Alla scoperta del...Padova
venerdì 21 ottobre 2022 - 10:54
Una panoramica dei nostri avversari
Padova-Novara evoca nei cuori azzurri bei ricordi: è il giugno del 2011 quando il Novara di Attilio Tesser grazie allo 0-0 dell’andata e al 2-0 del ritorno spezza i sogni dei biancoscudati tornando dopo 55 anni. Di acqua sotto i ponti, ahinoi, ne è passata: il palcoscenico non è più la serie B ma i 3 punti in palio all’Euganeo sono di vitale importanza per la truppa di Cevoli.
Ad attenderla ci sarà il Padova di mister Caneo. Andiamo a scoprire la storia e come i padovani si apprestano ad affrontare i nostri azzurri.Un po’ di storiaLa società biancoscudata nasce il 29 gennaio 1910 con la firma sullo Statuto da parte del barone Giorgio Treves de Bonfili presso l’allora sede della Rari Nantes Patavium in Piazzetta delle Garzeria.Nella sua lunga storia il Calcio Padova ha partecipato a 11 campionati di Prima Divisione / Divisione Nazionale, 16 campionati di Serie A, 38 campionati di B e 29 Serie in terza serie. Nel palmares, una Coppa Italia di Serie C nel 1980. Tanti i talenti sfornati dai patavini, Di Livio, Albertini e Del Piero per citarne alcuni. Lo stadio Appiani di Via Carducci, inaugurato nel 1924, prende il nome da Silvio Appiani, uno dei primi giocatori del Padova (17 reti in 14 partite nel Campionato Veneto 1914) che, partito per il fronte, non fece più ritorno nella città natia.Negli anni '40, la squadra viene allenata da Béla Guttmann, grande allenatore che troverà fortuna con il Benfica. In quegli anni viene tesserato Nereo Rocco che, appesi gli scarpini al chiodo, nel 1953-54 diventa l’allenatore del Padova La prima stagione da allenatore si chiude con la promozione in massima serie. Nel 1957-58 centra addirittura il terzo posto. Rocco resta sulla panchina patavina fino al 1961 quando sceglie, per la gioia dei tifosi rossoneri, alle lusinghe del Milan avviando poi un ciclo vincente. Senza Rocco il Padova scende in Serie B in cui dimora stabilmente. Nel 1967 sotto la guida di Humberto Rosa arriva la finale di Coppa Italia, persa contro il Milan di Rivera, ma rimane un risultato storico per lo sport padovano. L’anno successivo la squadra viene smantellata e la società retrocede in serie C. Nel 1979 il punto più basso della storia con la retrocessione in serie C2; occorre aspettare addirittura il 1982 perché torni in serie B. Nel 1985 per illecito sportivo il Padova tornerà nuovamente in serie C, per poi risalire in serie B nel 1989.Il Padova torna in serie A nel 1994 vincendo lo spareggio con il Cesena. Il Campionato di Serie A è ricco di soddisfazioni ma il Padova riesce a salvarsi solo nello spareggio contro il Genoa. Nell ’96 nonostante i goal di Vlaovic e Amoruso la squadra torna in Serie B e la discesa si completa con la nuova Presidenza Viganò addirittura finendo in soli 4 anni in serie C2.Negli anni successivi nonostante la guida di Ulivieri e Mandorlini, il Padova non riesce a tornare in serie B. Nel 2009 finalmente i biancorossi riescono nell’impresa in un’annata turbolenta sotto la guida di Carlo Sabatini. Nel 2011 la squadra sfiora i playoff per la Serie A battuta nella doppia sfida contro gli azzurri. Nel 2012 la squadra raggiunge una tranquilla salvezza ma nel 2014 dopo una stagione burrascosa il Padova torna in Lega Pro.Nel 2014 Diego Penocchio è proprietario unico del club e nella stagione 2014-15 la domanda per l’iscrizione alla Lega Pro non viene accettata. Viene iscritta in serie D nel frattempo la Società Sportiva dilettantistica Biancoscudati Padova che torna in Lega Pro nell’aprile 2015Nel 2015 la società torna ad essere Calcio Padova ed arriva al play-off per la Serie B nel 2016 sconfitta dall’Albinoleffe. Nel 2017 il Padova vince il Campionato di Serie C e torna in Serie B vincendo anche la Supercoppa di Serie C. Ma nel 2018-19 la stagione è più difficile del previsto e i veneti tornano nuovamente in Lega Pro.
STATO DI FORMA
Un mercato non disprezzabile, condizionato al ribasso dalla vicenda esuberi. Da attenzionare alcuni nuovi acquisti Belli, Liguori e Radrezza anche Russini. Le falle sembrano legate al ruolo di centravanti (né Ceravolo né De Marchi regalano certezze granitiche), alla mancanza di un ricambio in mezzo e alla mancanza di un centrale difensivo veloce dietro. In 9 partite fino a qui disputate sono arrivati 5 successi, due pareggi e altrettante sconfitte per un totale di 17 punti che collocano i patavini a 17 punti a una sola lunghezza dal Renate capolista. La media punti è di 1,89 e la differenza reti a+2(11gf ;9 gs). Il miglior marcatore biancoscudato è Liguori: a 3 reti. Il Padova è reduce dalla convincente vittoria di Trieste per 0-2 grazie alle reti di Piovanello e De Marchi.
PROBABILE FORMAZIONE
Promosso quindi il 3-5-2, modulo più da battaglia. In vista di Padova-Novara, mister Caneo potrà contare sul rientro di Liguori che ha smaltito il problema fisico che lo ha tenuto fuori causa nelle ultime settimane.Jelenic dovrebbe tornare al suo posto con Zanchi pronto a subentrare, in attacco tandem Ceravolo-Piovanello ma attenzione anche alla candidatura di De Marchi. Per il resto confermata la formazione che ha sbancato il “Rocco” di Trieste.
PADOVA (3-5-2): Donnarumma; Belli, Valentini, Calabrese; Liguori, Cretella, Franchini, Dezi, Jelenic; Piovanello, Ceravolo/De Marchi. ALLENATORE: Bruno Caneo.
Alessio Farinelli |