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L'editoriale Azzurro
martedė 12 novembre 2024 - 18:50
Padova-Novara vista da Massimo Barbero
La quarta sconfitta in campionato pare meno amara delle altre perché subita sul campo di una squadra che sin qui ha dominato il proprio girone (38 punti conquistati su 42). Eppure a guardare bene dentro le pieghe di questa battuta d’arresto bisogna convenire che anche un Novara un pò rabberciato per le assenze di Bertoncini, Calcagni e Di Munno avrebbe potuto (e dovuto?) fare di più. Mi riferisco alla nostra partenza che non è stata all’altezza delle aspettative. Ci siamo fatti sorprendere dall’avvio veloce di gara della capolista che dopo appena 10’ era già avanti di un gol. Una rete “annunciata” da altre due situazioni pericolosissime in area azzurra nelle quali avevamo evitato la capitolazione anche con un pizzico di fortuna.
Una volta sotto siamo rientrati in partita. I padroni di casa hanno abbassato i ritmi infernali di inizio gara e noi abbiamo cominciato a spingere. Di più sulla corsia di sinistra dove Agyemang e Donadio hanno creato qualche grattacapo alla zona di campo dove i biancoscudati erano parsi più vulnerabili anche nel secondo tempo della gara vinta a Crema. A destra Ghiringhelli e Manseri non hanno combinato granchè. In particolare il francese, mio pupillo da inizio stagione, ha disputato forse la sua peggiore partita in maglia azzurra intestardendosi in dribbling che puntualmente non gli riuscivano.
Un ottimo Fortin ci ha negato la gioia del pareggio, respingendo quella gran conclusione di Ongaro ed anticipando Agyemang lanciato a rete con un’uscita tempestiva.
Ci apprestavamo ad andare all’intervallo con un passivo di 1-0 ampiamente recuperabile. Ed invece abbiamo incassato il raddoppio, al culmine di un’azione nata con un lungo fraseggio della formazione di casa. Bortolussi è stato bravissimo nel liberare Capelli che ha siglato il 2-0 con un diagonale in questo caso forse imprendibile.
A quel punto c’era il rischio di affondare davvero. Invece abbiamo continuato a giocarcela senza mai rischiare di farci travolgere. Gattuso ha provato il tutto per tutto con l’ingresso di Ganz al posto di Ghiringhelli. Una mossa che, ahinoi, non ha aggiunto granchè al peso specifico del nostro attacco perché Simone non è parso in grande serata.
Però a furia di premere di battere punizioni e calci d’angolo il gol l’abbiamo trovato grazie ad uno stacco prepotente di Lorenzini che assieme a quel pallone ha spinto in porta le ansie e le preoccupazioni di giorni infiniti lontano dall’amato pallone.
Sul 2-1 il Padova è stato bravo a congelare la partita senza più concederci reali opportunità di pareggiarla, fatta eccezione per un paio di mischie su altrettante palle inattive ed una fuga di Agyemang che poteva crossare decisamente meglio. Il recupero è stato velocissimo perché i nostri avversari ci hanno sempre nascosto la palla.
Chi vincerà il campionato tra Padova e Vicenza? Innanzitutto dico che per noi sarebbe gran cosa che salissero entrambe in B liberando il girone di due società che sono, almeno per il momento, fuori dalla nostra portata per budget ed ambizioni. Detto questo, malgrado i 7 punti di svantaggio, continuo a credere superiore nel complesso la rosa del “Lane”. Tale considerazione, unita al fatto che puntualmente le squadre di Vecchi crescono alla distanza mentre quelle di Andreoletti calano nei finali di campionato rende il duello tra le due battistrada ancora incerto.
Problemi loro… noi dobbiamo pensare alla Union Clodiense e ad un centrocampo da inventare. In queste situazioni Gattuso di solito dà il meglio di sé trasformando un’emergenza in un’opportunità tattica da sfruttare. Noi dovremo essere bravi e pazienti dagli spalti ad incoraggiare la squadra senza incorrere in uno di quei peccati di presunzione che ci sono costati spesso delle cocenti delusioni nei lunghi anni di C2.
Certo che fa un po’ effetto vedere la lista dei convocati e scoprire che tra un’infinità di difensori e diverse mezzepunte ci sono solo tre centrocampisti di ruolo. Infortuni e squalifiche capitano a tutte le squadre… ma (vista la defezione di Jelenic) è indispensabile rinforzare il reparto sin dai primi giorni di gennaio per non incorrere più in brutte sorprese…
Non brontoliamo troppo per l’orario delle 12. 30 (per i prezzi ci sta di reclamare… per l’orario meno). Il calcio moderno è anche questo… ma di questi tempi meglio una partita a mezzogiorno che una di sera al freddo o tra la nebbia… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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