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L'editoriale Azzurro
domenica 06 ottobre 2024 - 15:01
Novara-Pergolettese vista da Massimo Barbero
Al di là dei moduli, delle tattiche e degli schieramenti sono quasi sempre i singoli a fare la differenza. Quando un portiere compie due superparate come quelle sfoderate ieri da Minelli e la punta centrale segna i gol che deve fare... di regola si vince... sia con il 3-4-3 che con il 3-5-2.
A me Gattuso piace perchè non difende mai ad oltranza un modulo, ma sa variare il “vestito” della propria squadra a seconda delle situazioni concrete. La sua priorità è quella di far rendere tutti i propri giocatori al massimo delle proprie potenzialità, senza inutili pressioni, ma anche senza eccessi di permissivismo.
Jacopo ha scritto giustamente che il Novara visto con la Pergolettese assomigliava molto alla squadra del 2023-24. Io ci aggiungo che aveva molti punti in comune già con quella del girone d'andata di un anno fa che tanto ci aveva fatto disperare. Donadio e Gerardini sono elementi scovati da Di Battista che hanno dimostrato, ancora una volta, di poter stare benissimo in questa categoria.
E dire che era cominciata in salita per noi. Nei primi minuti c'erano state più volte le avvisaglie del gol avversario che è nato da un'azione fotocopia delle precedenti: fuga dalla destra e cross in mezzo per l'inserimento di Parker o di uno dei centrocampisti.
Per fortuna sotto di un gol non abbiamo mai perso la testa e ci siamo ributtati in avanti con maggiore convinzione. E finalmente abbiamo sfruttato a dovere un calcio d'angolo con il cross pennellato da Gerardini che ha liberato Lancini al limite dell'area piccola. Da lì la gara è svoltata con una Pergolettese troppo fragile in difesa infilata subito da un colpo di testa (udite, udite) di un Ongaro ritrovato.
Tutto facile? Macchè! Ci è voluta una paratona di Minelli per consentirci di chiudere il primo tempo in vantaggio. La panchina azzurra ha fiutato il pericolo ed è tornata al 3-5-2. Dapprima con l'arretramento di Donadio in mediana. Poi con l'inserimento di Calcagni in luogo dello stesso Donadio.
Nemmeno nella posizione di rifinitore Gerardini ha smarrito il grande estro di giornata. Dal suo piede è partita l'azione che ha permesso a Di Munno di liberare ancora in area piccola Ongaro per il secondo guizzo del pomeriggio.
Sul 3-1 la gara poteva chiudersi definitivamente se Sacchi di Macerata avesse estratto il sacrosanto secondo giallo nei confronti di Tonoli che ha fermato con una vistosa trattenuta Agyemang che gli stava scappando via per l'ennesima volta.
E così la Pergolettese è rimasta in partita fino alla fine creando qualche pericolo serio. I due fischi arbitrali e gli interventi di Minelli ci hanno consentito di conservare fino alla fine un risultato che è sin troppo netto alla luce dei valori espressi in campo dalle due squadre.
La partita con i gialloblù ci ha ricordato quanto sia importante variare la nostra trama di gioco con inserimenti anche dalla destra, invece della solita spinta, monocorde, dalla sinistra. L'aveva fatto Manseri a Sesto, l'ha ripetuto Gerardini stavolta. Quando riusciamo ad essere pericolosi anche dall'altra fascia (e non solo grazie alle discese di Agyemang) diventiamo decisamente meno prevedibili. E' un fattore da tenere in considerazione anche nei prossimi impegni. Al di là dei moduli, non possiamo prescindere da un elemento che affondi anche sulla corsia di destra, a costo di patire qualcosa in più in fase difensiva.
Un'altra conferma che si può trarre dalla gara di ieri è che dobbiamo andare sempre a mille per reggere l'urto avversario. Non siamo capaci di gestire un risultato e nonappena abbassiamo i giri del motore finiamo con il rischiare grosso come è accaduto nel finale contro una Pergolettese che non aveva più nulla da perdere. Per fortuna quest'anno abbiamo una rosa con maggiori alternative che ci può permettere di non avere cali di tensione.
Fossi in Mussa mi preoccuperei seriamente del futuro di una squadra che in 8 partite di campionato ha incassato 19 gol. Non a caso ha finito con il perdere nettamente le due ultime due gare giocate in trasferta malgrado fosse passata in vantaggio con altrettanti gol di Parker. Il “primo non prenderle” resta regola basilare anche nel calcio moderno per una squadra che insegue la salvezza.
A noi tocca pensare innanzitutto al Renate che Foschi sta facendo giocare bene (e vincere spesso) come capita di regola a quasi tutte le sue squadre. Venerdì non è poi così lontano... Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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