L'editoriale Azzurro
domenica 05 maggio 2024 - 10:43
...in attesa dei play out
Queste due settimane non passano mai… Il tempo è come si fosse fermato nell’istante in cui Fabio mi ha comunicato in diretta radio “Ha segnato anche la Pergolettese, ormai i play out sono certi”. Da quel momento tutti abbiamo incominciato ad immaginare come sarà il “vero” doppio confronto tra Novara e Fiorenzuola.
Il passato non conta. Non conta il 6-1 di agosto in amichevole, né il 3-2 di ottobre in Coppa Italia (quando c’erano altri allenatori ed avevano giocato due squadre completamente diverse). Ma non contano nemmeno le due sfide di regular season, per motivi differenti. Il 22 dicembre è troppo lontano per dare punti di riferimento anche perché il Fiorenzuola doveva ancora beneficiare degli interventi operati al mercato di gennaio e degli effetti della cura Tabbiani. E l’ultima partita si è giocata soltanto per un tempo. Dopo il 2-0 di Urso i nostri avversari hanno pensato soprattutto a non scoprire le loro carte ed a preservare i giocatori ammoniti dal rischio di un secondo cartellino giallo.
E non può lasciarci tranquilli nemmeno il vantaggio di avere il ritorno in casa con favori annessi. E’ solo un piccolo dettaglio che lascia il tempo che trova in 180’ lunghissimi da disputare con l’incognita ulteriore del Var. Non voglio demoralizzare la truppa, ma ricordo bene che un anno fa sono state le squadre peggio piazzate (Albinoleffe e Triestina) a salvarsi nel nostro girone.
Tabbiani è stato abilissimo a scaricare tutta la pressione sugli azzurri con dichiarazioni mirate. Ha pungolato l’orgoglio dei suoi giocatori mettendoli di fronte alle proprie responsabilità. Per liberarmi del tutto dei cattivi pensieri… non dimentico la facilità con cui nel 2005 il Como ci aveva spazzato via ad inizio maggio, circa 4 settimane prima che Borgo e Gattuso mettessero le cose a posto, portando i nostri giocatori a disputare i play out in condizioni ideali in una doppia sfida giocata in maniera esemplare. Non possiamo fare altro che incrociare le dita sperando che dagli allenamenti svolti al “Piola” arrivino finalmente solo belle notizie (recupero di qualche infortunato e nessun contrattempo ulteriore). E riempire il settore ospiti del Fiorenzuola per fare in modo che i nostri si sentano a casa sin dalla gara d’andata.
Ricordo bene come andarono le cose nel 2001 dal punto di vista ambientale. Il tifo del popolo azzurro fu determinante, in casa ed in trasferta. Dopo una stagione di spalti deserti e bare in curva ritrovammo d’incanto tutto il calore della tifoseria nelle sfide decisive. Borgo fu straordinario nel compattare squadra ed ambiente come solo lui sapeva fare.
Adesso la situazione è diversa. La Curva ha incitato la squadra per tutta la stagione, anche nei momenti più desolanti. E la gente che ha comunque frequentato il “Piola” si è affezionata strada facendo ad un gruppo di giocatori che ha dato tutto per rincorrere una salvezza diretta sfumata solo in quel maledetto recupero di Trieste. Abbiamo fatto 28 punti nel girone di ritorno, non siamo più la squadra materasso che ad inizio ottobre si era fatta dominare in casa propria dall’Arzignano. Il problema è che nemmeno questo Fiorenzuola (24 punti nel ritorno) è una squadra da play out.
Mi fa un po' strano rigiocare questo Novara-Fiorenzuola a 23 anni di distanza. Ho sempre messo quell’1-1 in terra emiliana in testa alle mie soddisfazioni da radiocronista azzurro. Urlare quel giorno “E’ finita!!!!” mi ha regalato una gioia non superata nemmeno dalla successiva promozione in C1, nè dal leggendario gol di Rigoni alla Reggina e neppure dal successivo urlo “Serie A!!!”. Fu una gioia impagabile perché all’epoca la radio era l’unico tramite tra il campo di gioco e la città. Non c’erano Sky, Now, né dirette social. Chi voleva sapere cosa stava facendo il Novara non poteva far altro che accendere la radiolina… Quell’urlo adesso non vale più niente. Domenica prossima alle 18, si ricomincia da 0-0. C’è in palio ancora la nostra sopravvivenza calcistica.
E’ come se d’un tratto ci richiedessero di rifare l’esame di maturità, con ansie annesse e con molti anni di più sul groppone. Non resta che affidarci a mister Gattuso (che quel play out l’aveva giocato da Capitano) ed agli azzurri. Solo loro possono tramutare la nostra voglia di vincere in energie da mettere sul campo… A chi sarà sugli spalti il compito di sostenerli, anche e soprattutto nei momenti più difficili. Forza ragazzi!!! Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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