L'editoriale Azzurro
venerdė 12 maggio 2023 - 10:02
Virtus Verona-Novara vista da Massimo Barbero
L’ultima apparizione stagionale del Novara di Marchionni ha aggiunto poco o nulla su quello che già sapevamo di questa squadra. Quattro anni fa dopo la debacle di Pisa c’era stata una reazione. Avevamo espugnato Siena e fatto venire seri brividi all’Arezzo. Stavolta l’illusione di vedere in campo una formazione diversa da quella di tante trasferte è durata poco più di tre minuti. Il tempo che il lodevole pressing delle battute iniziali venisse vanificato da una ripartenza sbagliata e da una ferale ripartenza rossoblu.
Ecco credo che la squadra di Fresco abbia vinto la partita proprio così: aggiungendo un attaccante libero di svariare (Danti) per mandare fuorigiri subito gli avversari che sono specializzati in partenze ad handicap. L’allenatore della Virtus Verona sapeva che i suoi erano in condizione e che poteva essere pericoloso specchiarsi nel tradizionale 3-5-2. Così ha scelto di non dare punti di riferimento alla nostra difesa a tre che è andata puntualmente in barca. Sull’1-0 abbiamo colpito un palo ed una traversa. Poteva essere l’occasione per rientrare in partita. Ed invece pochi minuti dopo Tronchin ha centrato la palombella che ha chiuso virtualmente il discorso qualificazione.
Dopo il 3-0 di Fabbro la seconda frazione è sfuggita via ad un ritmo da amichevole. Un mestissimo congedo per un Novara che aveva affrontato la stagione con l’obiettivo dichiarato dalla serie B.
Peccato per il secondo tempo giocato da Pablo che avrebbe meritato di uscire di scena in un contesto agonistico ben differente. Non possiamo che ringraziarlo ancora per tutto quello che ha fatto dal 2009 a ieri.
La seconda avventura di Marchionni a Novara si è probabilmente chiusa dove era cominciata. Se l’obiettivo a gennaio quando è stato chiamato in causa era quello di mantenere la squadra in rotta di galleggiamento possiamo dire che il traguardo è stato centrato. Se guardiamo invece il lavoro di ds ed allenatore in prospettiva ne dobbiamo concludere che non è stato costruito nulla. Sono arrivati prestiti e giocatori non in condizione (fatta eccezione per Varone che è un elemento spendibile in categoria). Si è visto un gioco assolutamente insufficiente per una squadra da parte sinistra della classifica. E si è insistito troppo sui “senatori” della difesa a discapito di ragazzi di proprietà che avrebbero dato tutto per la causa. Dopo la brutta prova di Trento mi aspettavo il rilancio di qualcuno tra Bonaccorsi, Khailoti e Tentoni. Non è stato così ed il risultato del campo è in linea con quello che si era visto nelle ultime giornate di campionato.
Di questa stagione ci rimarrà impressa l’illusione delle prime 6 giornate quando giocavamo ad un ritmo e con una qualità che ci facevano credere di poter raggiungere qualsiasi traguardo. Da Zanica in poi è stata una vera e propria agonia con poche soddisfazioni (ricordo Padova, il 5-0 sul Mantova, 2-1 al Vicenza, il 4-1 al Pordenone) in mezzo ad una serie di prove sconcertanti. E’ stato difficile seguire questa squadra in casa e trasferta e dunque onore a noi di Azzurra che ci siamo sempre stati. E soprattutto ai tifosi di curva che hanno fatto sempre sentire il loro incitamento in qualsiasi occasione.
Ora il presidente Ferranti deve prendersi un week end di stacco assoluto. Da lunedì è il tempo delle decisioni. Non faccia l’errore di considerare questo suo biennio fallimentare. Non è da tutti vincere il campionato di D al primo colpo (con una squadra allestita a settembre) eppoi centrare i play off nell’anno successivo. Non dimentichiamo che a luglio 2021 il Novara non esisteva più. Il suo vero errore è stato di impostazione strategica. Si doveva affrontare la serie C per gradi costruendo una base affidabile di giocatori giovani e motivati (e possibilmente un po’ novaresi) per poi innestare di volta in volta 2-3 (o 4-5) elementi di qualità nelle stagioni successive. Così si è tentato di edificare un grande palazzo senza che vi fossero le fondamenta. Non potevano esserlo i “senatori” che Marchionni ha mandato in campo fino all’ultimo, a dispetto degli eventi.
Da lunedì si costruisca qualcosa di solido ed affidabile partendo dalla scelta del direttore sportivo per poi passare all’allenatore… Tempo per fare bene le cose ce n’è… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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