L'editoriale Azzurro
giovedė 17 febbraio 2022 - 12:49
Bra-Novara vista da Massimo Barbero
Il gol di Pablo è tutto per Paolo Molina che non avrebbe meritato di festeggiare un traguardo storico come quello delle 500 tele-radiocronache con una sconfitta a Bra. Per la mia 500 esima volta Pablo aveva realizzato addirittura una doppietta, ma l’aveva fatta nella terribile notte di Varese e c’era molto poco da festeggiare. Avevo apprezzato comunque quella punta d’orgoglio azzurro che ci aveva almeno evitato la sconfitta in una serata da incubo. Sono molto contento che l’amico Paolo si riuscito a centrare il suo sogno di 500 tele-radiocronache al seguito degli amati colori azzurri cogliendo un risultato positivo e festeggiando con una bella trasferta con gli amici di sempre. Avendo percorso con lui almeno metà di questo viaggio lungo l’Italia pallonara so bene quanti sacrifici e quanta passione ci siano dietro quell’ora e mezza di diretta settimanale. Forza Paolo, sei solo a metà del cammino… corri lieto verso le 1000 teleradiocronache accanto all’amato Novara. Ci aspettano ancora tante belle avventure da raccontare assieme…
La partita di Bra non passerà alla storia come una delle più esaltanti dell’ultracentenaria storia azzurra. E’ stata la classica gara da 0-0 rischiarata da due lampi, uno per parte. Abbiamo fatto tanta fatica a fare gioco su un campo spelaccchiato e dalle dimensioni ridotte. Il Bra ha avuto vita facile nel contenerci tanto che l’unica vera occasione a Vuthaj l’hanno concessa in pieno recupero (ed oltretutto in posizione di fuorigioco). Prima la nostra manovra era parsa senza sbocchi. Alfiero ha corso tanto, ma combinato poco. Pablo faticava a trovare compagni liberi da servire. A Vuthaj quell’ammonizione presa all’inizio ha tolto quel pizzico di cattiveria che di solito gli serve per andare a recuperare palloni anche impossibili. In mezzo al campo Di Masi ha spinto parecchio, ma senza trovare guizzi decisivi, Paglino si è liberato spesso, ma non è riuscito a trovare spunti per il cross. Di Munno e Vaccari hanno fatto bene in fase di interdizione, ma sono mancati in fase di costruzione. Dietro Amoabeng ha sofferto le dimensioni ridotte del campo che non consentivano le sue solite progressioni. Bergamelli se l’è cavata più che egregiamente ed Agostinone ha avuto il merito di evitare un autogol che sembrava fatto dopo il colpo di testa di Paglino e lo scivolone di Desjardins. I risultati dagli altri campi sembrano darci ragione perché il Varese ha perso in casa con il Borgosesia. Sembrano soltanto perchè la Sanremese ha inanellato un’altra vittoria di una striscia molto importante e si rilancia come avversario diretto almeno fino allo scontro diretto del 27 marzo.
Ci attendono tre partite non banali da qui al 2 marzo quando ci recheremo in quel di Tortona. Il Ligorna è un avversario tosto che già all’andata per almeno un’ora ci aveva fatto correre a vuoto. In questo lasso di tempo ha perso la spensieratezza di quei giorni di ottobre e trovato un allenatore concreto e realista quale Giorgio Roselli. Non ci aiutano le assenze in serie a cui dovremo far fronte per la partita di domenica. La più grave, paradossalmente, è quella di Paglino che ci obbliga a cercare un altro 2003 in una rosa che non ha più i vari Spina, Capone e Muhaxheri. Poi andremo a Romentino ad affrontare l’unica squadra capace di battere la Sanremese in questo girone di ritorno. L’incrocio con i verdearancio mette i brividi perché gli uomini di Presta daranno il 200 per cento per portare a casa un risultato che sarebbe storico. La presenza di Gianluca Sansone aggiunge ancora maggiori pepe ad un confronto che già avrebbe avuto mille insidie per noi. Dulcis in fundo si va a Tortona ad affrontare una bella realtà di questo campionato. Dopo queste tre partite ne capiremo di più. Se riusciremo a mantenere immutato il vantaggio sulla Sanremese allora potremo guardare agli impegni di marzo con un pizzico di serenità. Se il margine dovesse ridursi allora diventerebbe decisivo lo scontro diretto da giocare sul nostro campo il prossimo 27 marzo quando anche il “Piola” dovrà dare una grossa mano agli azzurri.
Guardiamo avanti con ottimismo, ma senza mai abbassare la guardia. Pensare che questo campionato sia già vinto potrebbe essere estremamente pericoloso quando mancano ancora diversi mesi di campionato. Umili e concentrati ed ora… sotto con il Ligorna… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |