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L'editoriale Azzurro
mercoledė 30 ottobre 2024 - 12:49
Novara-L.R.Vicenza vista da Massimo Barbero
Gattuso è davvero un bravo allenatore. Varrebbe certamente almeno la serie B (dove è già stato con risultati lusinghieri), ma lo diciamo sottovoce… perché vogliamo trattenerlo sulla panchina azzurra il più a lungo possibile… Ha saputo trasformare la miniemergenza in mezzo al campo (Di Munno e Ranieri ai box alla vigilia della gara non è roba da poco oltre all’assenza di un certo Morosini autore di 3 gol nelle ultime 2 gare) in un’opportunità tattica da sfruttare. Si è reso conto che di fronte al Vicenza non avrebbe retto l’atteggiamento meramente passivo che avevamo visto nei secondi tempi contro Albinoleffe e Giana ed ha agito di conseguenza. Ha scelto di rischiare qualcosa sulle palle inattive (i nostri avversari avevano diversi centimetri in più da sfruttare) per schierare due mezzepunte che tenessero costantemente sul chi vive la retroguardia della seconda della classe.
Soltanto nei dieci minuti iniziali la squadra di Vecchi ha fatto registrare una supremazia evidente. Poi il Novara ha saputo rispondere colpo su colpo agli attacchi del Lanerossi, creando anche i presupposti per un vantaggio che non si è concretizzato per qualche errore al momento della scelta dell’ultimo passaggio.
Nel borsino della gara i nostri avversari hanno creato indubbiamente qualcosa in più (non dimentico il palo colpito da Carraro con deviazione provvidenziale di Minelli), ma anche noi abbiamo avuto delle belle opportunità. Soprattutto nel finale di gara con Basso e Ganz.
D’altronde basta scorrere la panchina del Vicenza per rendersi conto di quanto sia competitiva la rosa allestita dal mio amico Luca Matteassi. Nel lembo conclusivo della partita Vecchi ha potuto inserire tre attaccanti freschi (Rolfini, Capone e Zamparo) che giocherebbero titolari fissi in qualsiasi altra formazione di C. Senza dimenticare Zonta e Greco che sono giocatori di sostanza ed affidabilità per la categoria.
Di solito non sono uno che esulta per uno 0-0 casalingo. Ma questo 0-0 è il frutto di una grande prestazione collettiva di ragazzi che sono cresciuti parecchio in questo anno solare. Penso a Cannavaro che ha ripagato ancora una volta la fiducia del mister con una prestazione autorevole. Ma anche a Khailoti che, secondo me, ha giocato una delle migliori partite del suo triennio in azzurro. Ed avete visto che gara ha disputato Donadio che di fronte aveva uno degli esterni più forti della Lega Pro (Costa)? Persin superfluo parlare di Minelli che è un portiere di categoria superiore (anche qui diciamolo sottovoce…). Voglio però citare Calcagni che è un esempio di dedizione alla causa per temperamento e voglia di vincere. Buono anche il debutto di Basso che ha dimostrato di poter essere un’alternativa credibile ai tre di centrocampo.
Spezzo una lancia persino a favore di Ongaro che ha corso come un indemoniato per tutti e 96 i minuti di gioco. Quando un attaccante non segna è sempre facile oggetto di critiche. Ma quant’è importante il suo continuo sbattersi per l’economia della squadra?
Come dice il saggio Paolo Molina la partita più importante del trittico di gare ravvicinate è però ovviamente la prossima. Il Caldiero è una formazione che può affrontare la storica avventura in serie C senza pressioni particolari. Onestamente non l’ho ancora vista giocare in questo campionato (se non per qualche frammento di partita) ma ho bene impressa la vittoria che ha conseguito a Zanica ed il poker di reti rifilato ad una Pro Vercelli allora nelle zone alte della classifica. E ieri ha battuto quella Giana che venerdì ci aveva fatto soffrire parecchio. Sono curioso di vedere all’opera questo Marras, un “novarese” che sentirà questa partita in maniera particolare.
Ecco dobbiamo essere bravi a trasformare gli elogi di queste ore in punti importanti per la nostra classifica. Perché questo è un campionato davvero equilibrato nel quale non ci sono vittime sacrificali. Nelle ultime due giornate Pergolettese ed Arzignano che sembravano relegate sul fondo classifica hanno invece ottenuto altrettante vittorie consecutive. E prima o poi si risolleverà anche la Triestina che non può essere il fanalino di coda di questo girone. Dunque dimentichiamo le luci dell’affascinante notte con il Vicenza per rituffarci (anche mentalmente) subito nel quotidiano di una serie C che non fa sconti a nessuno e nel quale il blasone, giustamente, non vale punti in graduatoria.
Saluto con grande piacere il ritorno in campo di Filippo Lorenzini. Ho bene impressi in mente i suoi occhi tristi ed un po’ spaventati di fine luglio quando sfuggiva alle nostre curiosità allungando il passo. E’ stato bello rivederlo contento e felice lunedì pomeriggio quando si accingeva a svolgere un allenamento in gruppo. Tutti hanno tanta voglia di giocare in questa squadra… tutti hanno voglia di far parte di questo progetto… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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