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L'editoriale Azzurro
mercoledė 25 settembre 2024 - 14:19
Novara-Pro Vercelli vista da Massimo Barbero
Era dalla sera dell’esordio di Sannino in panchina che non vincevamo un derby con la Pro in casa. Dunque dopo una settimana terribile è il momento di godersi un attimo di festa, senza fare troppo gli schizzinosi.
Guai però a dimenticarsi le difficoltà che hanno accompagnato anche la sfida di ieri sera contro una Pro Vercelli venuta in casa nostra con in testa solo e soltanto l’idea dello 0-0. Abbiamo fatto grande fatica a fare gioco. Ganz è rimasto isolato in avanti, non aiutato dagli sporadici inserimenti di Morosini e dei centrocampisti. Gli esterni non hanno spinto abbastanza sulle corsie esterne. Donadio ha pensato soprattutto a tenere la posizione ed a non correre rischi. Agyemang si è proposto bene spesso e volentieri, ma all’atto pratico non è mai riuscito ad essere decisivo.
Forse la serie C è anche questa, come ha detto Gattuso nella conferenza stampa della vigilia. In fondo anche Toscano vinceva spesso le partite così (pur disponendo di un attacco atomico per la categoria con Corazza, Evacuo e Gonzalez). Però è lecito aspettarsi qualcosa di più col passare delle settimane, una volta ritrovato un pizzico di fiducia.
Probabilmente abbiamo messo a posto la fase difensiva. Nelle ultime 3 gare abbiamo subito 1 solo gol su rigore e concesso complessivamente pochissimo agli avversari. Il rovescio della medaglia è che con l’attuale 3-5-2 nemmeno noi riusciamo a creare granchè davanti.
Il primo tempo della partita con la Pro ci ha visto tenere quasi costantemente il possesso palla. La squadra di Paolo Cannavaro si difendeva con cinque uomini, risultando poco perforabile. Così all’atto pratico abbiamo avuto una sola, grossissima, occasione da gol, quella capitata sui piedi di Ganz dopo l’errore di Rizzo. Per il resto ricordo solo un’altra bella azione, quella vanificata dall’eccesso di egoismo di Morosini che non ha servito al momento giusto Agyemang.
Nel secondo tempo la tattica vercellese si è palesata in maniera ancora più evidente viste le perdite di tempo del portiere al momento dei rinvii e la sostituzione di Schenetti da parte del tecnico dei bianchi. Proprio subito dopo aver operato la prima doppia sostituzione la Pro ha incassato il gol. A quel punto i nostri avversari non avevano grandi cartucce da spendere, vista anche l’assenza di Bunino. Gattuso ha operato la mossa giusta inserendo Ongaro per Ganz. Il canadese poteva tornare devastante agendo negli spazi aperti lasciati da una squadra che non aveva più nulla da perdere. In effetti in due-tre ripartenze siamo stati molto pericolosi, ma al momento di concretizzare abbiamo sempre sbagliato qualcosa. Comi e compagni però non ci hanno mai seriamente impensierito. Minelli ha dovuto compiere una sola parata, su quel tiro da fuori di Emmanuello lasciato troppo libero di concludere.
Se dal punto di vista tecnico ho espresso inizialmente delle perplessità, dal punto di vista umano allenatore e giocatori azzurri meritano comunque un 10 in pagella. Non era semplice scendere in campo in una sfida così importante dopo la tragedia che li aveva colpiti. Giocando e vincendo una gara del genere hanno dimostrato tutti cuore e professionalità.
Credo che la partita di ieri abbia ricordato alla dirigenza azzurra l’importanza di avere uno stadio un po’ più gremito del solito e finalmente vociante… Quella Curva nuovamente piena (al centro s’intende) ha trascinato gli undici giocatori in campo alla vittoria, a dispetto dei problemi.
Ne parlavo ieri sera prima della gara con il saggio Simone Banchieri che mi diceva: “Vedi in serie C bisogna saper creare l’ambiente… E’ quello che abbiamo fatto sin dalla gara d’esordio con la Juve Under 23. Ti ricordi che stadio che c’era quella sera malgrado arrivassimo da un mediocre undicesimo posto? Con quell’ambiente tutti i giocatori che avevamo a disposizione si sono espressi al meglio. Anche chi arrivava da un’annata difficile e chi poi non si è più ripetuto altrove…”. L’ambiente è la risorsa che ha saputo trascinare il Novara dall’ultimo posto alla salvezza nella passata stagione. Una forza che non è stata tenuta in debita considerazione nelle scelte societarie estive.
Speriamo di vedere l’azzurro brillare anche nelle trasferte ravvicinate di Sesto San Giovanni e Busto Arsizio… E’ troppo importante allontanarsi dalle cattive acque per poter giocare con un po’ di tranquillità… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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