L'editoriale Azzurro
lunedė 27 marzo 2023 - 09:17
Piacenza-Novara vista da Massimo Barbero
Non posso commentare quello che è successo fuori dallo stadio perché non ho assistito alla scena. Mi auguro soltanto che a breve il Novara Fc prenda posizione sull’accaduto (dovrebbe uscire un comunicato).
La mia analisi si limita a quello che si è visto nei 96 minuti di gioco. Chi si aspettava un Novara all’altezza di quello ammirato contro il Pordenone è rimasto deluso. Questa volta la squadra di Marchionni è tornata negli antichi vizi della gara di Busto. Si è adattata al ritmo lento degli avversari per oltre un tempo. Soltanto una volta in svantaggio abbiamo fatto qualcosa di più meritando un pareggio che in verità fa pochissima classifica per entrambe. I padroni di casa hanno provato a partire forte, ma è bastata un’accelerazione di Galuppini per indurre i biancorossi a più miti consigli. Così il primo tempo è scivolato via lento, con pochissime emozioni da una parte e dall’altra. Sembrava uno 0-0 scritto (almeno all’intervallo) ed invece è arrivato il gran gol di Cosenza a punire un Novara nella circostanza più sfortunato che realmente colpevole (decisivo un rimpallo).
Ad inizio ripresa mi sarei aspettato l’ingresso di Gonzalez per un 3-4-1-2 (o meglio 3-4-2-1) che potesse mettere in difficoltà i padroni di casa. Invece Marchionni ha scelto di tentare la rimonta con gli stessi effettivi. Evidentemente non voleva sacrificare Galuppini che sino a quel momento era l’uomo in più della formazione azzurra Ed a momenti la non mossa pagava perché Rocca ha avuto sul piede un pallone d’oro, solo da servire a Vuthaj al centro dell’area di rigore. Sull’1-0 anche il Piacenza ha avuto un paio di nitide opportunità per chiudere i conti. Ma a venti minuti dalla fine l’abbiamo pareggiata con l’ennesimo spunto di Galuppini che ha dato a Dardan un pallone che chiedeva soltanto di essere girato in fondo al sacco. A quel punto mi sarei aspettato un serrate del Piacenza a caccia dell’unico obiettivo possibile (la vittoria) con tanto spazio per le ripartenze azzurre. L’ingresso di Marginean in luogo di Galuppini è stato il segnale che tutto sommato gli ospiti non disprezzavano il punticino. Marchionni ha spiegato questa scelta con la volontà di sfruttare la superiorità numerica in mezzo al campo ed in realtà un’azione con Rocca e Marginean si è vista. Poco dopo lo stesso Marginean ha subito un’espulsione che rivedendo le immagini pare francamente esagerata. Il Piacenza ha creato un solo pericolo con un cross dalla destra che si è stampato sulla parte alta dell’incrocio dei pali.
Peccato poteva essere un’occasione utile per avvicinare quel quinto posto che meglio gratificherebbe gli investimenti estivi del presidente Ferranti. A quattro giornate dalla fine i play off restano saldamente in mano agli azzurri che però se vogliono fare strada negli spareggi post season devono cercare di guadagnare ancora qualche posizione. Al di là dei moduli tattici non l’abbiamo giocata con la mentalità della gara da vincere a tutti i costi e questo è il rimpianto più grande dell’indomani del secondo 1-1 esterno consecutivo. Ora credo che si possano mollare gli ormeggi. La salvezza è ormai in cassaforte e bisogna dare il tutto per tutto per cercare di scalare ancora la classifica. Non sarà semplice perché affronteremo tre squadre in salute ed una Feralpi Salò che probabilmente vorrà festeggiare proprio al “Piola” la storica promozione in B. Ma noi non abbiamo più nulla da perdere e dobbiamo giocare con questo spirito.
La coppia Galuppini-Vuthaj è quella che ha funzionato maggiormente nel corso di questo contradditorio campionato. Sono contento per Dardan. Sapevo che nonappena si sarebbe sbloccato avrebbe ripreso ad impallinare i portieri avversari con la facilità della passata stagione. Detto questo, ribadisco che non mi dimenticherei così facilmente di Pablo che è stato determinante nella prima parte di campionato ed ancora nei due risultati utili (Juventus N.G. e Pro Patria) che sono serviti ad invertire la rotta nel periodo più difficile.
Cercasi altro filotto di vittorie per finire la regular season nel migliore dei modi ed affrontare i play off con fondate speranze di non fare solo da comparse… Forza Novara sempre!
Massimo Barbero
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