L'editoriale Azzurro
lunedė 27 febbraio 2023 - 09:07
Novara-Padova vista da Massimo Barbero
Passano le giornate e cresce la sensazione che questo Novara cosiccome ridisegnato nel girone di ritorno sia davvero la peggiore squadra del lotto.
Forse solo a Piacenza se la passano altrettanto male. Se non fosse per i 14 punti conquistati nelle prime 6 giornate di Campionato saremmo sul fondo della classifica dove probabilmente meritiamo di finire.
Prima di scrivere ho dato un'occhiata alle partite delle 17.30 e mi sono reso conto che altrove anche le formazioni più in crisi qualche qualità ce l'hanno. Mantova e Pergolettese hanno strappato un punticino nello scontro diretto. La Pro Vercelli ha fatto pari d'oro a Sesto San Giovanni dov'era addirittura in vantaggio. L'Albinoleffe può contare su un Manconi che ha segnato 11 reti in questo campionato (ed oggi ha siglato un gol da cineteca) e non a caso ci ha battuto in entrambi gli scontri diretti.
La partita con il Padova la dividerei in tre parti. Fino al gol del vantaggio biancoscudato non abbiamo giocato, come fossimo paralizzati dalla paura. Dal momento dell'1-0 in poi abbiamo avuto una discreta reazione che ci ha portato ad avere delle buone occasioni nel corso del primo tempo. Ad inizio ripresa però siamo scesi in campo nuovamente annebbiati, come se negli spogliatoi anziché la carica per una ripresa d'assalto avessimo attinto nuove fragilità. Dopo il 2-0 di Bortolussi e l'espulsione di Tentoni la gara è praticamente finita e solo un episodio estemporaneo ci ha portato a riaprirla per qualche minuto.
Faccio un appello al presidente Ferranti affinchè torni a farsi sentire. Dai tifosi che l'hanno accolto con grande entusiasmo. Dalla stampa che l'ha sempre seguito con una critica serena e scevra da preconcetti di sorta. Solo lui può salvare questa stagione riprendendo il bastone del comando e ricominciando a dare la carica ad una squadra che sembra impaurita e smarrita.
Al fischio d’inizio eravamo avanti di un punto rispetto al Padova, ma in campo tra le due formazioni c’era un abisso in termini di personalità, proprietà di palleggio, sicurezza. E’ come se mentalmente avessimo già perso in partenza.Evidentemente il ritiro anziché a ricompattare la squadra è servito solo ad ingigantire le preoccupazioni. Al posto di Marchionni non avrei fatto molti esperimenti con il lancio in contemporanea di Tentoni e Varone che non giocavano una partita da tantissimo tempo. Sarei partito con un 4-3-1-2 per dare un po' di coraggio ai propri giocatori e mettere pressione alla formazione di Torrente. Mi sarebbe piaciuto vedere Galuppini agire alle spalle di Gonzalez e di Vuthaj come era stato nella gara d’andata quando l’ex del Sudtirol libero da marcature era stato una spina nel fianco per la difesa biancoscudata.
Nelle ultime tre gare abbiamo già rinunciato per due volte in partenza al giocatore esploso nel Renate che però è l’uomo che vede maggiormente la porta nell’intero organico. E’ un insegnamento da tener presente in vista della trasferta sul campo del Sangiuliano dove ci giocheremo una bella fetta del nostro campionato.
Proviamo ad andare ad aggredire gli avversari come non facciamo più da tempo. Mettiamo in soggezione chi ci sta di fronte per non essere costretti a subire sempre la segnatura avversaria. Tanto a stare coperti il gol lo prendiamo lo stesso (e molto presto) da lì non si scappa. Credo obiettivamente che questa situazione sia molto più difficile che quella che abbiamo vissuto (sportivamente parlando) nella stagione del doppio cambio Banchieri-Marcolini-Banchieri quando pure eravamo stati ad un passo dall'ultimo posto.
Allora avevamo ragazzi in grado di far sentire a chi arrivava il senso di appartenenza. Avevamo senatori (un certo Buzzegoli ad esempio) che erano delle certezze in termini di affidabilità e qualità.
Ora siamo finiti nella cacca grazie ad una serie di scelte improvvisate ed ai personalismi di una rosa che non ha mai avuto dei veri leader, ma solo dei giocatori che hanno pensato solo al proprio Io. Fatta eccezione ovviamente per Pablo Gonzalez che anche oggi ha dato tutto quello che aveva per quella maglia azzurra che ama tantissimo.
Come sette giorni fa non so proprio che altro aggiungere... il tempo delle speranze è finito... Non resta che seguire dove Ci porterà questa squadra eppoi tirare le somme. Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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