L'editoriale Azzurro
domenica 15 maggio 2022 - 21:34
Novara-Derthona vista da Massimo Barbero
Quanto l’abbiamo sognato un bomber come Dardan Vuthaj, un giocatore capace di timbrare il cartellino ogni maledetta domenica. D’accordo è solo serie D, ma il gol è il gol e Dardan ce l’ha nel sangue. E’ stato lui a trasformare una buona squadra di D in una macchina di punti e vittorie. Senza di lui questo Novara sarebbe rimasto un’incompiuta. Malgrado gli sforzi di Pablo che non avrebbe avuto un compagno a cui appoggiare tanti palloni E dire che questo Novara era nato senza di lui. Contro l’RG Ticino al debutto a fianco di Pablo aveva giocato il giovane Ferla: buoni movimenti, qualche spunto interessante, ma dell’idea del gol nemmeno l’ombra. Poi dal secondo tempo della gara con la squadra di Guido Presta Vuthaj si è preso il Novara e non l’ha più lasciato. Ha fatto gol con l’Asti. Ha fatto cilecca con il Borgosesia. Poi dalla partita con il Varese a quella con il Pont Donnaz (5 dicembre) ha sempre fatto centro.
Marchionni è stato bravo a costruire una squadra che creasse gioco per il proprio terminale offensivo. Il 3-5-2 è stato la mossa vincente di questa stagione. Un modulo che ha saputo dare equilibrio e solidità ad una squadra che non aveva bisogno di far spettacolo per far risultato. Bastava far arrivare in qualche maniera la palla al numero 9 ed il gioco era fatto. Abbiamo corso dei rischi quando siamo passati al 3-4-1-2 con Gonzalez trequartista. Quello era un modulo che poteva reggere solo e soltanto quando dietro le punte agiva Laaribi altrimenti i rischi erano più dei vantaggi. Il punto più alto della presunzione l’abbiamo toccato contro la Sanremese quando abbiamo schierato Gonzalez trequartista alle spalle di Pereira e Vuthaj. Un modulo che non poteva reggere di fronte alla squadra più in forma del campionato e che puntualmente ci ha fatto precipitare di fronte agli scatenati liguri, Un errore che abbiamo ripetuto in casa contro il Pont Donnaz quando abbiamo schierato Pablo trequartista alle spalle di Diop e Vuthaj. Per 45 minuti non abbiamo visto biglia, siamo finiti nel mirino della squadra di Erbetta che ha gestito il gioco a piacimento fino all’azione nella quale ha pagato dazio con rigore ed espulsione. Da quel momento la partita è cambiata ed abbiamo gestito l’avversario in tutta tranquillità.
Un altro aspetto in cui la squadra parecchio strada facendo è cresciuta è la fase difensiva. Ad inizio campionato facevamo molta fatica. Nonappena passavamo in vantaggio rischiavamo subito di venire raggiunti. Avevamo una retroguardia Bergamelli-dipendente. Quando mancava Dario erano dolori. Cammin facendo siamo cresciuti molto sotto questo punto di vista Nel corso della stagione tutti i difensori sono migliorati moltissimo. In particolare Bonaccorsi che a partire dalla gara interna con il Chieri è diventato un’autentica sicurezza dimostrando di poter svolgere il ruolo di centrale senza imbarazzi di sorta. Nel contempo sono cresciuti tantissimo due giovani quali Amoabeng e Vimercati che hanno dimostrato di poter sostituire i titolari senza alcun problema
A centrocampo Marchionni sembra aver trovato la quadra proprio in extremis. La coppia Di Munno-Tentoni ha caratteristiche complementari straordinarie. I due si completano a vicenda. Di Munno orchestra il gioco, è bravissimo come centromediano metodista. Tentoni è straordinario negli inserimenti, sa far saltare gli schemi delle difese avversarie con un numero o una giocata. Vaccari è l’elemento ideale per un centrocampo a tre siffatto. E’ un elemento già maturo nonostante sia solo un 2002. Sugli esterni abbiamo tre uomini per due maglie: Di Masi, Pagliai e Paglino sono intercambiabili. Di Masi garantisce qualcosa di più in termini di qualità, Paglino è uno stantuffo inesauribile. Pagliai una via di mezzo: alterna qualità a quantità.
Prepariamoci ad affrontare Milano City ed Arzignano per coltivare un sogno. Sarebbe bellissimo cucirsi il tricolore sulle maglie. Sarebbe il riconoscimento della forza di questa squadra e del suo valore assoluto. La stagione non è ancora finita… c’è ancora modo e tempo di divertirsi con questo Novara che da settembre in poi non vuole smettere di stupire.
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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