L'opinione di Massimo Barbero
lunedė 25 gennaio 2010 - 08:39
Monza-Novara 1-1
Chi aveva seguito il Novara anche a Pagani e Sorrento sarà probabilmente d’accordo: ieri gli azzurri hanno giocato decisamente meglio di quanto non avessero fatto nelle due vittoriose trasferte in terra campana. Purtroppo non sono arrivati i tre punti. Al di là dei nostri sprechi, l’1-1 premia la generosità del Monza ed il credito che i brianzoli avevano dopo il pari (stretto per loro) dell’andata.
Qualcuno mi ha tacciato di pessimismo dopo la mia opinione “post-Como”. In effetti le preoccupazioni nascevano non tanto dalla mancata vittoria, quanto piuttosto da quella sensazione di flessione che la squadra aveva dato sul campo, da qualche domenica a questa parte. E dal pedaggio in termini di infortuni e squalifiche da pagare in vista della trasferta del “Brianteo”.
La partita di ieri ha allontanato i pensieri cattivi. La squadra non ha risentito delle assenze, anzi. Secondo me quella con il Monza è stata la nostra miglior prestazione (San Siro non fa testo) dell’era post Cremona. All’andata la squadra di Cevoli ci aveva messo in difficoltà con un atteggiamento molto aggressivo. Col passare dei mesi i biancorossi paiono aver perso quella brillantezza atletica. E così sul campo è emersa in maniera abbastanza evidente la nostra superiorità tecnica. Ed anche la personalità di una squadra che ha cercato solo e soltanto la vittoria per tutti i 100 minuti di partita.
Il Novara è sceso in campo determinato ad andare a caccia dei tre punti sin dal fischio d’avvio. Il gol di Bertani pareva spianarci la strada verso una gara in discesa. Ed invece è arrivato il pareggio che ha premiato, forse con un pizzico di casualità, il miglior giocatore della formazione di casa, Samb.
Ad inizio ripresa Tesser ha fatto la mossa giusta. L’inserimento di Gonzalez ha aggiunto pericolosità all’attacco azzurro. Ma soprattutto ha avuto l’effetto di limitare le incursioni su quel versante di Oualembo che alimentava quasi tutte le azioni biancorosse. Per qualche minuto (almeno fino al cambio di Seedorf jr) il Monza è andato in grossa sofferenza. Peccato che al Novara sia mancato qualcosa negli ultimi sedici metri. Gli azzurri non sono riusciti a concretizzare una supremazia evidente, hanno gestito male tante situazioni favorevoli. Preziosismi, limiti di precisione al momento dell’ultimo passaggio, errori di mira al tiro ci hanno impedito di festeggiare l’ottava vittoria esterna stagionale.
In questo senso l’1-1 di Monza è un’occasione perduta. Non si può vincere sempre, ma in queste due partite abbiamo sprecato l’opportunità di operare un allungo molto importante sulle dirette inseguitrici.
In fondo però siamo soltanto a -2 rispetto alla trionfale marcia del girone d’andata. Con la possibilità di rimetterci subito “in media” contro un Pergocrema che pare aver superato il suo periodo più buio. Ricordo con tanta emozione il boato di San Siro, quell’urlo che accompagnava le ripartenze azzurre sull’1-1, quando recuperavamo palla. E pareva che nulla ci fosse proibito, nemmeno nel tempio del calcio. Ecco, io spero che un entusiasmo ed un sostegno del genere possano accompagnare la nostra prossima gara casalinga, davvero importantissima. Non conta essere in 15 mila o in 1500. Conta far sentire alla squadra quel calore trascinante di quella splendida giornata milanese. Chi intende mettersi a brontolare dopo 10 minuti… stia pure a casa, al caldo, a disquisire di calcio davanti al parabolone… I presenti invece devono trascinare la squadra verso un traguardo ancora più importante di quello che inseguivano quel giorno al “Meazza”. Nel girone di ritorno il fattore campo spesso si rivela decisivo in terza serie. Sfruttiamo allora le gare casalinghe che ci restano per ottenere il massimo: Forza Novara sempre!
Massimo Barbero |