere e proprie parate e solo Varas ci ha fatto correre qualche brivido con qualche inserimento nelle battute iniziali. Merito della prestazione di Migliorini e C che non hanno concesso nulla all’attacco gialloblu. In casa non prendiamo gol su azione dal 7 febbraio (temporaneo pareggio dell’Alessandria) non può essere un caso
L’infortunio di Corsinelli (in bocca al lupo Francesco!) piuttosto sottolinea ancora una volta quanto sia numericamente tirato il reparto difensivo. A gennaio una volta imboccata la strada del 4-2-3-1 sarebbe stato saggio puntare su qualche centrocampista in meno (Bortoletti ha giocato sinora con il gontagocce) e su un difensore in più visti i guai fisici che già attanagliavano i vari Bellich, Colombini e Lamanna.
Intanto resta grande l’interesse per la questione societaria. Credo che un’altra stagione del genere (con compratori che si materializzano e svaniscono con la rapidità con la quale si erano materializzati) non sia più ripetibile. Dal fischio finale di questo campionato dobbiamo tutti quanti concentrarci per vedere se ci sono le condizioni per assicurare al Novara Calcio un futuro stabile, senza le incertezze che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi.
Domenica prossima intanto andiamo a far visita a quella Pro Patria che rappresenta un esempio di come si deve fare calcio in terza serie. O si costruisce una squadra “di passaggio” chiamata a vincere il campionato a tutti i costi oppure bisogna operare come sono soliti fare a Busto Arsizio. Hanno messo nel mirino la salvezza ed un equilibrio di bilancio che li ha portati, ad esempio, a rinunciare ai play off della scorsa estate ed ora si ritrovano al quarto posto della classifica con grandi meriti per quello che hanno fatto vedere nel corso di questa stagione. Hanno puntato su un tecnico emergente come Javorcic ed ogni anno operano pochissimi innesti a modificare una rosa affidabile, dal volto tattico collaudato. Davvero tanti complimenti per quello che hanno saputo realizzare con più di un pizzico d’invidia per la loro posizione di classifica.
Potrebbe essere un esempio da seguire per un Novara con meno nomi e dai costi più sostenibili, ma non meno competitivo per le zone nobili della classifica. Anche perché una base importante di giovani continuiamo ad averla. Dopo troppi derby persi dalla prima squadra ci siamo consolati con lo spettacolare 5-0 rifilato dagli azzurrini della Primavera alla Pro Vercelli. Bravi ragazzi ed in bocca al lupo per il proseguo di un campionato che è ancora alle battute iniziali.
Chiudo rivolgendo i miei più sentiti Auguri di Buona Pasqua a tutti gli sportivi novaresi...
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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