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L'editoriale Azzurro
giovedė 03 febbraio 2022 - 17:53
Novara-Borgosesia vista da Massimo Barbero
Mettete Novara e Borgosesia in un campo di calcio dalle dimensioni normali ed avrete il divario visto ieri, partita nella quale il migliore in campo è stato l’estremo difensore granata e nella quale gli azzurri hanno la sola colpa di non essere riusciti a concretizzare l’incedibile messe di palle gol create.
Onore al Borgosesia che se l’è giocata senza tatticismi e con tanti under in campo. Onore al Novara che ha saputo superare quello che era l’ostacolo principale sul terreno di gioco: l’assenza di cori dagli spalti che faceva sì che si giocasse in un clima di semi amichevole. I nostri sono stati bravi a non farsi condizionare anche se qualche gol mangiato ha il sapore di una partita agostana più di un match giocato in una rigida sera d’inverno.
Chi verrà a Varese non dovrà commettere l’errore fatto ieri dal pubblico per gran parte della gara: un timido battimani, come fossimo a teatro eppoi via a seguire la partita in silenzio, come se fosse un dovere stare composti, buoni e seduti. In trasferta dovremo essere bravi a rispondere colpo su colpo ad insulti e cori avversari. Un bel “Novara-Novara” nel momento della maggior pressione biancorossa potrebbe fare la differenza.
Ieri Marchionni ha cambiato ancora tantissimo a conferma della profondezza di una rosa che non ha eguali in categoria. Si è permesso persino il lusso di lasciar fuori Di Masi, elemento insostituibile nella prima parte del campionato azzurro. Se la sono cavata tutti al di sopra della sufficienza. Desjardins ha dovuto compiere un paio di parate non banali. Benassi e Bergamelli sono rientrati con il piglio di chi non era mai uscito non facendo rimpiangere Agostinone. Amoabeng sta sempre di più entusiasmando il pubblico per le sue serpentine personali che gli valgono licenze offensive di solito vietate ad un centrale. Tentoni ha fatto molto bene per mezzora ed il suo infortunio è senz’altro una gran brutta notizia (anche se Di Munno l’ha sostituito degnamente). Pagliai ha dimostrato di essere già in buone condizioni di forma dopo il lungo stop e Paglino ha spinto da par suo. Capano è stato delizioso in certi tocchi anche se un po’ poco continuo nel corso della gara. Laaribi non è partito al meglio, strada facendo ha patito anche un infortunio che l’ha condizionato per una bella fetta di gara. Nel finale però si è riscattato mandando in porta Vuthaj con una continuità formidabile. Pereira mi è piaciuto di più in altre occasioni. Stavolta è stato esagerato nel cercare la giocata di fino a dispetto del numero concreto a smarcare il compagno. E che dire di Vuthaj? Anche quando non sembra in palla, anche quando pare che abbia le polveri bagnate il gol (pardon la doppietta) lo piazza sempre.
La partita di ieri ha vissuto un periodo di supremazia azzurra durato fino al primo gol di Dardan. Poi in quel frangente, nel finale di tempo, abbiamo mollato un po’ permettendo ai nostri avversari di rendersi pericolosi dalle parti di Desjardins. Ad inizio ripresa però il Novara è ripartito come un ciclone, determinato a chiudere i conti il prima possibile. Soltanto una messe di reti fallite ci ha impedito di cullarci prima sul comodo vantaggio di 2-0. Una volta trovato il raddoppio le nostre bocche da fuoco si sono un po’ placate (anche se Alfiero ha fallito in maniera goffa il terzo gol) ed il Borgosesia ha avuto ancora spazio in avanti colpendo una clamorosa traversa.
Nel complesso è stata una delle gare casalinghe più positive. Niente a che vedere rispetto alle sfide contro Lavagnese e Gozzano quando solo gli episodi ci avevano premiato dopo periodi di lunga sofferenza. Ora dovremo riuscire a giocare una partita da grande squadra per chiudere la porta alle speranze di rimonta delle inseguitrici. Mi torna alla mente il febbraio 2010 quando dovevamo uscire a tutti i costi imbattuti dalla tana del Varese di Sannino e centrammo l’impresa grazie ad un memorabile contropiede Bertani-Gonzalez con i padroni di casa sbilanciati in avanti con l’obiettivo di darci una lezione.
In fondo la vita è fatta di momenti. Avevamo giocato la gara d’andata con 4 punti da recuperare al Varese. Una sconfitta avrebbe rappresentato una catastrofe per il nostro cammino e le nostre speranze. Un girone dopo siamo noi avanti 8 punti. Chi l’avrebbe mai detto in quel grigio pomeriggio d’ottobre, specialmente dopo l’1-0 di Premoli… Il momento è adesso…. Facciamoci sentire… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |
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