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L'editoriale Azzurro
sabato 19 novembre 2022 - 23:52
Pordenone-Novara vista da Massimo Barbero
“Quanto vale questa squadra? Lo capiremo meglio tra sette giorni…” chiudevo così l’editoriale della scorsa settimana in attesa che Lignano Sabbiadoro svelasse le reali potenzialità di un Novara che sinora ha viaggiato a corrente alternata. Purtroppo il verdetto non è stato esaltante. Ci sta di perdere con questo Pordenone. Non ci sta di non tirare in porta nemmeno una volta nel corso di una partita contro qualsiasi avversario.
Contro una formazione che aveva segnato 13 gol nelle ultime 3 partite Cevoli ha scelto la strada dell’ultra prudenza. Ha impostato una gara di puro contenimento nella speranza di portare a casa un risultato positivo.
Non dimentico quello che scrivevo soltanto 15 giorni fa dopo la sconfitta sul campo della Juventus minore. Invocavo maggiore concretezza e più solidità difensiva. Da trapattoniano di nascita ho sempre apprezzato difesa e contropiede. Partite come quella di Padova mi esaltano e mi entusiasmano. Però a Padova non avevamo mai rinunciato a giocare. In qualsiasi momento della gara eravamo riusciti a renderci pericolosi.
Stavolta no. Stavolta non siamo riusciti ad abbozzare una sola azione degna di nota. Nelle dichiarazioni del post gara Cevoli ha esaltato la prova difensiva dei suoi. Ma i suoi si sono dedicati unicamente alla fase difensiva senza provare a costruire niente. Per fare un paragone recente il Piacenza ha perso 3-0 in casa con il Pordenone dopo aver fallito due-tre clamorose occasioni sullo 0-0. Noi non possiamo dire altrettanto.
Giocando così di strada se ne fa davvero poca. Di sicuro giocando così non si può pensare di fare la corsa su un Pordenone che ha molta più qualità e sostanza in mezzo al campo. Se la squadra di Di Carlo avesse una punta forte (potrebbe bastare il recupero del miglior Palombi) il primo posto del girone potrebbe dirsi già assegnato.
E’ il classico discorso della coperta corta. Cevoli ha blindato a tal punto la retroguardia che ha smarrito le qualità migliori di un Novara che sino ai primi di ottobre ci aveva entusiasmato. Quando è stato ingaggiato in molti avevano sottolineato i suoi trascorsi e la capacità di far rendere al meglio Ranieri e Galuppini. Da qualche settimana i due ex del Renate vanno in panchina ed il livello tecnico della squadra ne risente. Lasciamo fuori Galuppini e Ranieri (acciaccato), ma anche Gonzalez e Peli (influenzato) e così abbiamo smarrito d’un tratto gran parte del potenziale tecnico di chi a settembre ci aveva fatto sognare.
La partita tra la capolista e la terza (al fischio d’inizio) del campionato è stata bruttina. Il Pordenone ci ha aggredito sin dalle prime battute facendoci capire che non era aria. I quattro difensori ed il portiere di riserva di Di Carlo hanno trascorso un pomeriggio di assoluto relax mai impensieriti da un Bortolussi e da un Tavernelli costretti ad andare a recuperare palla a centrocampo. E nemmeno da un centrocampo puntualmente sopraffatto dal trio Torrasi-Burrai-Pinato. E neanche dai nostri due esterni che hanno spinto poco e male.
Ci hanno tenuto a galla l’ottimo Khailoti e la prova comunque positiva di Carillo e Benalouane. Nel primo tempo ricordo solo un pallonetto di Burrai deviato in angolo da Desjardins.
E’ andata ancora peggio nella ripresa giocata ad una sola metàcampo. Ricordo una sola parata determinante del nostro portiere, ma nel complesso il Pordenone ha sempre attaccato legittimando la vittoria pur giunta in un’occasione rocambolesca.
Se ne faccia una ragione il presidente Ferranti: questa non è una squadra in grado di lottare per la serie B diretta. Non dimentichiamo da dove siamo arrivati e dove eravamo un anno e mezzo fa prima che l’attuale proprietario venisse a riscrivere la storia del calcio in questa città risollevandoci in pochi giorni morale ed ambizioni. Puntiamo ai play off, alla migliore posizione possibile senza ansie né pressioni di sorta. Ci divertiremo comunque ed applaudiremo lo stesso perché Novara non è una città ingrata, sa riconoscere chi dà tutto per la causa. Finora si è giocato in un ambiente ideale per rendere al meglio. Una fortuna che in altre piazze non hanno. Rifiatiamo un attimo in attesa di una settimana da nove punti che nel bene o nel male può rivoluzionare una classifica sempre molto equilibrata… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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